GLASGOW – Storico argento del Team Sprint B per le coppie Chiara Colombo/Elena Bissolati e Stefano Meroni/Francesco Ceci che regalano la quarta medaglia al settore paraciclismo e chiudono così la partecipazione dell’Italia al torneo pista.
Superate le finali con il secondo tempo (51″313), i due tandem nulla hanno potuto contro la maggiore esperienza dei britannici. Il CT Perusini stila un bilancio: “Un mondiale altamente positivo. Abbiamo iniziato a lavorare sulla pista da neanche un anno e gli effetti sono evidenti. Non solo sono arrivati i risultati (oltre alle medaglie aggiungerei anche due quarti posti e diversi piazzamenti) ma sono cresciute anche le prestazioni dei singoli. Siamo senza dubbio la nazionale che è cresciuta di più.”
Estremamente soddisfatto anche il presidente Dagnoni: “Ci è mancato il titolo iridato, che la Cretti ha sfiorato in due specialità e che sicuramente sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma quanto abbiamo raccolto in questi giorni ci dice che stiamo lavorando bene e siamo sulla strada giusta. E’ ancora presto per festeggiare, perché i mondiali, anche per il settore paralimpico, non sono finiti, ma intanto godiamoci queste belle medaglie, dietro alle quali c’è una storia di grandi persone e atleti.”
Chiara Colombo, 19 anni, ha una malattia genetica degenerativa. La sua passione per la bici è cominciata a 6 anni, quando ha iniziato a correre in MTB, e ha dovuto smettere all’età di 10 anni. A gennaio ha avuto la possibilità di iniziare a correre con Elena Bissolati in strada, mentre a maggio hanno iniziato ad allenarsi su pista. Ha appena fatto la maturità al liceo economico sociale e si è subito dedicata alla bici. Lo scorso anno ha partecipato alla sua prima gara su strada. A settembre è stata contattata da Pierpaolo Addesi. Con Elena si trova benissimo, la considera una persona d’oro. Ha vinto il titolo italiano nel tandem su strada nel 2023 a Codogno, così come il fratello Fabio, che ha la stessa malattia di Chiara e corre con il tandem su strada insieme a Paolo Totò.
Federico Meroni, 36 anni, di Lurado d’Erba. Ipovedente per una retinopatia, una malattia degenerativa genetica che ha cominciato a dare i primi segni alle elementari. Fino alle scuole medie ha potuto girare in bici da solo, poi piano piano la vista si è affievolita e adesso è considerato legalmente non vedente. E’ funzionario, laureato in giurisprudenza e si occupa di tributi locali nel Comune di Erba. E’ figlio unico, famiglia mai legata al ciclismo ma la passione è nata grazie al padre 15 anni fa, che vedendolo intenzionato a fare sport ha portato a casa un tandem da passeggio/strada e ha cominciato i primi giri con lui e qualche amico.
Piano piano sono arrivati dei piloti già avviati a fargli da guida, ha vinto dieci titoli italiani in questi anni nel paralimpico in varie discipline, soprattutto in pista nelle discipline veloci. Ha sfiorato più volte l’opportunità di entrare nel giro della Nazionale ma non ci era mai riuscito fino ad ora. Nel 2021 in allenamento in tandem con il padre ha avuto un brutto incidente, sono stati falciati da un’auto e il padre ha passato diverse settimane in coma. Da quel momento non ha voluto più saperne della strada e si è focalizzato solo sulla pista, nelle discipline veloci. A gennaio è arrivata la telefonata di Perusini che ha voluto fortemente costituire e potenziare il settore velocità nel tandem (km, sprint e team sprint), è stato accoppiato a Francesco Ceci. Hanno iniziato a lavorare a febbraio, questo è il primo palcoscenico internazionale per la coppia. |
LE ALTRE GARE DELLA GIORNATA KM Matteo Bianchi si qualifica per la finale del chilometro con il settimo tempo 59″911. Ieri sera, alle 17,25 ora locale ha provato a raggiungere un podio che sarebbe un risultato storico. “Un tempo molto buono – commenta Quaranta -. Il settimo tempo su 23 partecipanti ci consegna una prestazione di grande spessore (da sottolineare che il numero di partecipanti è il più alto delle ultime edizioni dei mondiali, ndr). Matteo è l’unico U23 qualificato. Ora bisogna vedere quanto recuperano in solo tre ore.” Nella finale della sera conferma il settimo posto delle qualifiche. Il titolo va a all’olandese Hoogland, argento e bronzo all’Australia con Glaetzer e Cornish. Le parole dell’azzurro: “E’ un buon risultato, l’anno scorso c’era meno concorrenza e il livello era leggermente più basso, e sono riuscito a portare a casa un secondo posto in qualifica ed il quinto in finale. Qui a Glasgow ho centrato l’obiettivo della finale e posso ritenermi soddisfatto”. MIXED TEAM RELAY Quinto posto per l’Italia nella staffetta a squadre, prova su strada vinta dalla Svizzera. Il sestetto azzurro registra il tempo di 55’36”, a +1:17.01 dagli elvetici. Argento alla Francia (+7.08), bronzo alla Germania (+51.31). Sfortunata l’Italia, che ha corso bene ma è stata penalizzata dal problema meccanico che ha avuto Silvia Persico. Mattia Cattaneo, Alberto Bettiol e Manlio Moro sono secondi tra gli uomini, poi al femminile Letizia Paternoster, Silvia Persico e Alessia Vigilia, che si fermano a 29” dal podio. Silvia Persico: “Nonostante tutto ieri ho avuto buone sensazioni , è stata una prova generale in vista della gara di domenica. Mi dispiace per la medaglia persa perché ci tenevamo e soprattutto per i ragazzi che hanno fatto una grande prova. Ho cercato di dare il mio meglio, purtroppo il problema meccanico mi ha rallentato ma ho cercato di mantenere la calma perché sapevo che se mi fossi agitata sarebbe stato solo peggio. Mi dispiace, ma rimango contenta delle sensazioni che ho avuto ieri”. Letizia Paternoster: “Sono stata veramente sfortunata, ho bucato dopo pochi km. Sono delusa e dispiaciuta. Oggi corro l’Omnium e spero di fare bene”. Alessia Vigilia: “Mi dispiace per il guasto meccanico di Silvia perché ci ha fatto perdere un po’, ma è andata così. Il percorso era molto tecnico per le mie caratteristiche, ho cercato di dare il massimo e di tenere duro, le sensazioni sono buone e cerchiamo di guardare con positività a domani”. Mattia Cattaneo: “Ho avuto buone sensazioni per la prova di sabato, vorrei entrare tra i primi 10. Sono venuto qui con niente da perdere, tanto da imparare e tanta voglia di divertirmi, soffrire e godermi il mio primo mondiale. Sono tanti anni che lavoro per guadagnarmi un posto qui, esserci è già una grande soddisfazione”. CORSA A PUNTI DONNE Settimo posto di Silvia Zanardi nella corsa a punti. “Ho provato a prendere il giro, ma mi è stato tolto come anche al resto del gruppo. Dopo le prime volate mi sono resa conto che l’unica soluzione era quella di conquistare i 20 punti, ci ho provato ma non sono riuscita.” Titolo per la ‘solita’ Kopecky. MADISON UOMINI La Madison chiude il programma della giornata. Elia Viviani e Michele Scartezzini sono noni, con nove punti. Vince la coppia olandese Van Schip Havik davanti a Gran Bretagna e Nuova Zelanda. DOMANI IL TEAM RELAY XCO Il Cross Country entra nel vivo a partire da oggi col Team Relay, una gara di squadra che prevede 6 giri del circuito XCO da percorrere uno a testa dai 6 a rappresentanti tutte le categorie: uomini e donne junior, U23 ed Elite. A seguire, si è svolta nel pomeriggio la gara di E-MTB Cross Country, dove Andrea Garibbo, Stefano Masoni, Edoardo Del Chiaro porteranno la maglia azzurra. 9 agosto mercoledì 12:30 CROSS COUNTRY TEAM RELAY: Luca Braidot – Giada Specia Andreas Emanuele Vittone – Sara Cortinovis Elian Paccagnella – Valentina Corvi 16:30 E-MTB CROSS COUNTRY – Uomini Elite: Andrea Garibbo, Stefano Masoni, Edoardo Del Chiaro. |