Debutta con un secondo posto in batteria ai Giochi di Parigi il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs. L’azzurro chiude in 10.05 (vento -0.3) e si qualifica per la semifinale di domani sera, alle ore 20.05, quando andrà in caccia della finale in programma alle 21.50. Il successo parziale è del nigeriano Kayinsola Ajayi in 10.02 davanti al due volte oro europeo che non brilla in avvio, poi si distende e controlla negli ultimi metri. “Era importante risparmiare energie il più possibile – commenta Jacobs – pensando alla semifinale che sarà difficile con tanti pretendenti. Ho commesso qualche errore in partenza, che non mi ha permesso di trovare il ritmo che avrei voluto, e mi sono dovuto impegnare più del previsto nella seconda parte. Sui blocchi ho avuto anche la puntura di un insetto, sulla scapola esterna. Quale voto posso darmi? La sufficienza, un 6, ma domani bisogna correre molto più forte”. Promosso anche Chituru Ali, a sua volta secondo in 10.12 (+0.2). Esce bene dai blocchi il vicecampione d’Europa, in prima corsia, e poi tiene testa al keniano Ferdinand Omanyala (secondo al mondo quest’anno con 9.79) che vince in 10.08.

PRIMO ROUND – Contava soprattutto rompere il ghiaccio, superare il primo turno senza spendere troppo, in attesa del momento clou di domani sera. Avvio tutt’altro che fulmineo per Jacobs: chi parte bene è invece Ajayi, mentre il campione olimpico precede il ghanese Abdul-Rasheed Saminu, terzo con lo stesso crono dell’azzurro in 10.05, e il sudafricano Benjamin Richardson, qualificato in 10.06 con i tempi di recupero e costretto ad attendere le altre batterie per il verdetto. “Non mi sono piaciuto – riflette Jacobs – perché sono rimasto un po’ pesante nella prima parte di gara, senza lasciarmi andare come volevo, con sensazioni non ottime. Ma cercherò di rifinire quello che non ha funzionato, intanto quando si passa il turno va sempre bene. Domani entrerò in pista con una mentalità diversa rispetto a oggi”. Missione compiuta anche per Ali nella scia di Omanyala ma davanti al tedesco Joshua Hartmann (10.20). “Non ne esco convintissimo – commenta l’argento europeo – ma è mattina, ci ho messo un po’ a ingranare. Si torna ai box per sistemare un paio di cose e domani bisogna andare forte, non ci sono scuse”. Si vedono già cinque tempi sotto i dieci secondi: 9.97 per gli statunitensi Kenny Bednarek (vento +0.3) e Fred Kerley (+0.2) ma impressiona per la facilità di azione il giamaicano Kishane Thompson, 10.00 (+0.6) smettendo di spingere nel tratto conclusivo.

STECCHI, PECCATO – Nell’asta Claudio Stecchi è il primo degli esclusi dalla finale, tredicesimo con il primato stagionale di 5,70 alla seconda prova, eliminato per un errore di troppo. Non superano lo scoglio del turno di ripescaggio sugli 800 metri Eloisa Coiro, seconda nella sua batteria in 2:00.31, ed Elena Bellò, quarta con 2:02.91.

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