Una gara a senso unico, per il driver reggiano affiancato da Farnocchia sulla Skoda Fabia Rs, passato al comando dalla prima prova disputata nel pomeriggio del sabato. Questo terzo appuntamento della Coppa Rally di Zona 7, ha visto poi sul podio gli elbani Volpi-Mei al secondo posto, con terzi gli aretini Cresci Ciabatti, tutti anche loro su una Skoda.

Parla “straniero”, il 41° Rally degli Abeti e dell’Abetone, terza prova della Coppa Rally di zona 7, corso in questo week end abbracciato dal rigoglioso verde della Montagna Pistoiese.

E’ stato infatti il reggiano di Rubiera Antonio Rusce, in coppia con l’esperto Sauro Farnocchia su una Skoda Fabia RS Rally2, il vincitore, peraltro con una certa sicurezza, avendo preso il comando dalla prima prova speciale disputata e arrivando ad accarezzare la bandiera a scacchi con 34”6 di vantaggio sugli elbani Andrea Volpi e Alberto Mei (Skoda Fabia R5 evo), i quali hanno di nuovo firmato la medaglia d’argento alla gara montanina dopo quello della passata edizione.

La gara ha subito registrato un colpo di scena, con il ritiro repentino nelle prime battute del sabato da parte del favorito locale Federico Gasperetti, affiancato da Ferrari, tradito dal cambio della sua Citroen C3 Rally2. Il pilota di Abetone, che inseguiva la cinquina consecutiva di allori.

Idealmente “prestato” dal Campionato Italiano Assoluto Rally, del quale è uno dei migliori driver privati, Rusce ha imposto il proprio ritmo a rullo compressore, facendo il vuoto dietro di sé, svolgendo anche un ottimo test in vista della seconda prova della serie IRC della settimana prossima prevista al Rally del Taro, nel parmense. Peraltro, il pilota di Rubiera è tornato a calcare le “piesse” della Montagna Pistoiese dalla sua ultima presenza nel 1997, quando corse con una piccola Peugeot 106 rally, finendo terzo di classe A3.

Una volta visto Rusce, vincitore di tutti gli impegni cronometrati, che si allontanava progressivamente, l’elbano Volpi ha guardato bene di conservare la seconda moneta controllando il possibile ritorno di diversi competitor. Alla fine, la terza piazza l’ha firmata con soddisfazione l’accoppiata aretina composta da Roberto Cresci e Fabio Ciabatti (Skoda), tornati alla gara dopo ben 14 anni dalla loro ultima presenza. Era la prima gara dell’anno, interpretata per training in vista della settimana prossima, quando correranno pure loro al Rally del Taro.

Prestazione di grandi contenuti per i lucchesi Filippo Puccetti e Mirko Luisotti, alla loro terza esperienza a bordo di una supercar, anche in questo caso una Skoda Fabia. Per l’intero arco della gara sono gravitati ai vertici della classifica palesando un feeling con la vettura boema sempre migliore.

La top five generale è stata chiuda da Fabio Pinelli e Alessandro Vivarelli, con una Hyundai i20 Rally2 ed ha fatto nuova sensazione la prestazione del pistoiese Alessandro Ciardi, con alle note Tondini. Alla guida della Toyota GR Yaris, con la quale disputa il trofeo del brand del sol levante, si è ripetuto in una performance entusiasmante, firmando la sesta posizione assoluta, spesso inserendosi nei duelli con vetture di categoria superiore.

Secondo centro dell’anno nella “over 55” e settima posizione assoluta per i fratelli Davide e Andrea Giordano (Skoda), per i quali questa era la gara casalinga, con il pilota ancora debilitato dai postumi di uno stato influenzale e con un set-up mai trovato a dovere. Nonostante questo hanno allungato in classifica di categoria. Ottava piazza finale per i pistoiesi Baldacci-Bugelli (Skoda), con il pilota soddisfatto della prestazione in considerazione che non correva dall’ottobre dello scorso anno. Da segnalare la loro iniziativa contro il razzismo, con la vettura “griffata” con “no racism”, peraltro sposata dai due calciatori della Juventus Bremer e Danilo.

Di nuovo tra i top ten, al nono posto i versiliesi Bindi-Vecoli (Skoda), con una prestazione regolare e comunque sempre in alto e decimi hanno piazzato la loro Peugeot 208 Rally4 Silvestri-Marraccini, primi anche tra le due ruote motrici. Per loro un avvio sofferto, per la rottura di un manicotto acqua, problema poi risolto con la prima assistenza della mattina odierna, dopo il quale non hanno lasciato alcuno spazio ai diversi competitor incontrati. Tra i top al via sfortuna, oltre che per Gasperetti, anche per i lucchesi Ramacciotti-Caturegli, usciti di strada durante la sesta prova, quando occupavano la nona posizione generale.

La gara femminile è stata a senso unico, con la pratese Susanna Mazzetti, Campionessa in carica della Coppa Italia, che ha avviato bene la stagione sulla Skoda Fabia R5, con seconda arrivata la folignate Chiara Galli, assecondata dal pratese Andrea Cecchi, sulla meno potente Renault Clio Rally5 con la quale si è prontamente riscattata del repentino ritiro del precedente impegno in Maremma.

Tra le autostoriche la vittoria assoluta è andata all’evergreen pratese Brunero Guarducci, in coppia con Bazzani sulla BMW M3 (vincitori anche del 4. Raggruppamento), avendo ragione degli elbani Specos, padre e figlio, con una Peugeot 205 1,9 GTi. Simoncini-Biagini, con una A112 Abarth sono aggiudicati il 3. Raggruppamento, poi Pagni-Celoni (Lancia Fulvia) il secondo e Smitson-Soriani (Lotus Elan) hanno incamerato il 1. Raggruppamento.

Il “rally più verde d’Italia” targato duemilaventiquattro, alla gara “moderna”, ha affiancato l’11^ edizione dello “storico”, la quale sarà valida per il Trofeo Rally di terza zona ed inoltre proprio dalla Montagna Pistoiese ha preso il via il Campionato sociale ACI Pistoia-Memorial Roberto Misseri. Altre validità erano quelle delle serie promozionali Michelin Trofeo Italia, Trofeo Pirelli Accademia, R-Italian Trophy e, per le vetture storiche, il Trofeo Michelin Historic. Grandi motivi di interesse, dunque, per la competizione che sempre più viene identificata come ideale veicolo di promozione della Montagna Pistoiese, un territorio che proprio con il Rally conosce da anni una forte immagine a livello nazionale, con evidente ritorno anche economico per il settore turistico-ricettivo.

CONFERMATO IL LEGAME CON DYNAMO CAMP

Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno, che ha festeggiato l’edizione dei quaranta anni della competizione, la AS Abeti Racing è tornata a legare l’evento a Dynamo Camp di Limestre. La struttura ospita gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e le loro famiglie, con programmi di Terapia Ricreativa, volti allo svago e al divertimento e a riacquisire fiducia in loro stessi. Nato nel 2007, Dynamo Camp si trova al limitare di un’oasi di oltre 900 ettari affiliata WWF, Oasi Dynamo. Una realtà significativa, sia per la propria mission quanto per la Montagna Pistoiese, che anche quest’anno si trova coinvolta con il Rally degli Abeti e Abetone con il fine di ampliare il proprio messaggio allo sport ed ai suoi attori. Per questo, il Rally degli Abeti ha nuovamente intitolato a Dynamo Camp il nome di una prova speciale e un riordinamento è stato ospitato dentro la struttura di Limestre.

CLASSIFICA ASSOLUTA (top ten):  1. Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia) in 38’22.0; 2. Volpi-Mei (Skoda Fabia Evo) a 34.6; 3. Cresci-Ciabatti (Skoda Fabia) a 48.6; 4. Puccetti-Luisotti (Skoda Fabia) a 1’03.9; 5. Pinelli-Vivarelli (Hyundai I20) a 1’23.9; 6. Ciardi-Tondini (Toyota Yaris GR) a 1’51.6; 7. Giordano-Giordano (Skoda Fabia Evo) a 1’51.8; 8. Baldacci-Bugelli (Skoda Fabia) a 2’06.2; 9. Bindi-Vecoli (Skoda Fabia) a 2’11.7; 10. Silvestri-Marraccini (Peugeot 208) a 2’13.6.

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