A meno di un mese dai Giochi di Parigi, si ferma a scopo precauzionale il campione olimpico, mondiale ed europeo dell’alto Gianmarco Tamberi che non salta a Szekesfehervar (Ungheria) nella tappa Gold del Continental Tour: “A malincuore devo comunicare che ho dovuto rinunciare alla gara di oggi per un dolore sentito nel bicipite femorale durante il riscaldamento – l’annuncio sui social di Tamberi (Fiamme Oro), attuale leader mondiale stagionale con il 2,37 di Roma -. Spero non sia nulla di grave ma la verità è che a 30 giorni dalle Olimpiadi anche un capello storto è grave! Questa cosa mi sta logorando l’anima, sono riuscito a fare praticamente solo una gara quest’anno e il sogno della mia vita è praticamente arrivato! Purtroppo penso che sarà a rischio anche la Diamond League di Montecarlo del 12 luglio, in 3 giorni dubito che sarà tutto a posto. Non ho veramente parole… Spero con tutto il cuore che sarò in grado di tornare presto in pedana per continuare ad inseguire quello per cui lavoro ogni singolo giorno ormai da 3 anni. Vi tengo aggiornati”. In Ungheria, al Gyulai Memorial, gareggia invece Manuel Lando (Aeronautica), quinto con 2,21, tre errori a 2,24. Successo per l’ucraino Dmytro Nikitin con 2,24 alla prima.
CHE FABBRI – Nella testa c’è soltanto una data: 3 agosto 2024, il giorno della finale del peso alle Olimpiadi di Parigi. Presentarsi con (almeno) 10 gare ben oltre i ventidue metri, in poco più di due mesi (dal 1° maggio), è qualcosa che difficilmente si poteva immaginare fino al recente boom di Leonardo Fabbri (Aeronautica), solidissimo in pedana, spesso insoddisfatto anche di misure che fino a qualche mese fa potevano essere valutare
come siderali. “Mi aspettavo qualcosa di meglio – spiega – Era molto caldo e sentivo le gambe stanche dopo la gara di sabato. Punto tutto su Parigi, dopo aver mancato la finale di Tokyo per dieci centimetri: stavolta sono motivatissimo e sento che sarà diverso”. Dieci vittorie in dieci competizioni, primo posto anche oggi con 22,43 al sesto e ultimo lancio (dopo un 22,22 al quarto) e con un vantaggio nettissimo sul secondo, lo statunitense Jordan Geist (21,72), sul nigeriano Chukwuebuka Enekwechi (terzo in 21,59) e sul neozelandese Tom Walsh (quarto in 21,33). Prima del viaggio a cinque cerchi tornerà in pedana a Londra in Diamond League il 20 luglio.
FURLANI MATURO: 8,08 – Ormai sta diventando un classico, il duello del lungo tra Mattia Furlani (Fiamme Oro) e il campione di tutto Miltiadis Tentoglou. Vince ancora il greco, come era accaduto ai Mondiali indoor di Glasgow e agli Europei di Roma (con Mattia sempre d’argento), ma il diciannovenne azzurro fresco di Maturità è lì, piazza il salto da 8,08 (-0.1) al secondo ingresso in pedana, accompagnato da un 7,93 (-0.9), da un 7,87 (-0.3) e da tre nulli, e termina al secondo posto. Tentoglou al quarto volo disegna l’8,23 vincente (-0.6), altri due saltatori finiscono oltre gli otto metri, ma dietro a Furlani, all’ultima gara prima del debutto olimpico: l’uzbeko Anvar Anvarov 8,02 (-0.9), stessa misura del cubano Lester Lescay (vento +03).
ASTA A CASTELPORZIANO: STECCHI 5,60
Buon test a Castelporziano (Roma) per Claudio Stecchi. L’astista azzurro convocato per le Olimpiadi di Parigi oltrepassa 5,60 alla seconda prova, sulla pedana del centro sportivo delle ‘sue’ Fiamme Gialle. Stecchi vince la competizione Summer Pole Vault, dopo aver saltato anche 5,30 e 5,50, entrambe al terzo tentativo. Centrato il 5,60 decide che può bastare così. Era la seconda uscita dell’anno a un mese dal 5,25 ottenuto nelle qualificazioni degli Europei di Roma, per il saltatore fiorentino che nei prossimi giorni potrebbe disputare un altro test, in via di definizione, prima di affacciarsi in pedana nella mattinata di sabato 3 agosto per il turno eliminatorio allo Stade de France. Secondo posto per Ivan De Angelis (Fiamme Gialle) con 5,30, terzo Federico Bonanni (Aeronautica) con 5,00.