Coach Di Carlo analizza la partita con Trieste, terzo ko consecutivo per Hdl

Terza sconfitta di fila, la seconda interna consecutiva, ieri sera per Hdl Nardò Basket che nel suo percorso stagionale di crescita non riesce ancora a guadagnarsi l’ultima tappa di una vittoria contro le big del campionato. Ad eccezione dell’impresona di Verona, infatti, il Toro si è inchinato puntualmente in casa e fuori a Udine, Forlì, Trieste e Bologna. Resta solo la gara di ritorno con la Fortitudo, in programma proprio domenica prossima al PalaDozza, per provare a scardinare il pronostico e questa china negativa contro le favorite del torneo. Sino ad oggi, belle e impossibili per coach Gennaro Di Carlo, che dopo oltre un mese però ha ritrovato Russ Smith e attorno a lui dovrà necessariamente ridisegnare una squadra in grado di tornare alla vittoria. La classifica, per ora, non preoccupa visto che i neretini hanno ancora dieci punti di vantaggio su Chiusi, otto su Orzinuovi, sei su Rimini e Cividale, quattro su Cento e da ieri sera condividono il sesto posto con Piacenza, tutte formazioni che Hdl ha battuto nel girone d’andata.   

“Abbiamo pagato a caro prezzo la stanchezza della partita con Forlì – ha commentato a caldo l’head coach granata – ed era proprio quello che temevo alla vigilia. Una partita che ci lascia l’amaro in bocca, ma come sempre bisogna accettare il verdetto del campo e voltare pagina. Nel secondo tempo oggettivamente non abbiamo difeso bene contro una squadra di grandi tiratori come Trieste e questo fattore è stato decisivo”. Di Carlo ha sottolineato anche l’importanza del ritorno in campo di Russ Smith, uno degli stranieri più forti della A2. “L’apporto di Smith – ha detto – è molto prezioso per noi, dobbiamo rimetterlo dentro e ritrovare equilibrio con lui. Resta il nostro giocatore con la qualità offensiva più alta. Ora dobbiamo vedere come sta, come esce da questi 29 minuti dopo diverse settimane di stop”.

Le parole del coach americano di Trieste, Jamion Christian, confermano la buona impressione che Nardò ha fatto anche al cospetto di una compagine molto forte come quella alabardata, che a Lecce ha collezionato il settimo successo consecutivo. “Sono contento per la nostra capacità di resilienza contro Nardò – ha evidenziato – squadra molto forte, di atletismo e di talento. Questa è la compagine che è migliorata di più dall’inizio della stagione e in settimana avevamo lavorato molto su questo. Noi anche oggi abbiamo alzato ulteriormente il livello, in difesa, nei rimbalzi e nel gioco di squadra. Giocare qui è difficilissimo, per cui considero questa vittoria molto importante”.

Come detto, si apre adesso la settimana che separa Hdl dall’impegno in casa di Fortitudo Bologna, sconfitta ieri a Forlì e raggiunta in vetta proprio dai romagnoli. Giornata da segnare nei libri della storia della pallacanestro neretina, perché l’avversario è nobilissimo e il PalaDozza altrettanto. L’orgoglio ferito della Effe sarà un ulteriore motivo per complicare una sfida già proibitiva. Una sfida, che al di là dell’esito, per la piccola Nardò sarà comunque “storia”.