Un filo invisibile che congiunge all’unisono i cuori di miliardi di persone che abitano i cinque continenti terrestri all’insegna dell’amore condiviso.
Questo viaggio parte da New York “ la grande mela” degli Stati Uniti D’America metropoli che identifica la società americana , i balli rappresentano al meglio la “ Crisi del 1929”, il mondo western, la caduta delle Torri Gemelle nel settembre 2001 evento spartiacque tra il vecchio ed il nuovo mondo, la statua della Libertà e il baseball.
Si passa in Asia in Cina , Pechino con il “ grande Drago” fatto di liturgie secolari, geisha, e la musica è quella del popolo che vive nella Repubblica Popolare Cinese che comprende sia quella nazionalità Han che quelle delle minoranze etniche riconducibile ai tre importanti e leggendari imperatori Fuxi,Huangdi, Shun.
Si arriva in Europa , in Francia con la sua intrigante Parigi il suo Moulin Rouge, La Vie en Rose della Belle Epòque che sul finire del ‘800 diede vita ad un periodo di grande creatività culturale e prosperità economica. Si sconfina in Spagna , Siviglia e le famigerate “Corride” originate dalle lotte di uomini contro i tori, nate nell’ XI secolo e originate dalla tauromarchia greca e romana. Si continua, infine, con i ritmi gitani e la passione ispanica. Il viaggio del “filo rosso” si conclude in patria, nella terra natia, ovvero il Salento, con le sue feste patronali, il cibo mediterraneo, i suoi paesaggi rurali, il mare e la taranta. Essa nasce come medicina curativa taumaturgica. La città culla di questo ballo è Galatina. Punta Palascìa con il faro posto all’ estremo sud est d’Italia che volge lo sguardo ad Oriente, testimone di integrazione di popoli e contaminazioni etniche culturali che meglio identifica il Salento.
Qui termina il viaggio del filo rosso dell’ amore messo in scena ieri sera al Teatro Politeama Greco di Lecce confezionato in un sequel mozzafiato fatto di balli e coreografie a cura dell’ ASD Groove Accademy diretta dal maestro Gabriele Santo. Nella splendida cornice del Teatro leccese la scuola di danza nevianese con i suoi allievi ha messo in scena con un vero e proprio musical le diverse culture universali. L’ amore che unisce i popoli con un filo tramite un lungo viaggio di esplorazione e conoscenze ma che ritorna sempre a casa, nel posto in cui si è nati. A fine serata ci sono stati i saluti istituzionali del vicesindaco del Comune di Neviano, Mattia Pasca ed i ringraziamenti di rito di tutto lo staff della Groove Accademy correlati da omaggi floreali a tutti i bravissimi protagonisti dell’ evento.