Hdl Nardò Basket e Next sostengono i corsi di baskin della Scuola di Basket Lecce

Hdl Nardò Basket, Next srl e Scuola di Basket Lecce insieme per un progetto sportivo e sociale che ruota attorno ai valori dell’inclusione e della condivisione. La Scuola di Basket Lecce, infatti, è il primo centro di baskin in provincia di Lecce e ha avviato corsi gratuiti per chi non può permetterseli, proprio con il sostegno di Hdl Nardò Basket e di uno dei suoi sponsor più importanti, Next srl.   

Cos’è il baskin? Baskin significa “basket integrato”, è un’attività sportiva che si ispira appunto al basket ed è stata pensata per permettere a persone normodotate e persone con disabilità (di qualsiasi tipo, fisica o mentale), ambosessi, di giocare nella stessa squadra. Rispetto al basket ha una serie di regole peculiari, visto che prevede su un campo da basket, oltre ai due canestri tradizionali, anche due canestri laterali posti trasversalmente al campo (sul perimetro a metà campo) con le rispettive aree semicircolari. Si gioca su quattro tempi da otto minuti e le squadre sono composte da sei giocatori (a cui viene attribuito uno specifico ruolo). Il principio di base resta sempre quello di dover andare a canestro per accumulare punti e vincere le partite. È uno sport riconosciuto ormai da qualche anno, con campionati locali e nazionali (e anche tornei internazionali), che conta circa 6 mila giocatori in Italia e che è diffuso in altri paesi europei. Insomma, uno sport per tutti, uomini e donne, normodotati e persone con disabilità. Tutti hanno un ruolo fondamentale e tutti devono investire le risorse che hanno a disposizione per ottenere, insieme, il risultato. Il baskin è uno sport a tutti gli effetti, si vince e si perde e ognuno contribuisce per quel che sa e quel che può. Un esempio di integrazione, inclusione e condivisione. 

I corsi di baskin sono una delle attività dell’universo della Scuola di Basket Lecce, che con lo slogan “Noi siamo 1”, contempla una squadra maschile e una femminile di C regionale, il settore minibasket e quello giovanile (maschile e femminile), e un vero e proprio settore “inclusione” con iniziative dedicate alla terza età (ginnastica dolce), agli adulti (yoga e pilates) e a tutti (fitness).

“Per noi l’inclusione è un valore di civiltà – dice Sandro Laudisa, direttore generale della Scuola di Basket Lecce – che abbiamo posto a fondamento di tutto quello che facciamo. Oltre lo sport, il campo e i risultati. Da qualche anno ormai, da pionieri in provincia di Lecce, facciamo corsi di baskin, eliminando concretamente le barriere tra le persone. Chi lo pratica si diverte e si emoziona, soprattutto non si sente diverso. La partnership con Nardò Basket e Next, che ringrazio a nome di tutta la comunità LSB per la grandissima sensibilità che hanno dimostrato, rafforza moltissimo il nostro impegno in questo campo”.  

Con questo progetto Hdl Nardò Basket, dal canto suo, prosegue il suo impegno sociale per l’inclusione giovanile. Non una novità per il club, che sostiene e ed è coinvolto in tanti progetti fuori e intorno alla pallacanestro. 

“Da anni questo club – spiega il marketing manager Gabriele Durante – lavora con e sui giovani, cercando di costruire un ambiente e delle relazioni in cui ci siano sacrificio, rispetto e valori sani. Come l’inclusione, appunto, che il baskin favorisce. Siamo orgogliosi di questa partnership con la Scuola di Basket Lecce e siamo felicissimi di sostenere i corsi di baskin. Come spesso è accaduto in passato, il basket è precursore di tante cose, è un modello di riferimento. Il baskin, forse il primo sport inclusivo al mondo, ne è l’ennesima dimostrazione”.

“Siamo molto contenti di dare una mano, di sostenere progetti così significativi dal punto di vista sportivo e sociale – aggiunge Cesare Barbetta, amministratore di Hdl Nardò Basket – il basket e lo sport in generale, del resto, possono e devono mettere a profitto il loro valore aggiunto in termini di integrazione, inclusione e condivisione. Il baskin è un bellissimo esempio di come le persone, tutte le persone, possano includere altre persone in un’attività divertente e stimolante e fondamentalmente condividere emozioni”.   

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