Le parole del commissario di Governo Massimo Ferrarese sono inequivocabili: ha la disponibilità finanziaria che noi non abbiamo mai avuto, deve solo iniziare a lavorare seriamente per i Giochi del Mediterraneo di Taranto.
Tuttavia, rispetto alle molte altre cose dette, alcune precisazioni sono utili per completare questo quadro complesso. Rispetto alla progettazione degli interventi, per esempio, il commissario dice che sono gli enti locali a dover procedere. Giusto, ma con quali soldi?
Dovendo lui rivedere il masterplan, infatti, potrebbe anche decidere di cassare qualche impianto che, magari, nel frattempo è stato già progettato a spese del singolo comune. Chi spiegherebbe alla Corte dei Conti che quell’amministrazione ha investito risorse pubbliche per progettare un intervento che non si farà?
È un nodo importante, perché pur promettendo il recupero di quelle risorse dai soldi stanziati dal Governo, senza la certezza sul masterplan è difficile impegnarsi in tal senso. Ed è quel che è accaduto, a causa di un’inerzia che oggi abbiamo tutti la volontà di recuperare.
Noi potevamo fare i DIP, e li abbiamo prodotti, Asset aveva risorse per i PFTE, e ha proceduto in tal senso, ora tocca al commissario valorizzare questo lavoro che sconta mesi di valutazioni e discussioni che non possono essere spazzati via.
Accogliamo con favore la disponibilità a continuare sulla strada dei Giochi di Taranto, ma ci auguriamo che sia una disponibilità concreta e definitiva.