Corsi e ricorsi storici.

Nardò 17 febbraio 2024

Novanta minuti di passione e di forte identità, novanta minuti di garra, di lotta. Ingredienti base dei derby, ma solo un assaggio di una delle sfide più sentite di sempre qui in Salento, perché non è una partita come le altre, é Gallipoli-Nardó.
In quei cinquemilaquattrocento secondi non conterà più la classifica, ma solo il cuore. Sì, il cuore, quello che batte pulsante sugli spalti in ogni singola partita ma che in questa avrà un ritmo accelerato. 
Una sfida ancor più speciale perché arriva in un momento topico della stagione, rappresentando una sorta di spartiacque per entrambe le compagini: da una parte il Gallipoli, in cerca di punti salvezza, e dall’altra il TORO, secondo in classifica, a sole tre lunghezze dalla capolista Altamura, desideroso di rivalsa dopo l’amara sconfitta casalinga contro il Casarano di due domeniche fa! Bisogna dare e fare il massimo. Il Gallipoli torna a
giocare a casa; Il TORO, forte del numeroso seguito passionale dei suoi tifosi, sentirà forte l’emozione di chi è amato e coccolato. 
Certo, non siamo più negli anni ‘70, le distanze sociali e le mutazioni della società civile hanno scavato distanze da quei derby: veraci, infuocati, ruspanti, sentiti. Ma il fuoco sotto la cenere è rimasto. La maglia granata genera ancora emozioni forti. Al “Bianco” il popolo neritino ci sarà e farà sentire la sua voce, auspicando l’incornata decisiva. 

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