Con l’argento mondiale della 4×100 nella valigia, tanta fiducia in più e una forma in crescita. Appuntamento in Cina per Marcell Jacobs, atteso in gara sui 100 metri sabato a Xiamen nel meeting della Wanda Diamond League. Pochi giorni dopo la rassegna iridata, il campione olimpico se la vedrà con i primi due frazionisti della staffetta Usa che ha conquistato l’oro, Christian Coleman e Fred Kerley. Tra gli obiettivi dell’azzurro, anche quello di ritoccare il 10.05 di primato stagionale che per quattro centesimi non è bastato per entrare nella finale individuale a Budapest. A quattro anni dall’ultima volta il massimo circuito mondiale torna in territorio cinese, nel futuristico Egret Stadium della città che si affaccia sulla costa sud-orientale, e già questa è una notizia. In tutto sono annunciati al via sei atleti italiani e nei 400 ostacoli ci sarà la primatista italiana (53.89) e finalista iridata Ayomide Folorunso. In pedana nel triplo Andy Diaz, vincitore quest’anno al Golden Gala di Firenze con il record italiano di 17,75, e nel disco Daisy Osakue dopo il dodicesimo posto ai Mondiali. Scendono in pista sugli 800 metri Simone Barontini, che ha sfiorato la finale di Budapest con il personale di 1:44.34, e Gaia Sabbatini che invece sarà impegnata nei 1500 al femminile. Diretta tv sabato 2 settembre dalle 13.00 alle 15.00 (ora italiana) su RaiSport e Sky Sport Arena.

JACOBS – Soltanto un’uscita all’aperto prima dei Mondiali, l’opaco 10.21 del 9 giugno a Parigi, ma a Budapest quattro gare in una settimana, con una condizione chiaramente in ascesa: 10.15 e 10.05 nei 100 metri, poi due ottime frazioni che hanno trascinato il quartetto azzurro sul podio mondiale, ancora protagonista a due anni dai trionfi di Tokyo. È iniziata tardi la vera stagione di Marcell Jacobs, ma non è ancora conclusa e in Cina proverà a fare un altro passo avanti per avvicinarsi alla prossima avventura olimpica nel migliore dei modi, oltre che a cercare punti per una possibile partecipazione alla finale di Diamond League di metà settembre a Eugene. Nella 4×100 iridata, in seconda frazione,lo sprinter delle Fiamme Oro ha corso al fianco di Fred Kerley dopo che entrambi (lo statunitense da campione uscente) erano rimasti fuori nei 100 in semifinale. Chi invece ha sfiorato il podio individuale è Christian Coleman, quinto con 9.92 (e 9.88 nel round intermedio), ma ci sarà anche il terzo frazionista Brandon Carnes, il bronzo mondiale indoor Marvin Bracy, i giamaicani Ackeem Blake e Rohan Watson terzi nella staffetta iridata.

FOLORUNSO – Quella che sbarca in Oriente è la migliore Ayomide Folorunso di sempre. Nelle ultime quattro gare (agli Assoluti di Molfetta e nei tre turni di Budapest) l’emiliana delle Fiamme Oro ha corso i quattro tempi più veloci della carriera sui 400 ostacoli, abbattendo il muro dei 54 secondi con il record italiano 53.89 in semifinale prima di cogliere il sesto posto. Non ha corso la finale nella staffetta femminile, affaticata per i cinque 400 (anche le batterie di 4×400 mista e 4×400 donne con il primato italiano di 3:23.86) in otto giorni, ma in Cina ritrova la giamaicana bronzo mondiale Rushell Clayton,la quinta classificata Anna Cockrell (Usa), l’ucraina Anna Ryzhykova terza agli Europei e le due ‘jam’ battute da “Ayo” in finale, Andrenette Knight e Janieve Russell.

IN PEDANA – Nel triplo Andy Diaz (Libertas Unicusano Livorno) è già sicuro della qualificazione per la finale di Eugene, dove difenderà il titolo di “Diamond League champion” vinto nella scorsa stagione a Zurigo da cubano, quando non aveva ancora ottenuto la cittadinanza italiana, e per il momento è in attesa del via libera da World Athletics per indossare la maglia azzurra. Quest’anno ha incantato nelle prime due tappe del circuito: terzo a Doha atterrando a 17,80 ventoso e il successo nel Golden Gala diventando il nuovo primatista d’Italia con 17,75 a Firenze dove ha battuto Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso) che poi si è laureato campione del mondo con 17,64. Tra gli avversari l’algerino Yasser Triki, quinto a Budapest. Per la discobola Daisy Osakue (Fiamme Gialle), primatista italiana con il 64,57 di quest’anno e finalista ai Mondiali chiusi in dodicesima posizione, c’è invece una gara con due medagliate della rassegna iridata: l’oro di Laulauga Tausaga e il bronzo dell’idolo di casa, la cinese Feng Bin che ha ceduto lo scettro alla statunitense, ma anche la croata plurititolata Sandra Perkovic.

MEZZOFONDO – Tutto il podio mondiale negli 800 metri di Simone Barontini: il canadese Marco Arop, che aveva dato il ‘cinque’ all’azzurro in batteria, il keniano Emmanuel Wanyonyi e il britannico Ben Pattison, senza dimenticare il leader dell’anno Wyclife Kinyamal che ha corso in 1:43.22 a Montecarlo. È la prima volta in Diamond League per il 24enne anconetano delle Fiamme Azzurre, fresco di personale in 1:44.34 con il miglior crono italiano degli ultimi vent’anni, a undici centesimi dalla finale iridata. Nei 1500 c’è l’occasione per Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) di lasciarsi alle spalle il ritiro della semifinale mondiale a 150 metri dal traguardo dopo aver superato agevolmente la batteria, in una stagione che l’ha vista consolidare il secondo posto nelle liste italiane alltime in 4:01.24. Al via la keniana Nelly Chepchirchir che si è piazzata quinta ai Mondiali, con molte altre atlete scese sotto i 4 minuti quest’anno come le etiopi Worknesh Mesele, Freweyni Hailu e Tigist Girma, l’australiana Linden Hall, la britannica Melissa Courtney-Bryant, l’irlandese Sarah Healy e la statunitense Emily Mackay.

DOMENICA PADOVA CON RICHARDSON E L’ARGENTO DI FABBRI
La donna più veloce del mondo, Sha’Carri Richardson, e uno degli eroi azzurri di Budapest, l’argento iridato del peso Leonardo Fabbri. Ecco due tra i principali protagonisti nell’edizione numero 36 del Meeting internazionale Città di Padova, domenica 3 settembre, che annuncia 7 medagliati e 17 finalisti dei Mondiali allo stadio Colbachini con diretta tv su RaiSport dalle ore 18.30 e a seguire on demand su atletica.tv. Sarà la prima gara del portacolori dell’Aeronautica dopo la favolosa serata che l’ha visto conquistare il podio nella capitale ungherese con un formidabile lancio a 22,34. Sfida tra giganti con l’altro azzurro Zane Weir (Fiamme Gialle), campione europeo indoor e undicesimo ai Mondiali, arrivato a 22,15 all’inizio di agosto, e con lo statunitense bronzo iridato Joe Kovacs, due titoli mondiali e due argenti olimpici in bacheca. A Padova il colosso fiorentino ha già vissuto due momenti-chiave della carriera: il 21,99 agli Assoluti del 2020, che fino all’exploit di Budapest era il record personale, e il 21,16 della scorsa edizione con cui si era riportato sopra i ventuno metri dopo più di un anno. La nuova regina dello sprint, tornata dai Mondiali con i titoli dei 100 (in un formidabile 10.65) e della 4×100 oltre al bronzo nei 200, correrà per la terza stagione consecutiva nel Meeting dove affronterà la connazionale Twanisha Terry, compagna di squadra nella staffetta vincente, la giamaicana Briana Williams, oro olimpico con la 4×100, e la bahamense Antonique Strachan, sesta nei 200 iridati. Tra i medagliati anche il lunghista giamaicano Tajay Gayle, campione del mondo a Doha e bronzo a Budapest, mentre al femminile le staffettiste Alexis Holmes e Tereza Petrzilkova, oro e bronzo nella 4×400 mista, di scena nel giro di pista.

AZZURRI – Tutti da seguire i 1500 metri con la finalista dei 5000 mondiali Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) e Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli), terza italiana alltime con 4:01.66 in batteria a Budapest, ma anche Federica Del Buono (Carabinieri). Nel mezzofondo in gara sugli 800 metri Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro), che si è migliorato ai Mondiali con 1:44.79 in semifinale, e il ventenne Francesco Pernici (Freezone, 1:45.23 quest’anno), matricola azzurra alla rassegna iridata, opposti allo statunitense Bryce Hoppel. Sempre al maschile nei 1500 ci sarà il primatista italiano indoor Ossama Meslek (Esercito). A proposito di finalisti mondiali: sui 400 metri Alessandra Bonora (Bracco Atletica) e Anna Polinari (Carabinieri), settime nella 4×400 di Budapest come tra gli uomini Edoardo Scotti (Carabinieri) che sarà impegnato insieme a Brayan Lopez (Fiamme Azzurre), ma poi spiccano i nomi della campionessa olimpica con la 4×400 a stelle e strisce Kaylin Whitney, dell’americano Michael Cherry che è stato oro a cinque cerchi con la 4×400 e di Baboloki Thebe (Botswana), bronzo a Tokyo in staffetta. Nei 110 ostacoli c’è il semifinalista mondiale Hassane Fofana (Fiamme Oro) contro Jamal Britt (Usa), sui 100 ostacoli la vicecampionessa europea under 23 Elena Carraro (Atl. Brescia 1950), Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) e Giada Carmassi (Atl. Brugnera Friulintagli). Al femminile gli 800 offrono il possibile duello tra l’americana Sage Hurta-Klecker e la slovena Anita Horvat, argento agli Europei indoor, ma occhio all’irlandese Ciara Mageean, quarta nei 1500 a Budapest. Sulla pedana dell’alto l’ucraina Yuliya Levchenko con Alessia Trost (Fiamme Gialle) e Idea Pieroni (Carabinieri), nel lungo la nigeriana Ruth Usoro con Arianna Battistella (Carabinieri) e Veronica Zanon (Assindustria Sport Padova), sui 100 metri degli uomini lo statunitense Kyree King e il plurimedagliato olimpico e mondiale canadese Aaron Brown con Andrea Federici (Atl. Biotekna).

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