Tavano, primo al traguardo, penalizzato con 5″ scivola al quarto posto. Penalizzato anche Imberti che da terzo scende a quinto. Sul podio con il pilota veneto salgono così Taylor e Volt
Successo a tavolino per Nicola Baldan nella gara 1 del TCR Italy di Pergusa, secondo appuntamento stagionale. Ma in realtà la classifica è sub-judice perché la scuderia di Salvatore Tavano che aveva tagliato per primo il traguardo ha presentato appello. Che cosa è successo? Alla ripartenza della neutralizzazione della corsa, seguita allo stop per pulire la pista dai detriti e dallo sporco (“una Safety Car che abbiamo chiamato noi, malgrado ci penalizzasse”, ha spiegato Tarcisio Bernasconi, titolare della Girasole) Tavano ha messo le ruote sull’erba, perdendo il controllo, poi è rientrato in pista. “Mi spiace ma non mi sono mai trovato in una situazione così in tutta la mia carriera – ha spiegato il pilota siciliano -: con le gomme fredde e uno strato di ghiaia sulla pista, facevo fatica a tenere la vettura in pista. Ho messo due o quattro ruote sull’erba ma poi ho spinto sul gas appena ho potuto”
Secondo i commissari però Tavano, rientrando in pista dopo pochi metri ha rallentato vistosamente “(come anche verificato dai dati di telemetria della vettura e nelle evidenze video). Il tutto ha generato una situazione pericolosa per tutto il gruppo dei piloti che seguivano”. Per questa ragione gli sono stati comminati 5″ che lo hanno fatto retrocedere al quarto posto. Per la contemporanea penalità di 5″ a Junesung Park (Hyundai Elantra N, Solite Indigo).
“Non contestiamo la decisione sulla manovra, ma la penalità a tempo che non è contemplata”, ha spiegato Bernasconi per giustificare l’appello.
Con il vincitore è stato penalizzato anche Michele Imberti che aveva chiuso terzo: il bergamasco è stato ritenuto colpevole di aver superato prima della fnish line il canadese Nicolas Tayolor ((Audi RS3 LMS, team PMA). Anche per lui 5″ e addio podio sui quali sono saliti virtualmente Taylor, vincitore della Under 25 e della classifica debuttanti e l’estone Ruben Volt (Honda Civic FL5, team ALM Motorsport).
Laconico il commento di Baldan: “Io seguo sempre le regole imposte dalla Direzione Gara nei briefing, dobbiamo farlo tutti”. Sulla gara poi ha aggiunto: “Gara perfetta, parendo dalla settima posizione, a portare a casa, con una buona partenza e la ripartenza della Safety sono riuscito a riguadagnare posizioni e a portare così a casa una vittoria. La dedico al mio team che non si è perso d’animo dopo la sfortuna di ieri in qualifica e mi ha dotato di una machina perfetta e li ho ripagati con il risultato che si meritavano”.
I protagonisti assoluti di Misano Adriatico? Junui Park (Hyundai Elantra N del team Solite Indigo) ha chiuso ottavo mentre Alex Ley (Hyundai Elantra N del team Target), che era arrivato in Sicilia da leader del campionato, è stato costretto al ritiro per un problema al motore.