Sette. Sette vittorie consecutive, l’ennesima al fotofinish e al termine di una serata incredibilmente complicata. Onore a Hdl Nardò Basket e al suo cuore infinito, onore anche a San Giobbe Chiusi, che nel Salento perde, ma fa un figurone. Per il Toro, protagonista di una partita sporca, una striscia da impazzire e uno scenario di classifica da sogno.
Parravicini, La Torre, Nikolic, Stewart jr. e Iannuzzi. Si parte così per l’ultima recita del girone d’andata. Difese molto attente in avvio, il primo canestro granata arriva addirittura dopo 2′ 40″ con la tripla di La Torre. Ceron ha il veleno dell’ex e infila 5 punti consecutivi. Segna anche l’altro ex di giornata, Jerkovic, e Chiusi va a +4. Nardò è contratto, il freddo sembra intorpidire gli uomini di Di Carlo. Dai liberi la percentuale è preoccupante: 1/6. Entrano Maspero e Ferrara. Capitan La Torre ha riportato a casa la buona vena di Verona e mette a segno altre due bombe consecutive. Il finale di primo quarto è 14-13.
Il Toro ricomincia con Borra e Baldasso. Chiusi manda a segno subito Raffaelli e Stefanini, quest’ultimo con bomba e libero supplementare. Hdl risponde con Borra e Stewart jr., ma soprattutto con Maspero dalla lunga distanza. Bozzetto, di nuovo, beffa tutti da sotto e Chiusi torna a +3. Umana si fa preferire in questa fase, il Toro fa una fatica maledetta al tiro. Coach Di Carlo chiama il time out. Nikolic segna da casa sua e Nardò si rianima. Iannuzzi becca il tecnico per qualche parola di troppo, Ceron fa il pieno dai liberi e i toscani allungano ancora. È una giornataccia, ma La Torre tiene in piedi la baracca con l’ennesima tripla. Si va al riposo lungo sul 27-33.
Serve qualcosa di diverso, Parravicini suona la carica con una bomba e i suoi primi punti di giornata. Si alzano le percentuali al tiro, ma Nardò non riesce a ricucire il gap. Borra fa il quarto fallo e Di Carlo lo richiama in panca. Chiusi sbaglia poco, soprattutto nelle scelte difensive. Il migliore del Toro è La Torre, il cuore del capitano trascina tutti a un sussulto di metà frazione. Il tap in di Stewart jr. riporta Nardò a una sola lunghezza di ritardo. È il Pala San Giuseppe in questo momento ad aiutare Hdl. Ferrara firma il sorpasso (43-42), anche se San Giobbe è tutt’altro che spaventata. È il momento di Parravicini, dopo due quarti complicatissimi, riceve dall’arco e insacca il 50-47 con si chiude il terzo segmento di partita.
Il quarto fallo di Nikolic e la tripla di Bozzetto aprono il quarto quarto. Non il viatico migliore. Rientra Iannuzzi, su cui ieri coach Bassi ha costruito una gabbia perfetta. Si viaggia sul filo di un equilibrio sottilissimo. Maspero e Stewart jr. segnano ancora. Poi Iannuzzi, che si sblocca nel momento cruciale del match, ma i 4 falli sono un macigno. Rientra Ceron, a cui Chiusi si aggrappa (-2) quando mancano quattro minuti alla fine. Tilghman riporta avanti gli ospiti, Parravicini infila due bombe di importanza enorme, ma Raffaelli in penetrazione si guadagna i due liberi dell’ennesimo sorpasso (68-69). Sull’altro fronte i tentativi di Ferrara e Stewart jr. percorrono beffardamente il ferro. La palla cade fuori, insieme alle speranze granata. A Belgrado, però, hanno pezzi di cuore supplementari. Lazar Nikolic si prende la responsabilità del tiro decisivo. Bomba e sorpasso (71-69) a una manciata di secondi dalla fine. Sull’assalto finale di San Giobbe, però, lo stesso eroe di giornata ci rimette un ginocchio.
L’urlo di un Pala San Giuseppe da favola si ferma un attimo sulle sue lacrime, dispetto di un destino beffardo. Il popolo granata stanotte festeggia e incrocia le dita per super Lazar.