Presentato ieri sera il nuovo head coach granata. Subentra a Gennaro Di Carlo

Luca Dalmonte è una persona serena e determinata, oltre che un tecnico dai principi solidissimi, soprattutto un interlocutore senza fronzoli dell’ambiente granata già all’esordio ufficiale come head coach ieri sera al Pala San Giuseppe di Lecce. Ecco il nuovo condottiero di Hdl Nardò Basket, imolese di 60 anni, curriculum di alto livello costruito tra tante piazze importanti della pallacanestro italiana (Bologna, Roma, Verona, Siena, Cantù, tra le altre), esperienze in Turchia, Germania e Nazionale italiana e preziose collaborazioni con giganti come Pasini, Lombardi, Scariolo, Bianchini, Pianigiani e Messina, infine tanta voglia di giocarsi questa sfida nel Salento fidandosi di vecchi amici come il general manager Renato Nicolai e il direttore sportivo Matteo Malaventura, che in 48 ore hanno fatto ordito e trama di questa novità importantissima della stagione 2023/2024 del Toro.  

“Sono molto motivato – ha detto Dalmonte – perché questa è una esperienza estremamente stimolante e intrigante. La chiacchierata che ho fatto con Renato e con Matteo mi ha spinto ad accettare la panchina perché mi hanno spiegato che qui c’è una qualità altissima delle persone prima che dei professionisti. Questo fatto, insieme alle ambizioni del club e alla passione dell’ambiente, sono state componenti decisive. Ovviamente, come ho già detto alla squadra, tra i tanti motivi per cui io oggi sono il coach di Nardò Basket ce n’è uno più importante di tutti. Cioè, i giocatori di questa squadra, presi individualmente e come gruppo, perché sono convinto che questo è un gruppo che potenzialmente può darci molto. Parlerò con ognuno di loro, nel tempo strettissimo che abbiamo, per far passare dei principi di squadra, mettendo delle regole e cercando di far sì che tutti spingano verso la stessa direzione. Il singolo deve essere assolutamente al servizio di tutti”. 

Il nuovo allenatore di Hdl, che non ha fatto mancare un pensiero al collega a cui è subentrato (“ho un pensiero per Gennaro, che stimo”), ha insistito molto su quelli che saranno i canoni fondamentali del suo lavoro. “C’è la totale e incondizionata volontà di cambiare questa situazione. Perché sono molto felice di essere qui e di aver accettato quella che è una sfida tostissima. Darò tutto quello che ho, ogni giorno. Probabilmente farò errori, ma non quello di non dare tutto. So che qui c’è la cultura per riconoscere l’impegno e il lavoro. Ho la percezione che sia il posto giusto al momento giusto. Nella consapevolezza che il livello del campionato è altissimo, nel nostro girone ci sono le squadre più attrezzate e ambiziose. È un campionato bastardo, equilibrato e difficile, nel quale una partita può aprirti le porte del paradiso o farti sprofondare nell’inferno e una partita può essere decisa da un possesso o da un rimbalzo, cose che sono nelle nostre mani”.  

Dalmonte ha parlato dell’importanza del “noi” e della pericolosità di atteggiamenti egoistici anche con riferimento al giocatore più importante del roster, Russ Smith, che vive il momento più complicato della sua avventura in granata. “Sarà compito mio – ha detto Dalmonte – far ritrovare a Russ Smith l’aggressività che lo ha contraddistinto e che deve essere messa al servizio della squadra, deve essere funzionale. Le sue caratteristiche servono alla squadra, ma deve sentire di nuovo la fiducia. Noi dobbiamo dargli uno spazio entro il quale muoversi, ma deve capire che i compagni hanno a loro volta capacità e qualità utili”. 

Infine, un riferimento da ex a Verona, prossimo avversario del Toro domenica. “A Verona ho trascorso anni bellissimi, la squadra che affrontiamo è molto competitiva, profonda, con doppi giocatori per ogni ruolo, con dei lunghi che hanno una doppia dimensione, con uomini di taglia e di energia. Cercheremo di mettere in partita la nostra solidità, la più competitiva possibile. Non voglio essere un illusionista dicendo che chissà come saremo differenti rispetto ad oggi. Per il tempo che abbiamo, è chiaro che domenica sarà una risposta più emotiva che tecnica”.

Accanto a Dalmonte in conferenza stampa il general manager Renato Nicolai, che ha illustrato il punto di vista del club. “Abbiamo analizzato il momento tecnico e soprattutto emotivo di un gruppo – ha sottolineato – che ha avuto un andamento ondivago e che probabilmente adesso aveva bisogno di una scossa, di una spinta, di impulsi che erano venuti a mancare. Non dimentichiamo il lavoro positivo che Gennaro Di Carlo ha fatto e per questo lo ringraziamo. In questo momento, però, dovevamo fare uno step in avanti, anzi verso l’alto. La disponibilità di Luca ci ha fatto capire che era il momento giusto per cambiare. Le ambizioni non sono nascoste, è una scelta di alto livello, siamo convinti sia quella giusta”. 

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