Antonella Palmisano ha scelto: il suo nuovo allenatore sarà Lorenzo Dessi. Trentaquattro anni, ex marciatore azzurro e tecnico delle Fiamme Gialle, dal 2018 è sposato con la campionessa olimpica della 20 km e nelle ultime stagioni ha seguito la crescita di alcuni interessanti prospetti giovanili azzurri. L’annuncio di oggi segue quello della scorsa settimana, quando Palmisano aveva ufficializzato la separazione dal suo storico tecnico Patrizio Parcesepe.

“Sono lieta ed emozionata di annunciare come mia nuova guida tecnica Lorenzo Dessi – le parole dell’azzurra – Dopo un’attenta e approfondita analisi, e con l’aiuto e il pieno sostegno del mio Gruppo Sportivo Fiamme Gialle e della Federazione che ringrazio per essermi stati vicini in questo periodo, reputo questa scelta la migliore possibile”.

“Ritengo Lorenzo, mio marito, un tecnico giovane ma sicuramente preparato, come dimostrano i risultati ottenuti, in ambito nazionale e internazionale, a livello giovanile. Per lui, senza dubbio, è una grande sfida professionale che ha deciso di raccogliere coraggiosamente, e per questo lo ringrazio, ma allo stesso tempo un’importante opportunità di crescita”.

“Per me, invece, rappresenta la garanzia di stabilità e continuità tecnica, avendo lui piena conoscenza di tutta la mia storia atletica e dell’approccio metodologico fin qui seguito, e la garanzia dal punto di vista personale, di avere quella serenità e tranquillità necessarie per affrontare la nuova stagione. Insieme, sono convinta, metteremo in campo ogni nostra energia per regalare, ancora una volta, a tutta l’Atletica e agli sportivi italiani momenti di gioia da condividere insieme”.

ABDON PAMICH, 90 ANNI IN MARCIA
Italiano due volte (per origine e per scelta), azzurro per oltre un ventennio, oro e bronzo olimpico in cinque partecipazioni ai Giochi, due volte campione europeo e primatista mondiale in pista, in carriera 591 gare disputate con 391 vittorie e 11.860 chilometri percorsi. I 90 anni compiuti oggi da Abdon Pamich – con quel nome e cognome che per anni sono stati sinonimi della marcia in Italia – rappresentano il compendio di quasi un secolo di atletica ma anche di storia, geografia, politica, evoluzione dei popoli. Italiano due volte perché Abdon era nato da Giovanni (commercialista e direttore di azienda) e da Irene Susanj il 3 ottobre 1933 a Fiume che era stata Italia ma che era diventata Jugoslavia e oggi si chiama Rijeka e sta in Croazia. Lui che era stato avviato al pugilato dallo zio Cesare (tecnico, arbitro e organizzatore che aveva portato al titolo olimpico nel ‘36 a Berlino il suo allievo peso gallo Ulderico Sergo), rinacque da italiano il 23 settembre 1947 quando a 14 anni scappò oltre il confine per una marcia verso la libertà che praticamente non è mai finita.