Potrebbe essere un’altra serata a forti tinte azzurre, come lo sono state le precedenti, in un Europeo da sogno per la nostra Nazionale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assisterà alla sessione serale del Day 5 agli Europei di Roma allo stadio Olimpico, accolto dal presidente della FIDAL e della Fondazione EuroRoma 2024 Stefano Mei. È la notte di Gianmarco Tamberi, in finale alle 20.35 nel salto in alto per confermare il titolo europeo di due anni fa. Lo stesso Tamberi che due giorni dopo riceverà la bandiera tricolore dal Capo dello Stato al Quirinale, pronta per essere sventolata nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi.

Nello scorso autunno, il Presidente Mattarella aveva annunciato la propria presenza all’Olimpico, in occasione dell’incontro con gli atleti azzurri vincitori degli Europei a squadre. Un successo che ha concretizzato la crescita del movimento azzurro di vertice, ribadita dai trionfi delle ultime ore nella rassegna continentale di casa. “È un onore immenso, ho i brividi al solo pensiero che ci sia il Presidente allo stadio – ha detto Tamberi – Spero di farlo divertire, l’atletica merita l’attenzione di tutti”. L’ultima volta all’Olimpico per l’atletica risale al Golden Gala Pietro Mennea del 2019, quando il Capo dello Stato assistette alla notte delle stelle insieme a quasi quarantamila spettatori. Stavolta gli occhi saranno su Tamberi (con gli altri azzurri Sottile e Lando), ma anche sugli ostacolisti Sibilio e Folorunso (400hs), sui triplisti Dallavalle, Ihemeje e Bocchi, sui 10.000 con la regina dei 5000 Battocletti e con Arnaudo, Del Buono, Palmero, Gemetto, sulle ultime prove dei decatleti Dester e Naidon.

EUROPEI, LARISSA E LE STAFFETTE: “ROMA È SPECIALE”
La quinta mattinata degli Europei di Roma avrà tra i protagonisti azzurri Larissa Iapichino e le staffette 4×100 nel turno eliminatorio: la saltatrice e gli sprinter sono stati ospiti della conferenza stampa andata in scena a Casa Atletica Italiana alle Officine Farneto.

IAPICHINO – Alle ore 10.35 di martedì tocca a Larissa Iapichino, argento nell’ultima rassegna continentale indoor, che due settimane fa è arrivata al primato stagionale di 6,86. Sulla pedana sotto la tribuna Tevere la 21enne fiorentina ha visto Mattia Furlani atterrare sul record del mondo under 20 a 8,38 e sull’argento e non vuole essere da meno: “Non vedo l’ora di cominciare, vivo l’attesa cercando di restare nella mia ‘bolla’ e mi aspetto uno stadio che dia tanta energia come è accaduto con Mattia – le parole dell’azzurra che è stata anche premiata dall’Associazione della Stampa Estera in Italia come atleta rivelazione del 2023 – Io sto bene, sarà una gara per tanti aspetti diversa dagli anni scorsi: non sono più la ‘cucciola’, stanno emergendo atlete forti e molto giovani, ci potranno essere tante sorprese. Io come sempre mi preoccupo di tutte e allo stesso tempo di nessuna”. Larissa entra nel dettaglio: “Per prima cosa ho in testa la qualificazione: è lo scalino più difficile da salire perché ci sono solo tre salti. In finale, vedendo anche quanto accaduto tra gli uomini, per prendere il bronzo occorrerà almeno 6,80-6,85”.

DI MULO – Martedì torneranno in scena i quartetti veloci (batterie maschili alle ore 12.00, primo round femminile alle 12.30): presenti alla conferenza stampa al femminile Anna Bongiorni, Zaynab Dosso, Arianna De Masi, Gloria Hooper, Alessia Pavese e Carlotta Fedriga (nel gruppo anche Dalia Kaddari e Irene Siragusa, impegnate stasera nelle semifinali del mezzo giro di pista) e tra gli uomini i campioni europei individuali di 100 piani e 110 ostacoli Marcell Jacobs e Lorenzo Simonelli, Roberto Rigali, Lorenzo Patta, Matteo Melluzzo e Marco Ricci (oltre a Filippo Tortu e Fausto Desalu, entrambi in attesa di scendere in pista sui 200 in finale). Con loro ovviamente il professor Filippo Di Mulo, responsabile azzurro dello sprint: “In campo maschile gli obiettivi sono vincere gli Europei e bissare l’oro ai Giochi olimpici, non ci nascondiamo. Stiamo lavorando nell’ottica dei due turni con l’ipotesi di utilizzare composizioni di quartetto diverse sia tra le donne sia tra gli uomini. Il primo obiettivo è andare in finale: non rischieremo l’inverosimile in batteria. Se non fossimo stati a Roma avremmo fatto anche dei ‘test’, ma con un Europeo in casa è un’altra cosa. Tortu e Desalu in finale dei 200 metri? La loro partecipazione è un discorso di buonsenso: vedremo come stanno dopo la finale e nella mattinata di domani. Chituru Ali? Per gli Europei è stata presa una scelta di comune accordo con l’atleta e con il tecnico, ma le porte sono sempre aperte e Parigi è un altro capitolo”.

JACOBS, SIMONELLI, DOSSO – Definito da Di Mulo “titolare imprescindibile se è a disposizione”, uno dei comuni denominatori dei grandi risultati azzurri è Marcell Jacobs in seconda frazione: “Negli ultimi due giorni ho pensato a riposare – le parole dell’olimpionico – oggi tutti faremo un po’ di ‘manualità’ con tutto il gruppo, siamo pronti a scendere domani in pista”. Convocato per la staffetta maschile è anche il neocampione d’Europa dei 110 ostacoli Lorenzo Simonelli: “È bellissimo essere convocato in un gruppo che è oro olimpico e argento mondiale. Preparando i 110 non alleno quasi mai la fase lanciata, ma la 4×100 come gli ostacoli alti è una specialità in cui conta essere veloci. Ho provato un po’ tutte le frazioni, spesso anche quelle in curva: faccio l’esempio di Ladji Doucouré, che ai Mondiali 2005 vinse prima i 110 ostacoli e poi la 4×100”. Il gruppo femminile, bronzo in carica, può vantare la presenza di Zaynab Dosso che ha conquistato il terzo posto nella finale dei 100: “Oggi mi avevano detto di dormire fino a mezzogiorno ma alle sette ero sveglia per l’adrenalina: la testa ora è già sulla 4×100. Tengo moltissimo alla staffetta: da Monaco e da quel bronzo è partito il mio percorso internazionale”.

10.000 METRI – È ufficiale che mercoledì, nella serata finale degli Europei di Roma, non gareggeranno nei 10.000 metri Yeman Crippa e Pietro Riva, dopo l’oro e l’argento di domenica nella mezza maratona. Confermata la presenza di Francesco Guerra, Ahmed Ouhda e Luca Ursano.

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