Il giovanissimo driver sardo classe 2006 parteciperà al Campionato Italiano Rally Terra con una Peugeot 208 Rally4 condivisa assieme a Giuseppe Pirisinu. “Ci saranno gli esami di stato da sostenere, ma non vedo l’ora di iniziare“.
18 anni a gennaio, dunque appena compiuti, e subito salta in macchina per inseguire un sogno: Giuseppe Bitti sarà al via del Campionato Italiano Rally Terra, lasciando tutti a bocca aperta per decisione e convinzione. Il giovanissimo classe 2006, nato a Sassari ma che abita a Macomer, seguirà infatti la sua anima sarda, dunque terraiola, sugli sterrati d’Italia a bordo di una Peugeot 208 preparata da Miele Racing, condivisa assieme a Giuseppe Pirisinu e gommata Pirelli. Dopo le prime esperienze fatte in RX con i kartcross lo scorso anno Bitti ha potuto respirare l’aria di rally al Baja Vermentino, round del Campionato Italiano SSV che si svolgeva in coda al Rally dei Nuraghi e del Vermentino, a bordo di un Yamaha YXZ 1000 R, sulla terra di casa sua. Il giovane sardo aveva sbalordito tutti riuscendo a strappare un incredibile secondo posto, mettendosi in mostra fra tanti specialisti; e lì è nata la scintilla.
“Sono sempre stato appassionato di rally e di motorsport in generale… da quando ho memoria – spiega Bitti – poi mio zio ha fatto il mondiale in Sardegna e quindi l’amore per la terra me l’ha passata lui. Per le nuove generazioni di sardi come me, avere il Rally Italia Sardegna in casa è un qualcosa di impensabile, perché ci fa crescere con la terra nel sangue. Da piccolo vedi il mondiale e ti fai riempire da queste emozioni, il territorio attorno è tutta terra, prove sterrate perfette in cui crescere e divertirsi. Dopo le mie esperienza sui kartcross l’anno scorso, al Nuraghi, ho solo avuto la conferma di quello che volevo fare”.
Per un ragazzo giovane come lui, appena maggiorenne, mettere in piedi una stagione completa non è facile e questo precampionato nasconde tante insidie e sfide. Tutto è nuovo e l’approccio, anche mentale, non è facile. “È un rally prima del rally il pre-stagione. È complicato perché bisogna prepararsi in tutto, cercare gli sponsor che non è facile, prepararsi fisicamente e mettere uno dietro l’altro i primi passi. Mi devo tenere attivo tra test (pochi perché il budget è quello) e preparazione. L’unica cosa certa è che arriveremo a marzo con molta voglia”.
E con la scuola come farai? “Eh sicuramente salterò il San Marino, e forse anche l’Adriatico. Perché ci sono gli esami di maturità e devono essere una priorità. Quindi anche per questo non voglio avere ambizioni, ed il primo approccio sarà quello di divertirsi, fare kilometri e fare esperienza. Se arriverà qualcosa di buono in termini di risultati poi ben venga, ma il principale obbiettivo sarà crescere”.
In Rally4 quest’anno, forse ancor più dell’anno scorso, ci sarà un livello notevole di competizione, ma la cosa carica Bitti che anzi cerca proprio l’occasione per maturare e mettersi in mostra: “ci sono tanti piloti in classe che vanno forte, lo so, ed infatti l’importante sarà portare a casa la vettura e poi il risultato. Ho deciso di buttarmi a capofitto comunque in questa esperienza, perché vedendo dei miei coetanei come Trentin e Ledda che corrono, vanno forte e vincono, ho deciso di mettermi in gioco anche io”.