È appena andata in scena a Belgrado l’ultima giornata di eliminatorie dei Campionati Mondiali di qualificazione olimpica. Anche gli ultimi due azzurri in gara, Ignazio Sanfilippo nei 67 kg e Mirco Minguzzi negli 87 kg, sono stati eliminati.
Mirco Minguzzi ha subito incontrato il kazako Nursultan Tursynov, al quale si è arreso nell’incontro finito 5-2. Ignazio Sanfilippo, invece, è stato sconfitto al primo incontro dall’armeno Slavik Galstyan sul risultato di 8-0. Né il kazako né l’armeno sono poi riusciti ad accedere alla finale per l’oro, sconfitti in semifinale rispettivamente dall’azero Hasrat Jafarov e dal turco Ali Cengiz, negando dunque la possibilità del ripescaggio ai lottatori italiani.
Si chiudono qui i Mondiali degli azzurri che, purtroppo, non sono riusciti a portare a casa medaglie iridate o pass di qualificazione olimpica.
La strada verso Parigi è ancora lunga e dobbiamo aspettare i 2 tornei di qualificazione diretta, uno continentale ed uno mondiale.
Per i risultati e per la diretta streaming vai sul sito della United World Wrestling.
Il blocco finali di ieri e oggi è in diretta su RAI SPORT HD a partire dalle 17:55.
A Baku è Slam di bronzo per il cuore d’oro di Antonio Esposito
Grande prova di Antonio Esposito che, al termine di una gara costituita da sei incontri, ha conquistato la medaglia di bronzo degli 81 kg nel Grand Slam a Baku. Per il ventottenne napoletano si tratta di una medaglia attesa da più di un anno, in quanto per ritrovare Antonio Esposito sul podio di un Grand Slam bisogna andare indietro nel tempo fino al Grand Slam a Budapest, luglio 2022, quando Esposito mise al collo la medaglia di bronzo sconfiggendo nella finale per il terzo posto il turco Albayrak e, soprattutto, togliendo di mezzo negli ottavi di finali Matthias Casse (Bel), al tempo leader della classifica mondiale, guidata oggi da Tato Grigalashvili (Bel). Ma oggi, a Baku, Antonio Esposito è stato implacabile, non ha consentito a nessuno di mettergli le mani addosso, eccezion fatta per l’austriaco Shamil Borchashvili che, nei quarti di finale, è riuscito a maturare wazari con un’immobilizzazione e, con questo, portarsi a casa l’incontro. Per il resto Antonio ha ottenuto solo vittorie, ben cinque, sull’islandese Hrafn Arnarsson per immobilizzazione, sull’azero Shafiyev Eljan per tre sanzioni, sul georgiano Zaur Dvalashvili (tre sanzioni) e, nei recuperi, sul francese Arnaud Aregba (tre sanzioni) e, per il terzo posto, sull’uzbeko Nurbek Murtozoev (tre sanzioni).
“Non mi sentivo bene stamattina -ha detto Antonio Esposito- ma avevo voglia di dare una gioia a me stesso e a tutte le persone che mi stanno intorno. Perché quest’estate ho perso le mie due nonne e Vittorio Raia, che mi ha visto crescere, ho sofferto tanto e ho sempre sperato di dedicare a loro qualcosa di bello”.
Non è andata bene invece per gli altri azzurri in gara ieri, partendo proprio da Leonardo Casaglia che, negli 81 kg, ha trovato subito la strada sbarrata da Shamil Borchashvili, austriaco 12° in ranking ed arrivato poi in finale, mentre Flavia Favorini e Nadia Simeoli nei 63 kg.
Martina Esposito ed Irene Pedrotti nei 70 kg, hanno trovato la strada sbarrata purtroppo al primo o al secondo turno.
“Brutta giornata per le nostre ragazze, anche se in realtà qualcosa di buono lo abbiamo visto. -è stato il commento del capo-allenatore femminile Francesco Bruyere– Martina, dopo l’infortunio e l’operazione alla spalla, è rientrata ieri dimostrando di aver recuperato in maniera ottimale, purtroppo un episodio fortuito sul suo attacco di De ashi barai le ha sbarrato subito la strada. Sappiamo quanto sia difficile ritrovare la fiducia e il feeling con il tatami dopo un intervento, ma Martina ieri mi ha dato l’impressione di essere tornata la guerriera di sempre e sono sicuro che presto ci farà divertire. Ho visto qualcosa di buono anche nelle prestazioni delle altre ragazze, che devono tornare a casa con la consapevolezza di poter ottenere medaglie importanti, ma consce degli errori commessi su cui lavorare per poterlo fare”.
Oggi, terza ed ultima giornata del Grand Slam azero, con le categorie femminili dei -78 kg, +78 kg e maschili -90 kg, -100 kg, +100 kg, con gli azzurri in gara: Alice Bellandi (78), Asya Tavano (+78), Erica Simonetti (+78), Sylvain Lorenzo Agro (+100).
>>> RISULTATI SECONDA GIORNATA
Youth League: 8 medaglie juniores per gli italiani a Merida
Giro di boa in Messico, dove per la Karate 1 – Youth League della WKF, sono saliti sui tatatmi sudamericani gli atleti del kata e del kumite di classe Juniores. Una seconda giornata conclusa con 8 medaglie per i karateka italiani in gara, tutti iscritti con le proprie società di riferimento.
4 gli argenti, conquistati con Luigi Matacchioni (Fiamme Oro) nel kata maschile, Francesca Giraldi (Millennium Karate) nei 53 kg, Anna Occhiolini (Sport Club Casentino) nei +66 kg e Emanuele Magnelli (Accademia dello Sport) nei +76 kg di kumite.
4 anche i bronzi, stavolta tutti nel kumite, vinti da Micol Genta (Karate Club Savona) nei 48 kg, Federico Golinelli (Karate Leoni) nei 68 kg, Alvise Toniolo (Sport Target) e Andrea Bozzi (Esercito 187° Folgore) nei 76 kg.
Un’ottima giornata, dunque, che porta il bottino degli italiani a un totale di 9 medaglie considerando l’oro che Asia Pergolesi ha messo al collo venerdì tra gli U21.
Per tutti i risultati clicca qui. Ieri pomeriggio e nella notte, continua la Youth League di Merida con gli atleti di classe Cadetti.