Sconfitta per 76-62 per Hdl Nardò Basket, l’ottavo posto è lontano
Il rush finale della fase a “orologio” inizia male, malissimo. La sconfitta in casa di Blu Basket 1971 Treviglio per Hdl Nardò Basket è la solita rappresentazione di difetti e lacune già viste. Mai in partita, inguardabile al tiro e spesso confusionario, il Toro si arrende prestissimo ad un avversario affacciatosi alla partita in crisi di risultati e di identità. Ma delle due squadre quella in crisi è apparsa Nardò, che vede l’ottavo posto con i contorni sempre più sfocati.
Parravicini, Smith, Stewart jr., La Torre, Iannuzzi è lo starting five granata al PalaFacchetti. Avvio promettente del Toro che segna con Stewart dalla lunetta e poi con Parravicini e Iannuzzi. Treviglio difende con grandissima intensità, forse troppa, visto che Vitali e Guariglia collezionano subito due falli a testa, costringendo coach Valli ad invitarli in panchina. I padroni di casa, comunque, infilano due triple con Barbante e fanno un piccolo allungo di sei punti. Dalmonte manda sul parquet Nikolic e Baldasso, poi Maspero, ma Gruppo Mascio ha inserito una marcia più alta. Nardò, come accade spesso, ha le polveri bagnate (2/11 da due e 1/8 da tre). Harris va a segnare in solitaria il +8, Miaschi poco dopo il +10. I biancoblu accumulano punti e falli (compreso un tecnico alla panchina). Il verdetto del primo periodo è già molto severo per Hdl: 25-15.
Il secondo quarto si apre con la bomba di Baldasso. Rispondono Pollone e Cerella. Per cambiare verso alla partita servirebbe almeno aggiustare la mira, ma gli indizi sono tutti per l’ennesima serataccia. I bergamaschi, che hanno recuperato per l’occasione gli infortunati di lungo corso, non sembrano una squadra in crisi (quattrosconfitte nella fase a “orologio”). Nardò, sbadato e impreciso, non regala mai l’impressione di contendere realmente la posta in palio agli avversari. Dopo un’altra palla persa in attacco per gli ospiti, Sacchetti infila comodissimo il tiro dall’arco e porta i suoi al +15. La strigliata di Dalmonte vale un piccolo break di quattro punti (Smith e Nikolic). Il n. 3 granata mette anche due liberi, poi Giuri e Nikolic colpiscono dalla distanza. Iannuzzi segna sulla sirena e firma il 46-37 di metà gara.
Due liberi di Iannuzzi aprono il terzo quarto, dall’arco invece si continua a sbagliare con Parravicini e Smith. Iannuzzi schiaccia, poi va a stoppare Pacher, infine segna ancora in arretramento. Gli otto punti consecutivi del centro di Avellino procurano il -5 e riaprono, di fatto, la partita. Treviglio, però, non sembra scomporsi, La Torre si accomoda in panchina con i suoi 4 falli. La squadra di Valli gioca fluida e segna con più regolarità. L’illusione di una tripla di Stewart jr. è spenta in un lampo da una di Guariglia, autentico trascinatore del pubblico di fede biancoblu. Il terzo parziale è 64-55.
La fotografia del match di Nardò è un tentativo centrale di Smith da tre con palla molto lontana dal ferro. Guariglia affonda un Toro incapace di mettersi correttamente sui binari del match. Nikolic, uno dei pochi a salvarsi, esce per cinque falli. Il Toro, con soli 7 punti nell’ultimo quarto, non sa approfittare nemmeno di un Treviglio che nel finale perde lucidità e misure. I numeri puniscono in modo impietoso la squadra di Dalmonte, su tutti il 5/27 dall’arco. Finisce 76-62, Gruppo Mascio ringrazia le virtù terapeutiche granata.
La trasferta in terra bergamasca è un triste passo indietro.