Il ventenne pilota milanese, vincitore della Coppa Italia Endurance 2H nel 2023, debutta quest’anno nella categoria del sequenziale con l’Audi del team Fox Racing con la collaborazione del team BF Motorsport.

Un nuovo pilota si affaccia al TCR Italy 2024: si tratta del milanese Tommaso Fossati, che ha compiuto 20 anni il 12 dicembre scorso, e sarà al volante dell’Audi gestita dal team Fox Racing in collaborazione con BF Motorsport che ha lunga esperienza nel TCR. 
Un approdo naturale dopo aver vinto nella scorsa stagione agonistica la Coppa Italia Endurance al volante di una Cupra DSG (dopo uno sfolgorante debutto con l’Audi della Aikoa): una annata importante, quella 2023, perché a Misano, alla sua prima gara nel GT4, ha colto due primi posti.
Appassionato di motori da sempre, Tommaso ha iniziato a correre con i kart da bambino e 4 anni fa è passato alle quattro ruote partecipando alla Mitjet Italian Series. Secondo nel 2021 nella categoria Junior, terzo l’anno successivo quando ha vinto tre gare: due a Hockenheim e una al Mugello. Per poi approdare appunto nel 2023 alla Coppa Italia Endurance 2H con un’Audi TCR RS3. Un adattamento fulmineo al punto da vincere subito. “Abbiamo scelto il TCR perché mi piaceva molto guidare questa vettura – spiega il giovane pilota milanese, iscritto alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Pavia e prossimo a prendere il patentino di agente immobiliare – e perché il TCR garantisce una possibilità di crescita importante professionale nel motorsport oltre che un’ottima visibilità. L’obiettivo? Restare costantemente nei primi dieci. Chiaro che uno parte sempre con l’obiettivo di vincere, ma bisogna essere realistici.  
Tommaso oltre ai kart, sin da piccolo, ha guidato moto da trial, moto da cross e moto in pista.
Ha trascorso 8 anni nella squadra di rugby di Milano (Asr) come ala, ottenendo ottimi risultati prima di dedicarsi (dal 2018) a tempo pieno al motorsport. “Ho praticato diversi sport, come calcio, padel, riuscivo molto bene nel rugby”. Ma i motori sono stati una scelta naturale: il nonno correva con gli offshore categoria 1, mentre il padre ha avuto per molti  anni da giovane un concessionario di moto Bmw , l’unico a quei tempi in Europa , dove venivano preparate le Bmw per la pista e la loro successiva castomizzazione.