Partono ufficialmente gli interventi di riqualificazione e rigenerazione del Centro Federale di Castel Gandolfo (RM), un progetto finanziato con i fondi del cluster 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR per un totale di 3.8 milioni di euro.

Alla cerimonia di avvio dei lavori, che si è tenuta sabato 1 giugno, erano presenti il Ministro per lo Sport e Giovani, Andrea Abodi insieme al Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Luciano Buonfiglio e al Sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis, davanti ad oltre ottocento atleti e circa 100 società impegnate sul Lago Albano nella gara nazionale di canoa sprint, categoria ragazzi, junior e under 23. 

Gli interventi riguarderanno l’efficientamento energetico, attraverso il rifacimento dell’impianto termico e fotovoltaico, l’ammodernamento della palestra esistente e della vasca voga con la realizzazione di un’ulteriore vasca idrodinamica, la coibentazione e il rifacimento delle coperture e  la pavimentazione del piazzale e la cartellonistica. Inoltre verrà ristrutturata una vecchia palazzina che ospiterà uno studio medico-fisioterapico, dedicato alla riabilitazione degli atleti, sarà poi allestito il museo della canoa che raccoglierà i cimeli più importanti e più rappresentativi della disciplina. I lavori sono stati affidati all’azienda Belli che farà in modo che l’impianto resti funzionante durante i lavori, che dovrebbero durare circa un anno e chiudersi comunque entro giugno 2026.

“Lo sport ha bisogno di impianti per svolgere la sua funzione che non è solo agonistica ma anche sociale, così come è fondamentale il coinvolgimento della scuola”, ha sottolineato il Ministro Abodi. “Un luogo come questo invoglia a fare sport ma infonde anche serenità, la riqualificazione non è importante solamente per il mondo della canoa ma anche per la collettività che è legata a questo luogo e a questo lago. Così come sono importanti i progetti che puntano all’inclusione e alla tutela ambientale, percorsi importanti che la Federazione sta portando avanti. Sono molto felice, sono venuto qui diverse volte anche in altre vesti e ho avuto da sempre il senso delle ambizioni sane sportive e non solo nell’ottica delle medaglie. La cosa più bella di aprire un cantiere è chiuderlo, quindi spero che tra un anno ci rivedremo qui per ammirare i frutti del lavoro che rimarrà a disposizione nel tempo”. 

“Oggi per me è una grande emozione – ha commentato il presidente Luciano Buonfiglio – ora siamo pronti per affrontare tutte le sfide che ci aspettano, non solo quelle sportive ma anche quelle che ci vedono impegnati sul sociale e per la collettività. Non è stato facile ma con entusiasmo e determinazione siamo riusciti ad ottenere questo importante risultato che sarà un lascito importante e un elemento determinante nella crescita del nostro sport. Il Centro Federale di Castel Gandolfo è la storia della federazione e da oggi sarà anche il suo futuro”. 

“Quello di Castel Gandolfo e la Federcanoa è un legame storico che noi vogliamo rinsaldare ogni giorno – ha detto il Sindaco Alberto De Angelis – guardando al futuro insieme. E’ stata una sfida difficile che noi abbiamo voluto cogliere e che abbiamo portato a casa con grande soddisfazione grazie al lavoro di tutti gli uffici comunali. Continueremo a lavorare insieme per il bene della cittadinanza, della canoa azzurra e dello sport”.

Il centro federale di Castel Gandolfo è il ‘santuario’ della canoa italiana. Costruito nel 1960 per le Olimpiadi Roma è stato per anni il quartier generale della preparazione olimpica della canoa velocità. Sulle acque del lago di Albano si sono allenati campioni del calibro di Antonio Rossi e Bebo Bonomi, Daniele Scarpa, Josefa Idem e Antonio Scaduto. E’ stato anche il luogo dove Aldo Dezi e Francesco La Macchia hanno conquistato la prima medaglia d’argento olimpica nella storia della canoa ita