A quattro settimane dai Mondiali a squadre di marcia di Antalya (Turchia, 21 aprile) arrivano risposte incoraggianti per Francesco Fortunato, vincitore dei 10.000 sulla pista di Campobasso in occasione della seconda prova dei Campionati di società. L’azzurro delle Fiamme Gialle, in una distanza su cui si trova particolarmente a proprio agio, firma il primato personale con il tempo di 38:51.71 (media 3:53 al km), tornando a migliorare dopo cinque anni il proprio limite, che risaliva alla Finale Oro dei Societari di Firenze nel 2019 (39:00.79). “Sono contento, peccato per la giornata ventosa, con folate molto forti, altrimenti si poteva limare ancora qualcosa – le parole del pugliese di Andria allenato da Riccardo Pisani – Sono stato piuttosto costante, con una prima metà in 19:23 e una seconda parte in 19:28: un ottimo test in vista dei prossimi appuntamenti, a partire dalla 20 km di Podebrady di sabato 6 aprile”. Repubblica Ceca, tra due settimane: è il tradizionale percorso, conosciuto perfettamente dal mondo del tacco-e-punta, su cui lo scorso anno trionfò agli Europei a squadre con il personale di 1h18:59. Sarà quella la rampa di lancio verso gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi, con la tappa di passaggio, comunque decisamente significativa, di Antalya.
A Campobasso può continuare a sorridere anche Gianluca Picchiottino: dopo aver avvicinato il personale nella 20 km di Dudince la scorsa settimana (1h21:47) il livornese delle Fiamme Gialle si migliora nei 10.000 su pista scendendo a sua volta sotto i trentanove minuti con 38:57.96, per un progresso di oltre trenta secondi rispetto al 39:31.99 dell’anno passato. Terza piazza per un altro marciatore Fiamme Gialle, Andrea Agrusti (40:43.72 PB), quarto Aldo Andrei (Fiamme Oro, 40:54.36), quinto Diego Giampaolo (Fiamme Gialle, 41:25.25 PB). Al femminile, vittoria per Alexandrina Mihai (Fiamme Oro) con 46:54.01 davanti a Lucia Barbarossa (Amatori Atl. Acquaviva, 48:14.08 PB) e Verdiana Casciotti (Passologico, 48:28.85 PB). Nelle gare juniores, successi per Giuseppe Disabato (Amatori Atl. Acquaviva) con 42:37.91 e per Michelle Cantò (Passologico) con il personale di 47:01.48.
STRAMILANO, LA PASSIONE DEL RUNNING
Ottomila runner per le strade di Milano nella mezza maratona: è il record assoluto della Stramilano Half Marathon, edizione n. 51, con partenza e arrivo in Piazza Castello. Podio tutto keniano nella mezza maratona maschile che vede trionfare con 1h00:31 Antony Kimtai, vincitore della Stramilano dopo essere stato secondo alla mezza di Napoli in febbraio. Seconda piazza per Vincent Kimutai Towett (1h00:41), terzo Simon Mwangi Waithira (1h00:43), entrambi al record personale. Da segnalare anche i riscontri cronometrici degli altri keniani Bernard Wambua (Gp Parco Alpi Apuane) quarto in 1h01:04 e di Felix Kiptarus Korir (1h01:19, quinto). Il primo degli italiani, all’esordio sulla distanza dei 21,097 km, è l’argento europeo U23 dei 10.000 Francesco Guerra (Carabinieri) decimo con il crono di 1h03:19. Undicesimo Luca Alfieri (Atl. Casone Noceto) che con 1h03:47 migliora di oltre un minuto il tempo dello scorso anno.
Nella gara femminile il successo è per l’etiope Anchinalu Dessie Genaneh (1h07:55) che centra il bersaglio grosso dopo il terzo posto della passata edizione. A seguirla, seconda, è la keniana Morine Gesare Michira (1h08:13). Terza la croata argento europeo di maratona Matea Parlov Kostro (1h11:14). Buon debutto con quarta posizione finale per Elisa Palmero (Esercito): con il tempo di 1h11:40 precede l’etiope Gojjam Tsegaye Enyew (1h13:25). Sesta Giovanna Selva (Carabinieri, 1h14:09), settima Benedetta Coliva (Gs Lammari) con il personale di 1h14:52, ritirata Federica Sugamiele (Caivano Runners) al sedicesimo chilometro. In una grande festa del running, gli organizzatori della Stramilano Half Marathon hanno annunciato 62mila presenze complessive considerando anche le non competitive di 5 e 10 km con partenza da piazza Duomo e arrivo all’Arco della Pace.
LUTTO: È SCOMPARSO STEFANO MARTINELLI
Una tristissima notizia scuote la domenica dell’atletica azzurra. È scomparso all’età di 65 anni il direttore tecnico dell’Atletica Brescia 1950 Stefano Martinelli, in seguito a una caduta mentre stava potando una pianta a Lozio, in Valcamonica. Una vita intera passata sui campi d’atletica, oltre cinquant’anni nel club bresciano, prima come atleta, poi come tecnico del mezzofondo e del salto con l’asta, infine con il ruolo di DT che dal 2003 ricopriva con orgoglio e con successo. Aveva guidato le ‘leonesse’ dell’Atletica Brescia alla conquista degli ultimi cinque scudetti dell’atletica italiana, il più recente nella Finale Oro di Palermo dello scorso giugno, ma nelle scorse settimane, in febbraio, aveva anche esultato per la vittoria nei Cds Assoluti indoor ad Ancona ricevendo il primo premio sul podio del PalaCasali. Alla famiglia di Stefano Martinelli vanno le più sentite condoglianze del presidente della FIDAL Stefano Mei, profondamente colpito dalla notizia, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana.
INCIDENTE IN MONTAGNA, ADDIO WALTER BASSI
In una domenica triste per l’atletica italiana, e in particolare per il movimento bresciano e lombardo, la corsa in montagna e tutta l’atletica piangono la scomparsa di Gualtiero Bassi, meglio conosciuto come Walter, presidente della società Corrintime, rimasto vittima a 59 anni di un incidente durante un’arrampicata in Valcamonica. Appassionato della campestre (partecipò ai Mondiali di Gateshead nel 1983), maratoneta di valore in gioventù (2h13:08 a Palermo nel 1988 e Londra nel 1990), è stato uno stimato allenatore e organizzatore in età più adulta, fino alla nascita della società bresciana Corrintime e alla regia della mezza maratona “io21zero97”, vanto della società nella quale hanno militato anche i gemelli Bernard e Martin Dematteis. Ai familiari di Walter Bassi va l’abbraccio più sentito del presidente FIDAL Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana.