Proseguono i raduni di preparazione per i big azzurri in vista degli eventi clou della stagione all’aperto. Sabato 20 aprile partirà per la Turchia il campione olimpico, mondiale ed europeo del salto in alto Gianmarco Tamberi che affronterà due settimane di lavoro ad Antalya fino al 4 maggio. Quando ormai sono sempre più vicini gli appuntamenti con gli Europei di Roma (dal 7 al 12 giugno) e con le Olimpiadi di Parigi (1-11 agosto per le gare di atletica) il capitano azzurro sarà impegnato in un training camp alla Gloria Sports Arena insieme al coach Giulio Ciotti, al preparatore fisico Michele Palloni e al fisioterapista Andrea Battisti che hanno affiancato Gimbo anche nella scorsa stagione culminata con il trionfo ai Mondiali di Budapest. Prima di decollare verso l’estero, nella giornata di mercoledì Tamberi ha svolto una giornata di test biomeccanici al PalaCasali di Ancona, la sua abituale sede di allenamento, sotto lo sguardo dei tecnici dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI che hanno acquisito i dati delle rincorse e dei salti, finalizzati all’effettuazione dell’analisi cinematica in 3D. Una tecnologia che permette di valutare analiticamente gli aspetti del gesto tecnico, difficilmente visibili a occhio nudo, all’interno di una serie test programmati con cadenza periodica per monitorare con continuità la condizione del fuoriclasse azzurro.
MARCIA: AZZURRI AD ANTALYA PER BLINDARE LE OLIMPIADI
Prove generali di Olimpiadi. Quando mancano poco più di cento giorni all’inizio dell’atletica a Parigi (al via il 1° agosto), il pianeta del tacco e punta si dà appuntamento ad Antalya, in Turchia, per i Mondiali di marcia a squadre di domenica 21 aprile. Il tradizionale evento per team, quest’anno, si arricchisce di una novità molto più che significativa in vista dei Giochi: è infatti il primo vero banco di prova internazionale per la staffetta mista sulla distanza di maratona, specialità che il 7 agosto assegnerà per la prima volta le medaglie a cinque cerchi. Ad Antalya si qualificheranno 22 delle 25 staffette previste per le Olimpiadi, ognuna con un uomo e una donna per un totale di quattro frazioni: uomo 12,195 km, donna 10 km, uomo 10 km, donna 10 km, così da sommare un totale di 42,195 km, ovvero la distanza classica della maratona. Per un massimo di cinque nazioni, con le rispettive cinque migliori seconde squadre, ci sarà anche la possibilità di qualificare la seconda staffetta ai Giochi.
MISSIONE GIOCHI – Decollano in 20 per l’Italia. In staffetta, in particolare, sono stati convocati i campioni olimpici Antonella Palmisano e Massimo Stano e gli altri due azzurri Francesco Fortunato e Valentina Trapletti. Tra le trentasette nazioni iscritte nella nuova specialità, decisamente agguerrita è la Spagna che presenta tra i selezionati anche i campioni del mondo in carica della 20 km Alvaro Martin e Maria Perez. Al netto della composizione delle coppie, che sarà definitiva soltanto prima dell’ingresso in call room e che non rende agevoli i pronostici, vanno tenute d’occhio le staffette della Cina e di tanti Paesi sudamericani. Gli azzurri hanno preparato i Mondiali a squadre con la gara di Modugno in gennaio (Palmisano-Stano 2h59:30) e con una serie di test scientifici per approfondire ogni dettaglio utile, tra cui certamente come gestire il recupero tra una frazione e l’altra. Parlando di campioni olimpici (che a Parigi gareggeranno anche nella loro 20 km il 1° agosto), Stano è reduce dal record italiano di 1h17:26 a Taicang, Palmisano dal terzo posto di Podebrady con il terzo crono in carriera di 1h27:27. La staffetta sarà l’ultima gara in programma nella giornata di Antalya, all’Expo 2016 Botanical Park, su un percorso piatto di due chilometri con un doppio rettilineo e due boe: partenza alle 12.55 della Turchia, le 11.55 in Italia.
RIPARTE LA DIAMOND LEAGUE: START SABATO DA XIAMEN
Xiamen, Cina: è già tempo di Diamond League. Andrà in scena nel pomeriggio italiano di sabato 20 aprile la prima delle quindici tappe del massimo circuito mondiale dell’atletica, determinanti per la qualificazione alla finale che quest’anno si svolgerà a Bruxelles il 13 e il 14 settembre: da segnare sul calendario c’è venerdì 30 agosto, edizione n. 44 del Golden Gala Pietro Mennea allo stadio Olimpico di Roma. Si comincia con un doppio appuntamento cinese, sabato a Xiamen e il successivo a Suzhou. Nella giornata inaugurale della corsa al diamante, l’Italia può contare su Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) iscritta nei 1500 metri, al via alle 14.37 italiane. Il livello, come di consueto nel contesto della Diamond League, è stellare: annunciata la presenza della campionessa del mondo dei 10.000 Gudaf Tsegay, leader della pattuglia etiope composta anche dall’argento mondiale dei 1500 Diribe Welteji, dal recente oro mondiale indoor di Glasgow Freweyni Hailu e da tante altre mezzofondiste di ottimo valore come Birke Haylom, Worknesh Mesele, Axumawit Embaye. Per l’atleta azzurra si tratta della prima uscita all’aperto dell’anno, quando il countdown verso gli Europei di Roma conterà -48 giorni e quando mancano un centinaio di giorni alle Olimpiadi. Sabbatini ha già corso un tempo inferiore allo standard d’iscrizione per Parigi, seconda italiana di sempre con il 4:01.24 della scorsa estate a Chorzow: meglio di lei, nella distanza, soltanto la campionessa olimpica Gabriella Dorio (record italiano 3:58.65 nel 1982).
C’È DUPLANTIS, 100 CON COLEMAN E KERLEY – Già convocato dalla Svezia per Roma 2024, Armand Duplantis comincia la propria rincorsa alla doppietta d’oro Europei-Olimpiadi: trema anche stavolta il record del mondo con l’asticella a 6,24? Sulle pedane dei salti, non c’è da perdersi il volo di Mutaz Barshim (Qatar) opposto al neozelandese campione del mondo indoor dell’alto Hamish Kerr, e nemmeno il confronto tra Pedro Pichardo (Portogallo) e Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso) nel triplo. Big match sul rettilineo a dieci corsie di Xiamen: osservati speciali Christian Coleman, nella ‘prima’ sui 100 metri dopo l’oro mondiale di Glasgow nei 60, e l’altro jet americano Fred Kerley, fin qui 10.04 in Florida a metà marzo. Velocità femminile con Sha’Carri Richardson (Usa) attesa sui 200, negli ostacoli c’è la primatista del mondo Tobi Amusan (Nigeria, 100hs), nei 5000 il primatista mondiale delle siepi Lamecha Girma (Etiopia).