Una palestra a cielo aperto, a disposizione di chiunque voglia fare attività sportiva senza rinunciare al contatto con la natura e senza alcuna barriera.

Nei giardini Jannelli, a ridosso di via Attica, è stata inaugurata la struttura finanziata con un contributo di “Sport e Salute”, attraverso un bando che è stato vinto dal Csen provinciale e che pone Taranto in una lista esclusiva di 8 comuni. È il primo passo di un intervento più ampio che coinvolgerà anche la Uisp, che allestirà il perimetro della rotonda con ulteriori apparecchiature grazie a un’altra misura analoga.

Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Rinaldo Melucci, gli assessori comunali a Sport e Patrimonio Gianni Azzaro e Laura Di Santo, la referente dello Csen provinciale Angela Pagano e i rappresentanti delle istituzioni sportive cittadine.

«Intendiamo lo sport come veicolo di inclusione sociale – le parole del primo cittadino – una leva che stiamo utilizzando soprattutto nelle periferie per favorire l’integrazione e per rimarginare alcune ferite della comunità. Siamo grati allo Csen, quindi, ma anche a tutti gli altri attori già coinvolti in questa bella impresa, per quanto realizzato e quanto si realizzerà: speriamo sia solo il primo passo».

L’intervento complessivo quota circa 150mila euro, un terzo dei quali destinato a questa prima installazione. La struttura è anche dotata di un “qr code” che permette l’attivazione di un personal trainer virtuale in grado di suggerire allenamenti specifici, per sfruttarne al massimo le potenzialità. Da settembre a marzo, inoltre, sarà predisposto dal Csen un calendario di attività gratuite e aperte a tutta la comunità, che prevedrà attività specifiche per i diversamente abili.

«Una bella giornata di sport – il commento di Azzaro – grazie a Csen e Uisp quest’area prenderà vita. Abbiamo coinvolto anche la parrocchia del quartiere, lo Spirito Santo, e la scuola “Martellotta” affinché fossero protagonisti attivi di quel che accadrà qui. La nostra soddisfazione sta nel fatto che la rete messa in piedi sta producendo risultati: è il primo lavoro di squadra fatto dai due più rappresentativi enti di promozione allo sport operativi in città».

«Come Patrimonio – ha aggiunto Di Santo – abbiamo reso disponibile questo giardino, accompagnando un processo partecipativo partito dal basso ed esteso a tutte le fasce sociali. Ci auguriamo, ora, che la cittadinanza sia sensibile, che usi correttamente questo luogo e lo preservi».