Il rammarico del coach granata dopo il ko interno con Cento

Un’occasione mancata. Per tornare alla vittoria, per scacciare i fantasmi, per respingere a sei lunghezze l’avversario diretto e portarsi a casa un altro pezzettino di salvezza. Invece la sconfitta con Sella Cento alla prima uscita casalinga del 2024 è la settima su otto giornate di ritorno, appesantisce l’umore generale, riporta sotto la squadra ferrarese, più lucida e concreta nei momenti chiave del match. L’impressione, confermata dallo stesso Gennaro Di Carlo, è che Hdl Nardò Basket sia una squadra in questo momento svuotata di energie fisiche e mentali dopo un girone d’andata ad un ritmo forsennato e inatteso. A parte i ko con le big, ormai in archivio, e la sofferta vittoria con Cividale, le prove più recenti con Piacenza, Orzinuovi e Cento preoccupano più per l’atteggiamento che per il fatto di non averne ricavato punti. I granata sono molli, fanno fatica a rimbalzo e in difesa, non sono lucidi in attacco. Cento ha portato via con merito la posta in palio di un match che forse meritava un altro approccio.  

“Non siamo riusciti ad alimentare il senso di urgenza – ha detto coach Gennaro Di Carlo al termine della partita – vincere stasera avrebbe significato sistemare al 70% la pratica salvezza. Era un match-ball, che peraltro non so quanti immaginavano che ci potessimo giocare il 14 gennaio. Probabilmente e paradossalmente ci siamo avvicinati alla partita senza questa consapevolezza e questo l’ha caratterizzata, perché abbiamo perso molte palle che poi hanno rimesso in partita Cento, abbiamo fatto fatica a trovare ritmo e non abbiamo avuto continuità in difesa. E senza continuità difensiva non riusciamo nemmeno a produrre quel gioco che sino a qualche settimana fa ci portava a vincere. È stata una gara che pure avevamo ripreso, ma nel momento chiave del supplementare abbiamo fatto scelte in attacco che ci hanno penalizzati. Poi il fallo antisportivo ha chiuso i giochi. È evidente che giocare una partita con poca energia mette a rischio il risultato. Ero convinto che stasera avremmo fatto una prova migliore e avremmo ritrovato serenità. Anche se sono quattro mesi che spingiamo a tavoletta, credo che il calo sia fisiologico. Ripeto, abbiamo perso un match-ball, potevamo sistemare molte cose, ma non ci siamo riusciti. Bisogna stringere i denti in questa bagarre del campionato e mantenere lucidità”.

In casa Cento, giustamente, si festeggia. Tra due squadre ammaccate e con l’umore sotto i tacchi, quella di coach Mecacci è stata più lesta e più brava a ritrovarsi. Mettendo in vetrina al Pala San Giuseppe da Copertino un collettivo funzionale e le buonissime individualità di Archie, Palumbo e Mussini e di un Delfino in leggera crescita. 

“Nardò è una buona, buonissima, squadra – ha sottolineato Matteo Mecacci in conferenza stampa – oggi recuperava Ferrara e Parravicini, anche se non aveva Nikolic, e questo testimonia la lunghezza e la qualità delle loro rotazioni. Siamo stati bravi in un periodo per noi non facile. Mitchell, per esempio, si è scavigliato venerdì e stasera non ha giocato. Ha già saltato cinque partite da quando è arrivato e per noi un americano è importante. Dopo la sconfitta con Rimini c’è stata grande pressione, ma la squadra ha risposto da squadra. Direi che per come abbiamo giocato, al di là di qualche sbavatura, meritavamo di vincerla già nei 40 minuti. All’andata all’overtime ha prevalso Nardò, stasera ha prevalso Cento. La classifica è terribile, molto corta. Bene aver vinto, rimettiamoci con la testa perché ci aspetta la capolista. Godiamoci intanto questa vittoria, che dedico ai ragazzi che hanno avuto una settimana complicata”.

La prossima è la 20esima giornata e Hdl Nardò Basket sarà impegnata domenica 21 gennaio a Rimini contro RivieraBanca Basket Rimini.