La Federazione Italiana Scherma, in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena e a seguito di alcune dichiarazioni a mezzo stampa apprese nella giornata di oggi, ribadisce, con totale fermezza, la correttezza, la trasparenza e la responsabilità del proprio operato, nel rispetto delle regole, dell’indipendenza della Giustizia sportiva, dei ruoli e del Diritto.

La FIS – com’è noto e come è stato confermato dagli Inquirenti – ha seguito il caso fin dal primo momento in cui è giunta l’informazione di una denuncia, con la tempestiva trasmissione della medesima alla Procura federale. Rapportatasi di continuo con la Magistratura ordinaria, alla Federazione fu rappresentato, e continua ad oggi a essere rappresentato a un anno di distanza dalla denuncia, l’assenza di presupposti per l’applicazione di misure cautelari (neppure le meno restrittive), oltre all’impossibilità di condividere informazioni investigative in quanto coperte da segreto istruttorio.  

Dinanzi alla totale inesistenza di qualsivoglia nuovo elemento, neppure a seguito dell’incidente probatorio celebratosi a Siena, la FIS respinge ogni tipo di accusa e rivendica l’assoluta correttezza del proprio operato, che ribadisce essere, così come lo è stato fin dall’inizio, responsabile e volto alla tutela dei più basilari – e per la Federazione Italiana Scherma irrinunciabili – Diritti, della denunciante e di tutti gli altri soggetti a diverso titolo coinvolti.

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