Presso il prestigioso Reale Yacht Club Canottieri Savoia svelata la maglia delle nazionali di ciclismo che prenderanno parte alle Olimpiadi e Paralimpiadi
La Federazione Ciclistica Italiana, nel giorno di riposo del Giro d’Italia, ha svelato a Napoli, presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, la maglia azzurra che verrà utilizzata per le Olimpiadi e Paralimpiadi Parigi 2024, alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e del presidente del CONI Giovanni Malagò. Non potendo partecipare per altri impegni, il presidente del CIP Luca Pancalli ha fatto pervenire un video saluto.
Una maglia che in oltre 100 anni di storia è salita sul podio ben 113 volte (63 alle Olimpiadi e 50 alle Paralimpiadi), e che in questa edizione dei Giochi torna al classico colore azzurro dopo venti anni. Una scelta apprezzata da tutti i convenuti e che è stata illustrata, anche nei dettagli tecnici, da Alessio Cremonese di Castelli.
Presenti i massimi vertici della FCI, a cominciare dal presidente Cordiano Dagnoni e il vicepresidente Carmine Acquasanta, il general manager delle nazionali Roberto Amadio, il Segretario Generale Marcello Tolu, i tecnici Villa, Bennati, Sangalli, Velo e Addesi, oltre a numerosi presidenti di federazioni e il presidente della Lega Ciclismo Roberto Pella.
In apertura ha portato il saluto della città di Napoli il sindaco Gaetano Manfredi: “Un grande onore per noi e per l’intera città di Napoli svelare qui la maglia della Nazionale di ciclismo che correrà alle Olimpiadi di Parigi. La terza tappa consecutiva del Giro d’Italia a Napoli a cui è seguita la presentazione della maglia Azzurra è stata l’occasione per rendere merito a tutto il mondo del ciclismo che tanto lustro sta dando all’Italia riaccendendo la passione dei tifosi. Da noi, da Napoli, un grande in bocca al lupo per cogliere i meritati successi a Parigi”.
Il presidente del CONI Giovanni Malagò: “Sono onorato di partecipare a questa presentazione, la maglia azzurra è un valore che ci accomuna e ci rende orgogliosi, un segno distintivo della nostra tradizione vincente. Il ciclismo è un colosso della storia olimpica azzurra, è tra le prime tre discipline per numero di medaglie vinte, 63, e la seconda in assoluto per numero di ori. Numeri che sintetizzano l’eccellenza espressa dal movimento e le speranze che accompagnano la vigilia dei Giochi. Mi piace ricordare che la prima vittoria a cinque cerchi di sempre di questo fantastico sport risale al 1900, con Brusoni, proprio a Parigi. Una coincidenza che speriamo sia di buon auspicio per l’ormai prossima spedizione olimpica”
Il presidente del CIP Luca Pancalli: “La maglia azzurra è l’elemento che lega tutti noi che viviamo di sport. Mi fa piacere che la Federazione abbia deciso di presentarla all’indomani della scelta del Comitato Italiano Paralimpico di indicare Luca Mazzone come uno dei due portabandiera alle Paralimpiadi di Parigi. Si tratta, da parte nostra, di un riconoscimento ad un grande atleta e al ciclismo italiano, che ha dato un importante contributo allo sport paralimpico, sia dal punto di vista dei successi che della promozione.”
A fare gli onori di casa, per quanto riguarda la FCI, il presidente Cordiano Dagnoni: “La maglia azzurra è per le nostre nazionali una seconda pelle, in grado di moltiplicare le forze, spingendo sempre a dare il meglio. E’ anche un messaggio evidente dell’Italia nel mondo, la testimonianza concreta dei nostri valori e della nostra identità. Ne ero consapevole quando ho avuto l’onore di vestirla e lo percepisco anche adesso da dirigente, vedendo negli occhi dei nostri ragazzi l’orgoglio di indossarla.
Ringrazio Napoli, nella persona del sindaco Manfredi, per la splendida accoglienza che ha riservato al ciclismo e alla Federazione. Ringrazio anche il CONI e il CIP, i presidenti Malagò e Pancalli e i rispettivi gruppi di lavoro, per averci messo nelle condizioni migliori per partecipare a Parigi. La scelta di Luca Mazzone quale portabandiera, a meno di quattro anni di distanza da quella di Elia Viviani a Tokyo, sono la più concreta testimonianza dell’attenzione che il mondo sportivo, olimpico e paralimpico, ci dedica. E’ un onore ed anche una responsabilità.
Sono certo che i nostri azzurri non deluderanno le aspettative, sospinti da questa forza misteriosa che solo la maglia azzurra è in grado di dare.”