Altri due record italiani (Tecuceanu e Simonelli), e sono diciannove per l’atletica azzurra in meno di un mese. L’impresa, ieri sera, era per Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) che ha trionfato a Madrid negli 800 indoor con 1:45.00 nella tappa finale del principale circuito mondiale e sgretola dopo 31 anni il primato italiano di Giuseppe D’Urso che resisteva dal 1993 (1:45.44). È una prestazione clamorosa per l’azzurro, miglior risultato al mondo dell’anno a una settimana dai Mondiali indoor di Glasgow, undicesimo tempo europeo di sempre, con un progresso sul primato personale di quasi un secondo rispetto all’1:45.99 dello scorso anno. Con questo record, è totalmente riscritta la storia italiana del mezzofondo indoor maschile, per quanto riguarda le specialità che assegnano medaglie internazionali, considerato che nelle scorse settimane sono saltati anche i primati dei 1500 (Meslek 3:35.63) e dei 3000 (Arese 7:38.42). Per Tecuceanu, oltre al successo di tappa, c’è la vittoria finale nel World Indoor Tour Gold negli 800: da quando esiste il circuito, ovvero dalla stagione 2016, tra gli italiani soltanto Gianmarco Tamberi aveva vinto in una classifica di specialità (nell’alto nel 2021). L’altro protagonista della serata è stato Lorenzo Simonelli (Esercito) che con 7.46 toglie altri due centesimi al record italiano firmato sabato scorso ad Ancona nei 60 ostacoli. La terza vittoria azzurra di Madrid è per Ludovica Cavalli (Aeronautica) con 4:07.01 nei 1500, per diventare la terza italiana di sempre. È seconda con il personale indoor degli 800 Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre): 2:01.50 il crono. Terza piazza per Leonardo Fabbri (Aeronautica) nel peso con 21,68, quinto Zane Weir (Fiamme Gialle) con 21,38. Da Madrid a Berlino, l’atletica italiana è sempre più viva. Nella capitale tedesca successo nei 60 per Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) con 7.09 dopo il 7.11 della batteria, terza Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon) nel lungo con 6,75.