Vincono i big azzurri, ma alle loro spalle non mancano i risultati interessanti al Triveneto Meeting di Trieste. Sul rettilineo dei 100 metri è sempre veloce Zaynab Dosso nella sua prima gara dopo il fantastico bronzo degli Europei di Roma. La sprinter delle Fiamme Azzurre si esprime ancora a ottimi livelli con 11.17 (+1.0) a pochi giorni dalle gioie dell’Olimpico dove ha portato il suo record italiano a 11.01. Nell’edizione numero 17 dell’evento triestino, dietro la velocista medaglia di bronzo quest’anno anche ai Mondiali indoor, in evidenza altre due azzurre. Si prende la seconda piazza Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950) che corre in 11.26 a soli due centesimi dal personale di tre anni fa. Poi anche Anna Bongiorni (Carabinieri) firma il secondo tempo in carriera con 11.28, appena un centesimo sopra il suo primato ottenuto nel 2021, al terzo posto. C’è fermento nel settore in vista dei Giochi di Parigi, dove la staffetta 4×100 cercherà di essere protagonista, e anche verso gli ormai imminenti Assoluti del prossimo weekend a La Spezia (29-30 giugno).

Brilla negli 800 metri Catalin Tecuceanu. Anche il mezzofondista delle Fiamme Oro, bronzo continentale, lascia una notevole impressione alla prima uscita post-Europei perché si invola nella seconda parte di gara e timbra un crono di rilievo, 1:44.99. Per la quinta volta quest’anno il veneto scende sotto 1:45 con una bella prova di efficienza. Si fa notare il 21enne Tommaso Maniscalco (Studentesca Rieti Milardi) che rimane sulle tracce dell’azzurro, dopo averlo preso come punto di riferimento, e scende a 1:45.57. Continuano i progressi del romano: oltre sette decimi in meno rispetto al crono di 1:46.30 realizzato un mese fa a Lucca, ora è il settimo under 23 italiano di sempre.

SESTRIERE: FEDERICI SI ESALTA CON 20.35
Si migliora di 33 centesimi in un solo colpo e diventa il quinto italiano di sempre nei 200 metri. È lo sprinter Andrea Federici a prendersi gli applausi nel meeting internazionale di Sestriere (Torino) sfrecciando in 20.35 con vento regolare di +1.6. Un super progresso per il 27enne bresciano, già azzurro nelle passate stagioni anche nel gruppo della staffetta, che finora aveva come primato il 20.68 della scorsa estate mentre nei 100 era sceso a 10.24 due anni fa. Su una pista tra le più alte d’Europa con i suoi 2035 metri, il portacolori dell’Atletica Biotekna arriva nella scia del cubano Arnaldo Romero (Giovani Atleti Bari 1969), vincitore con il personale di 20.30, per entrare in una nuova dimensione. A livello nazionale hanno fatto meglio nella storia non più di quattro atleti: la leggenda Pietro Mennea (19.72 record europeo), Filippo Tortu (20.10), Fausto Desalu (20.13) e Andrew Howe (20.28).

Sopra gli otto metri nel lungo, ma con troppo vento in una sfida che vede imporsi il cinese Shi Yuhao con 8,21 (+2.2) per sorprendere il connazionale Wang Jianan, campione mondiale a Eugene nel 2022, atterrato a 8,13 (+2.4) mentre è quinto Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) con 7,69 (0.0) in una giornata piuttosto fredda. Nel triplo Andrea Dallavalle (Fiamme Gialle) non va oltre 16,11 (+2.9) provando la nuova rincorsa, condizionato in gara dalla brezza a favore.

GINEVRA: TOGNI MIGLIORA IL PRIMATO U20 DI SIMONELLI NEI 110HS
Le imprese degli azzurri ispirano i giovani. Ed è quello che succede anche a Ginevra, nel classico meeting internazionale, dove il diciottenne Matteo Togni riesce a togliere un altro primato a Lorenzo Simonelli. Il bergamasco si prende anche la migliore prestazione italiana under 20 all’aperto nei 110 ostacoli, con le barriere assolute da 106 centimetri, in 13.73 (+0.2) e abbassa di sei centesimi il 13.79 stabilito nel 2021 quando era nella categoria juniores da Simonelli, magnifico protagonista agli Europei di Roma con il sensazionale 13.05 della medaglia d’oro. Ma intanto prova a seguire le sue orme Togni, portacolori della Bergamo Stars Atletica, già vicino al limite di categoria con il 13.90 di esordio a Savona nonostante qualche contatto tra le barriere. E nella stagione indoor aveva realizzato il miglior tempo italiano U20 di sempre nei 60hs al coperto, anche in quel caso con gli ostacoli dei “grandi”: 7.79 e poi 7.76 superando due volte il 7.82 di ‘Lollo’. In Svizzera il neoprimatista giovanile chiude al sesto posto in finale, appena dietro all’azzurro Hassane Fofana (Fiamme Oro) che è quinto in 13.72. Nel primo round i riscontri erano stati invece Fofana 13.74 (-0.2) e Togni 13.94. Al femminile terza Veronica Besana (Fiamme Gialle) nei 100hs con 13.04 (-0.4) per replicare il 13.04 (+1.0) della batteria, settima Elena Carraro (Fiamme Gialle) in 13.40 toccando il quarto ostacolo dopo il 13.08 ventoso (+2.3) del turno eliminatorio.

Secondo posto nel disco per Daisy Osakue (Fiamme Gialle) con 59,10 sotto la pioggia in avvio di meeting e stesso piazzamento di Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) a 4,30 nell’asta. Finisce quarta nei 100 metri Arianna De Masi (Atl. Meneghina) in 11.38 (-0.7) che vale il terzo tempo in carriera dopo gli acuti primaverili (11.30 a metà aprile a Firenze, 11.26 un mese più tardi ai Marmi). La primatista italiana della 4×400 Giancarla Trevisan (Bracco Atletica) corre nei 400 in 52.96, ottavo tempo complessivo. Al maschile c’è il rientro di Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) con 47.81 nella gara di esordio stagionale all’aperto dopo lo stop di inizio aprile per un’appendicite.

MONTAGNA U18: FERRARI TRIONFA IN SPAGNA
Un’azzurra sul gradino più alto del podio nell’International Under 18 Mountain Running Cup in Spagna, ad Aguilar de Campóo, dove l’Italia conquista anche il bronzo con la squadra maschile. A vincere tra le allieve è Licia Ferrari che balza al comando in vetta alla salita e poi aumenta il vantaggio nella parte finale in discesa. La giovane trentina arriva a braccia alzate, sventolando la bandiera tricolore, con il tempo di 27:49 sul tracciato di 6,2 km con 230 metri di dislivello. Tre settimane dopo il bronzo nella prova “uphill” con la squadra under 20 e il settimo posto individuale agli Europei di Annecy stavolta la diciassettenne dell’Atletica Valchiese, allenata da Ennio Colò, riporta l’Italia al successo nel “Mondialino”, il quarto oro al femminile in 17 edizioni (Beatrice Curtabbi nel 2009, Nadia Battocletti nel 2017 e Katja Pattis nel 2019 i precedenti). È di venticinque secondi il distacco della spagnola Marina Pujalte (28:14), terza la svizzera Anna Hirzel (28:16). Più dietro le altre azzurre: 26esima Alice Gastaldi (31:04), 29esima Matilde Mologni (31:11) e 40esima Paola Parotto (32:02) con la quinta posizione nella classifica per team a 56 punti. Vincono le padrone di casa della Spagna (18) davanti a Stati Uniti (28) e Scozia (33), quarta la Francia (36).

Nella gara maschile la formazione italiana chiude al terzo posto per mettersi al collo la medaglia di bronzo con 35 punti. Il migliore è il piemontese Matteo Bagnus, nono in 24:28, poi dodicesimo Christian Piana (24:46) e quattordicesimo Pietro Ruga (25:01), mentre finisce 25esimo Stefano Perardi (26:15). Oro agli Stati Uniti (18 punti), argento per la Francia (32), quarta l’Inghilterra (36) a un solo punto dagli azzurri nell’evento andato in scena sul territorio di Montaña Palentina, nella comunità autonoma di Castiglia e León, a poco più di mille metri di quota. Sul traguardo festeggia la vittoria il francese Emilien Simoneau (23:59) seguito dal messicano Jhonnatan Reyes (24:10) e dallo statunitense Dylan Blair (24:11).