Con il contributo di Fondazione Time2, la proposta per una co-progettazione ampia e condivisa per un cambiamento culturale e la redazione di linee guida inclusive per la formazione dei tecnici, la restituzione dei luoghi sportivi agli utenti a rischio emarginazione e a una campagna di comunicazione rivolta a un milione di sportivi in tutta Italia

Pregiudizi, scarse risorse, formazione inadeguata: troppo spesso, anche gli ambiti sportivi sociali non riescono ad accogliere adeguatamente bambini e persone con disabilità, in particolare quelle intellettive e sensoriali. Per rispondere a questa sfida, AiCS Torino, in collaborazione con la direzione nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport e con il contributo di  Fondazione Time2 nell’ambito del bando Cambiamenti, ha lanciato il progetto “Sport tra pratica e partecipazione”.

Questo progetto partecipativo mira a formare e costruire una campagna di comunicazione e pratica inclusiva, coinvolgendo attivamente associazioni impegnate nel settore (come asd Around Sport, Listen APS, Elisa Nuove Abilità APS, Associazione Rubens – La Relazione che cura, Concordanza APS) ed esperti. L’obiettivo è rendere lo sport davvero inclusivo e restituire i luoghi dello sport e della cultura alle persone con disabilità. Si tratta di un intervento sistemico che punta a modificare il contesto relazionale e fisico attraverso un linguaggio ampio e inclusivo e un cambiamento culturale, in linea con le raccomandazioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la legge 18/2009, e con la riforma della normativa sulla disabilità 227/2021.

Il progetto, nelle sue varie fasi, punta a:

–          predisporre per istruttori, tecnici sportivi, giudici di gara e operatori un modulo formativo specifico sull’accoglienza della disabilità intellettiva, relazionale e sensoriale e uno sui metodi partecipativi per aumentare il coinvolgimento e il protagonismo degli atleti con disabilità e non;

–          riscrivere i programmi tecnici delle discipline sportive, circolari, comunicati e documenti con attenzione al linguaggio inclusivo e una pratica inclusiva e per tutt3 ;

–          riqualificare luoghi e spazi associativi in un’ottica di inclusione e accoglienza della disabilità fisica, intellettiva e sensoriale;

–          predisporre la campagna di comunicazione ampia, inclusiva e partecipata da esibire sulla tessera associativa di AiCS nazionale;

–          introdurre la progettazione partecipata con istruttori e atleti con disabilità e non, facendone un’esperienza diretta.

Il tutto sarà poi celebrato con una grande Giornata di Sport Unificato (la festa si chiamerà #WeLoveAiCS) che mira a creare un ambiente inclusivo e accogliente, dove i partecipanti possono condividere esperienze di pratica sportiva e benessere relazionale, imparare gli uni dagli altri e promuovere la consapevolezza sull’importanza dell’inclusione nella società attraverso lo sport.

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Il progetto, della durata di 15 mesi, è già entrato nel vivo con gruppi partecipati di “Siamo corpo, cervello, mente, desiderio, ascolto ed emozioni… in relazione” formati da esperti, persone con disabilità, famiglie e operatori delle associazioni AiCS per avviare il confronto e la condivisione su come cambiare insieme regole e per la costruzione della campagna mediatica.

Da settembre, il progetto sarà esteso a livello nazionale, rivolgendosi a tutti gli operatori del terzo settore interessati al tema – tecnici e non – attraverso seminari gratuiti.

Questi seminari saranno orientati a modificare la pratica sportiva e il linguaggio e ‘cambiare le menti’ con l’obiettivo di promuovere una reale inclusione.

Il punto d’arrivo del percorso di co-progettazione sulla campagna di comunicazione sarà la ideazione della nuova tessera associativa annuale di AiCS nazionale che, fisicamente in mano a oltre un milione di soci dell’ente di promozione sportiva nazionale, da settembre del prossimo anno riporterà nel suo claim e nella sua immagine ufficiale il risultato di tutto il lavoro fatto in questi mesi e un motto che sia in grado di mostrare il potere inclusivo dello sport. Lo stesso logo pensato per il progetto “parla” la stessa lingua: sono 4 tessere di un puzzle che, di colore e forma diversa, si uniscono a formare un quadrato perfetto, a simboleggiare la ricchezza delle diversità nella costruzione di una comunità coesa.

AiCS, d’altronde, ha alta competenza ed esperienza a riguardo: è ente di promozione sportiva paralimpica riconosciuta dal Comitato paralimpico a livello nazionale, e – nel Torinese – organizza da anni eventi sportivi e culturali di tale rilevanza da rientrare anche nel Tavolo Cultura della Regione Piemonte e realizza interventi sociali per il sostegno delle fragilità economiche, educative e sociali con l’attenzione da sempre rivolta ai giovanissimi, con eventi pensati per il loro coinvolgimento.

Con il Bando Cambiamenti – sottolinea il segretario generale Fondazione Time2 Samuele Pigoni – Fondazione Time2 si è posta l’obiettivo di promuovere un cambiamento radicale nel modo in cui i contesti civici, aggregativi, culturali e sportivi coinvolgono le persone con disabilità. Per realizzare questo obiettivo, è necessario che i contesti si aprano alle diversità e prevedano a monte delle loro attività, dei loro programmi e dei loro spazi, la presenza di persone con caratteristiche fisiche, intellettive e sensoriali diverse da quello che viene ritenuto “standard”. AiCS ha risposto con grande impegno a questa sfida: la forza dell’iniziativa è stata identificata nel suo approccio sistemico all’accessibilità per promuovere la piena cittadinanza delle persone con disabilità. Un progetto di comunicazione e sensibilizzazione, e anche di rafforzamento delle competenze del personale tecnico, perché l’accessibilità è sì una trasformazione tecnica ma soprattutto culturale. Ci auguriamo che AiCS possa diventare un modello di riferimento per tutte le attività sportive in questo cambiamento.”

I seminari gratuiti

Il primo dei seminari pubblici gratuiti si terrà il prossimo 17 settembre e vedrà come relatrice Chiara Garberoglio, Responsabile attività socio-educative e sportive di Fondazione Time2, che introdurrà al  tema dell’evoluzione dei modelli interpretativi della disabilità. Sono previsti in tutto 10 incontri formativi pubblici condotti da docenti esperti, da atleti con disabilità, e studiosi del linguaggio e dell’accessibilità come la linguista Vera Gheno e l’attivista disabile Ilaria Crippi, a cui si aggiungerà un residenziale di due giorni a Torino il 28- 29 settembre.

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