È terzo Marcell Jacobs nei 100 metri al meeting di Zagabria. Il campione olimpico corre in 10.08 a tre centesimi dal primato stagionale nonostante il vento contrario (-0.9) mentre il successo va al keniano Ferdinand Omanyala con 9.94. All’ultima gara di un’annata agonistica condizionata dagli infortuni, ma che l’ha visto gioire con la 4×100 per lo splendido argento ai Mondiali, lo sprinter delle Fiamme Oro tiene testa al giamaicano Oblique Seville, quarto alla rassegna iridata, che conserva la seconda posizione in 10.07. Nella tappa Gold del Continental Tour l’azzurro riesce comunque a battere nettamente lo statunitense oro mondiale in staffetta Brandon Carnes, quarto al traguardo in 10.27, e il giapponese Abdul Hakim Sani Brown, finalista a Budapest, quinto con 10.29. Più dietro Kyree King (Usa, 10.31) e l’altro giamaicano Rohan Watson (10.32).

In evidenza due azzurre che chiudono al secondo posto, dopo il peso di sabato con Leonardo Fabbri terzo (21,55) e Zane Weir nono (20,56). Nel disco Daisy Osakue fa volare l’attrezzo a 63,68 con la terza prestazione in carriera, a meno di un metro dal suo record italiano di 64,57 realizzato nel mese di giugno. La portacolori delle Fiamme Gialle, finalista ai Mondiali dove è stata dodicesima, si riporta su misure di eccellenza per lasciarsi alle spalle il passaggio vuoto dello scorso weekend con tre nulli a Xiamen in Diamond League. Se davanti è imprendibile il 67,71 della beniamina di casa Sandra Perkovic, la torinese fa meglio dell’altra croata Marija Tolj (63,39) e di tre atlete che l’hanno preceduta a Budapest come la portoghese Liliana Cà (62,60), la tedesca Shanice Craft (62,23) e la francese Melina Robert-Michon (62,09). Sulla pedana del triplo Dariya Derkach (Aeronautica) si conferma oltre i quattordici metri con 14,07 (+0.3). Seconda piazza per la vicecampionessa europea indoor, ottava alla rassegna iridata, con l’affermazione della giamaicana Shanieka Ricketts che atterra a 14,53 (+0.2). Dopo il riscaldamento preferisce rinunciare a scopo precauzionale Ottavia Cestonaro (Carabinieri) per il riacutizzarsi del fastidio fisico avvertito nei giorni scorsi.

Sui 1500 metri quarta Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli) in 4:04.11, nella gara vinta dalla spagnola Esther Guerrero con 4:02.88, invece arriva decima Federica Del Buono (Carabinieri, 4:08.31). Finisce al sesto posto Simone Barontini negli 800 metri in 1:45.68. Stavolta il marchigiano delle Fiamme Azzurre conduce una gara di attacco, al comando del gruppo nel primo giro, e poi stringe i denti quando si vede sorpassare da alcuni avversari, senza però cedere. Vince il britannico Daniel Rowden (1:44.96) sul francese Gabriel Tual (1:45.07) mentre l’anconetano con un’altra buona prova conclude la stagione che l’ha visto scendere a 1:44.34 sfiorando l’ingresso nella finale mondiale di Budapest. Al femminile Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) si piazza sesta in 2:01.00 davanti alla compagna di club Elena Bellò, settima con 2:01.05. L’unica sotto i due minuti è la slovena Anita Horvat, leader in 1:59.79. Nei 110 ostacoli settimo Hassane Fofana (Fiamme Oro) in 13.77 con vento nullo, si impone l’olimpionico giamaicano Hansle Parchment con 13.13. Applausi sull’insolita distanza dei 2000 siepi per la keniana Beatrice Chepkoech, alla migliore prestazione mondiale in 5:47.42 superando il crono di 5:52.80 stabilito quattro anni fa a Berlino dalla tedesca Gesa Felicitas Krause.

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