ROMA – Si è svolto questa mattina, nella prestigiosa location dell’Aula dei Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati, il Convegno“Stoccate sociali – L’impegno della scherma italiana per la medaglia dell’inclusione”, promosso dalla Federazione Italiana Scherma.
Tra i presenti, il Capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri Flavio Siniscalchi, la Componente del CdA di Sport e Salute Maria Spena, il Presidente federale Paolo Azzi e il Vicepresidente della FIS – referente dei progetti in Consiglio – Vincenzo De Bartolomeo. Testimonial d’eccezione per l’evento, come lucenti anelli di congiunzione tra la scherma d’alto livello e il suo valore sociale, sono stati Tommaso Marini, Campione del Mondo di fioretto maschile, e Alberta Santuccio, Vicecampionessa mondiale di spada femminile.

Il workshop è stato dedicato ai Progetti messi in campo dalla FIS con il sostegno di Sport e Salute per la promozione della disciplina nella scuola, tra i giovani e le categorie fragili.
Nell’anno – il 2023 – in cui la scherma azzurra ha ottenuto il risultato storico di 26 medaglie tra Campionati Europei e Mondiali, con doppia vittoria nel Medagliere per Nazioni sia continentale che iridato, e 12 medaglie al Campionato del Mondo Paralimpico, la FIS rilancia così anche il suo impegno nel sociale. Un grande lavoro portato avanti in tutta Italia, attraverso i progetti di Sport e Salute, e sviluppato nel solco di una declinazione nuova e ancora “più ricca” della scherma italiana: non solo la Federazione più medagliata dello sport nel nostro Paese ai Giochi Olimpici, ma anche e soprattutto una scuola di Valori che vuole più di tutti affermarne uno, l’inclusione, mettendo la disciplina delle tre armi al servizio del sociale.

I RISULTATI
Nell’ambito della categoria “Ceti fragili” la scherma ha promosso tre diversi progetti: “Over 65”, perché la pedana “non ha età”, sviluppato da società affiliate; “Scherma nelle Unità Spinali”, sotto il coordinamento del Comitato Italiano Paralimpico e con il coinvolgimento di Comitati Regionali; infine il fiore all’occhiello “Nastro Rosa”, che ha messo la scherma a disposizione della comunità scientifica rendendola una disciplina terapeutica per le donne operate di tumore al seno, un impegno scattato in 14 città d’Italia attraverso la collaborazione d’altrettanti club della FIS. Per i “Ceti fragili” sono stati 176 i partecipanti, superando le 3mila presenze.

Estremamente rilevanti sono i numeri del progetto “SchermaFutura”, che ha visto la partecipazione di 509 ragazzi con circa 3mila presenze registrate in 27 appuntamenti. Nello specifico, in questo programma mirato a combattere il fenomeno “dell’abbandono” dello sport da parte di giovani in età adolescenziale, sono stati organizzati 12 Centri Periodici di Formazione per la sciabola (suddivisi tra area Nord, Centro e Sud), 6 per il fioretto (in due concentramenti geografici zonali) e 3 per la spada su scala nazionale. Svolti, inoltre, 3 Campus, uno per arma, a livello nazionale.

Il clou, per il coinvolgimento che ha riscosso, è rappresentato dal progetto “La mia scuola promuove la scherma” che ha visto la partecipazione di 3.072 studenti (principalmente delle Primarie), per un totale di quasi 19mila presenze alle lezioni di avviamento alla pratica schermistica curate da 24 società italiane.
I dati sono d’inizio novembre, appunto.

Sul fronte scolastico, attività portata avanti con il fondamentale sostegno di Kinder Joy of Moving che sposa la causa della scherma (dal 2010) con il suo progetto di responsabilità sociale, da rilevare anche l’impegno della Federscherma nei progetti direttamente promossi da Sport e Salute denominati “Scuola Attiva Kids e Junior”, nell’ambito dei quali, nell’anno scolastico – e sportivo – 2022/2023 la FIS ha partecipato portando la scherma il 230 scuole per il progetto Kids e coinvolgendo 111 tecnici federali nel progetto Junior. Un incremento notevole rispetto allo scorso anno.

Durante i lavori, presso la Camera dei Deputati, sono intervenuti anche la testimonial del progetto “Nastro Rosa” Francesca Facioni, ex fiorettista azzurra che a seguito di un tumore ha trovato – per suo racconto diretto – nella scherma la forza di reagire (standing ovation per la sua toccante testimonianza), la maestra Cinzia Sacchetti che ne è stata pioniera in Italia, e i professori Massimiliano Berretta, Docente dell’Università di Messina, e Oreste Claudio Buonomo, Direttore della Breast Unit del Policlinico Universitario Tor Vergata, realtà scientifica che ha sviluppato il “Nastro Rosa” della scherma italiana con il contributo, tra gli altri, dell’olimpionico Daniele Garozzo, quest’ultimo in prima linea stavolta senza fioretto né divisa da gara ma con il camice bianco di medico.

LE DICHIARAZIONI
Così il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi: “Ringrazio tutti i presenti a questo importante convegno. La scherma oggi mostra come non ci siano solo i grandi risultati ma anche un’attività di base efficace e instancabile. Noi partiamo dai bambini, dalla pre-agonistica, per coinvolgerli nella scherma e nella collettività. Per questo ai progetti sociali lanciati da Sport e Salute abbiamo aderito con grande entusiasmo, grazie al lavoro dei nostri uffici guidati dal Segretario generale Marco Cannella. Il progetto Nastro Rosa è un valido esempio che ha conosciuto uno sviluppo grazie al bando di Sport e Salute e ha messo in comune anche altre esperienze in tutto il territorio. Questi progetti ci hanno permesso di passare dai ceti fragili, agli over 65 e fino ai bambini. Abbiamo dedicato, con il progetto Schermafutura, delle iniziative per favorire la crescita e incentivare la prosecuzione dell’attività per gli Under17. Vorrei ricordare che siamo una Federazione integrata Olimpica e Paralimpica e grazie al CIP abbiamo continuato l’attività anche nelle unità spinali in un altro dei tanti progetti che la FIS ha intrapreso sui territori”.

Flavio Siniscalchi, Capo Dipartimento per lo Sport, ha sottolineato: “Ringrazio il Presidente federale Azzi per l’invito. Porto i saluti del Ministro per lo Spot e i Giovani, Andrea Abodi, che non può essere presente ma che ancora una volta vuole confermare la sinergia tra il Ministero per lo Sport e la Federazione Italiana Scherma. I grandi risultati di questa stagione mostrano ancora la bontà del lavoro degli atleti e dei tecnici della FIS. Lo Sport è stato inserito come diritto nella nostra Carta Costituzionale e la scherma in questo è stata una Federazione che ha aperto questa strada per favorire l’attività anche per i più fragili. Sì, facendo riferimento al titolo dell’evento, la meritate davvero la medaglia dell’inclusione”.

Entusiasmo per l’iniziativa anche nelle parole di Maria Spena, Componente del CdA di Sport e Salute: “La presenza di Sport e Salute, e rivolgo a voi anche i saluti del Presidente, Marco Mezzaroma, è frutto di un lavoro comune che riguarda i progetti in ambito sociale. Sport e Sociale è un binomio sul quale puntiamo con forza. Vogliamo diffondere la cultura dello sport ed è bello vedere la presenza di campioni come Tommaso Marini e Alberta Santuccio che sono portatori di quel patrimonio di grandi valori e condivisione da trasmettere a tutti. Sport e Salute ha finanziato con più di un milione i progetti per la Federazione Italiana Scherma e, con l’aiuto del Ministero, vogliamo continuare su questa strada”.

Vincenzo De Bartolomeo, Vicepresidente della Federazione Italiana Scherma, ha relazionato sui risultati dei progetti, evidenziando: “Il Consiglio Federale ha sempre considerato la Scuola come un fulcro. Centrale, cruciale. Con la Commissione Scuola abbiamo lavorato alacremente al progetto La mia Scuola promuove la scherma e ci è venuta incontro Sport e Salute che ci ha permesso di entrare negli istituti in modo ancor più istituzionale. Dopo poco tempo ci è stato presentato anche il bando per la Schermafutura, preziosissimo per Under 17 e tecnici. Il progetto Over 65 è un altro successo, apprezzato dalle società e che mostra la verticalità della scherma per tutte le età: è stata un’emozione vedere in pedana una nonna e sua nipote, insieme. Poi c’è il fiore all’occhiello Nastro Rosa che mette la scherma a disposizione delle donne che dopo un tumore al seno possono trovare convivialità post operazione grazie a maestri che hanno portato la loro esperienza creando una rete che ci sta regalando risultati ed emozioni”.

Il Deputato Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della Commissione Sanità alla Camera, ha inoltre sottolineato: “La Federazione Italiana Scherma è un vanto per i risultati che ha avuto e che speriamo avrà anche l’anno prossimo ai Giochi Olimpici di Parigi. Lo sport è un grande veicolo di inclusione come si vede anche grazie ai progetti qui esposti e portati avanti con l’aiuto di Sport e Salute. L’attività sportiva è fondamentale anche per la prevenzione. Le Stoccate Sociali sono un’emblematica espressione di un fantastico movimento”.

I CAMPIONI
Particolarmente apprezzati gli interventi dei campioni azzurri. “Da donna, ma anche avendo vissuto in famiglia l’esperienza di un tumore contro cui ha combattuto mia madre, sono straordinariamente felice di vedere la scherma, il mio sport, al servizio della comunità scientifica. I progetti portati avanti dal nostro mondo sono l’esempio di quanto la scherma possa dare, non soltanto dal punto di vista dei risultati sportivi, per quali diamo e daremo sempre il massimo, ma anche nella vita di tutti i giorni. Sono andata anch’io nelle scuole a promuovere il nostro sport tra gli studenti, ho visto la gioia nei loro occhi, ed è stata un’esperienza fantastica”, ha detto la spadista Alberta Santuccio, argento mondiale a Milano 2023.

Così il fiorettista Campione del mondo Tommaso Marini: “Sono davvero fiero di appartenere a una Federazione così impegnata nel sociale. Le iniziative raccontate in questa giornata esprimono sino in fondo il grande valore della scherma. Una disciplina che fa dell’integrazione e della condivisione la sua quotidianità. Ho avuto il privilegio di allenarmi insieme agli atleti paralimpici, è stato stupendo. Da parte nostra speriamo di lanciare ai giovani che seguono la nostra attività dei messaggi sempre più positivi, virtuosi, che possano essere da esempio perché lo sport è fondamentale nella crescita di ragazze e ragazzi”.