Gli azzurrini vanno in vantaggio tre volte ma non riescono a fermare un Venezuela che sfrutta i pochi errori italiani. Alla fine, la nazionale sudamericana vince con un walk-off walk nella parte bassa del nono inning conquistando l’ottavo posto sognato dall’Italia.

All’Italia non bastano undici battute valide (contro le otto venezuelane) e nove basi su ball guadagnate (contro sei), né un vantaggio di 2-6 a metà quarto inning e di 6-9 a metà ottavo inning. Venezuela non molla, risale la china in più occasioni e morde al secondo extrainning – che ancora una volta, così come successo contro il Giappone, si rivela fatale per l’Italia – vincendo in walk-off con il risultato di 10-9, costringendo la nostra nazionale a chiudere con un nono posto che, se da un lato è fonte di soddisfazione, dall’altro lascia un po’ di amaro in bocca per il livello dimostrato specialmente nelle partite del gruppo A contro Colombia e Giappone, e per le occasioni mancate.

Arrivata al nono giorno di competizione, l’Italia si prepara a disputare l’ultima partita della sua esperienza in Coppa del Mondo di Baseball U-15 forte della certezza di aver guadagnato almeno il nono posto. Prima di dichiarare conclusa l’esperienza, c’è tempo per un’altra partita da giocare con il solito piglio combattivo perché potrebbe portare altre soddisfazioni alla squadra di Giuseppe Mazzanti. Per la partita contro Venezuela, che in classifica viaggia con lo stesso record dell’Italia (3-1), lo skipper italiano ritrova Federico Magalotti sul monte di lancio. Il protagonista di sette riprese shutout nella partita contro il Giappone non fa però parte del lineup iniziale, che vede Francesco Carlini (SS) al primo posto seguito da Pablo Suarez (2B), Patrick Silva (3B), Alessio Casasanta (LF), Ivan Larice (1B), Michael Moronta (C ), Mattia Angelucci (DH), Matteo Chinello (RF) e Cristian Severino (CF) schierarsi contro il lanciatore venezuelano Renier Medina, utilizzato per un totale di 3.2 riprese lanciate contro Cina Taipei, Regno dei Paesi Bassi e Messico.

Come al solito, l’Italia usa pazienza e costringe Medina a turni lunghi. Con un out, Suarez guadagna la sua ottava base ball del torneo (leader di squadra) e, con due eliminati, va a punto su una battuta in terza base di Alessio Casasanta che causa problemi ai difensori degli angoli interni: il tiro del terza base in prima non è preciso, permettendo a Casasanta di arrivare salvo ed a Suarez di correre in terza base, dove viene ostruito dal difensore Andres Triana, guadagnando l’arrivo a casa. Con Casasanta in terza, la battuta di Larice non sfugge all’infield vinotinto che chiude evitando altre sofferenze.

Trovato il primo out, Magalotti subisce un doppio da Higaldo prima di colpire Gutierrez, ma la prontezza di Francesco Carlini e Pablo Suarez su una battuta di Santiago Soto genera un doppio gioco chiuso da Patrick Silva.

Nel secondo inning cambia lanciatore (il mancino Daniel Granado per il destrimano Medina) ma non l’attitudine delle mazze italiane che costringono il nuovo entrato a tirare ventiquattro lanci senza, tuttavia, muovere il punteggio nonostante l’arrivo in base di Matteo Chinello.

Il Venezuela ringrazia e punisce gli azzurrini al cambio campo segnando due punti grazie a una base ball e ad un paio di errori della difesa, che si riscatta chiudendo l’inning con un altro doppio gioco concretizzato cogliendo Marcos Altuve in trappola tra seconda e terza.

L’Italia risponde a tono nel terzo inning, aperto da Pablo Suarez con quattro lanci ball consecutivi per la sua nona base ball del torneo. Patrick Silva prosegue con una valida a destra ma Granado sembra riprendere in mano la situazione con strikeout su Casasanta e su Larice. Raccolto il terzo strike girato da Larice, il ricevitore Soto pensa di tirare in prima per sorprendere Silva, ma la palla sfugge via nella zona di foul dell’esterno destro permettendo a Suarez di segnare il punto del pari ed a Silva di arrivare in terza, prima della valida del vantaggio firmato Moronta. Gli azzurrini producono un’altra valida con una battuta interna di Mattia Angelucci, ma Granado si salva lasciando Chinello al piatto per il terzo strikeout dell’inning.

Un buon terzo inning lanciato da Federico Magalotti, sostenuto dalla difesa con due out a terra ed una presa al volo di Cristian Severino su una complicata volata di Soto, proiettano l’Italia nel quarto attacco che si risolve con altri tre punti di marca azzurra innescati da un errore del nuovo interbase Erinyer Barcelo (entrato per Altuve) su una battuta di Francesco Carlini. In seguito, Pablo Suarez raggiunge la prima base su una battuta che Barcelo decide di giocare correttamente in terza per provare ad eliminare Carlini, che arriva salvo. Le linee di Patrick Silva (singolo al centro) e Alessio Casasanta (doppio a sinistra) fanno il resto prima di due belle giocate della difesa venezuelana per eliminare Larice e Moronta. I vinotinto provano a spaventare gli azzurrini con un lungo doppio tra esterno centro ed esterno sinistro da parte del primo battitore Jesus Chavez, ma la difesa è attenta sulle volate di Renteria, Lopez e Triana costringendo Venezuela ad accontentarsi soltanto di un punto con un singolo – battuto con due out – di Barcelo, poi arrivato in seconda sul tiro a casa di Severino.

Dopo 63 lanci su 3 riprese lanciate, Granado (3IP, 6H, 5R, 4ER, 3BB, 4K) lascia il monte di lancio a Jesus Diaz supportato dal ricevitore Sebastian Silva, entrato per Cesar Lopez. L’obiettivo del Venezuela è evitare nuove incursioni azzurre ed il proposito riesce abbastanza velocemente nonostante un singolo interno di Cristian Severino.

Anche Mazzanti decide di affidarsi ad un nuovo lanciatore con Mattia Muscio che sale a rilevare Magalotti (4IP, 4H, 3R, 2ER, BB), uscito dopo 61 lanci. L’inizio non è dei migliori per il rilievo mancino che esce di scena di scena con corridori agli angoli, un punto subito e nessuna eliminazione. Al suo posto sale Leonardo Prizzon che non riesce a proteggere il risultato. Venezuela segna immediatamente il 5-6 su balk, poi, dopo il primo out, Camilo Gutierrez ruba la terza base e segna il punto del pareggio su lancio pazzo. Una trappola tra prima e seconda nei confronti di un Jesus Chavez (singolo) partito troppo presto, e un out 5-3 su Francisco Renteria permettono all’Italia di fermare l’emorragia e tornare in battuta, ma, con due eliminati, Casasanta (base ball) viene eliminato in terza base dal tiro dell’esterno sinistro Francisco Marquez su una valida di Ivan Larice,aiutando Jesus Diaz ad uscire indenne dal sesto attacco italiano.

Venezuela prova a mettere ancora alle corde Prizzon. Con un out, Barcelo guadagna una base e ruba la seconda su lancio successivo. La battuta di Triana è però centrale e termina sul guanto dell’interbase Francesco Carlini che riesce a completare un doppio gioco senza assistenza.

L’Italia si mangia le mani nel settimo inning dove non approfitta di due basi ball (Magalotti e Prizzon), un balk ed un lancio pazzo che porta i corridori in posizione punto. Anche Venezuela non riesce a sbloccare la partita fermata da Prizzon, che chiude un inning perfetto.

È una Italia diversa quella che apre il primo extrainning: con i corridori automatici in prima e seconda, Pablo Suarez mette a terra un bunt sulla parte sinistra dell’infield. Diaz valuta la giocata in terza e finisce per complicarsi l’inning, perché Suarez batte il tiro in prima riempiendo le basi. È stata una scelta infausta perché Patrick Silva invece non perde tempo e riporta l’Italia avanti girando il secondo lancio per una valida che passa nel varco a sinistra mantenendo le basi piene. Due battute a campanile di Casasanta e Larice smorzano l’entusiasmo azzurro prima delle basi ball a Michael Moronta e Federico Magalotti che forzano i punti del 9-6 e sanciscono la fine della partita di José Diaz, sostituito da Francisco Marquez bravo nel trovare un fondamentale strikeout su Matteo Chinello.

Venezuela non muore e risponde a sua volta con tre punti: riempite le basi con una valida del pinch-hitter Borthomierth, la sac fly di Jesus Chavez ed una valida di Renteria portano i vinotinto sotto di un punto, coperto, con corridori agli angoli, da una battuta interna di Sebastian Silva che coglie di sorpresa Carlini, capace comunque di assistere per l’out in prima giusto un lancio prima della conclusione dell’inning su lineout catturato da Prizzon.

Gli azzurrini si procurano un’altra importante opportunità nella parte alta del nono inning, ma un errore sulle basi su un flyout di Carlini provoca la fine dell’inning. Questa volta Venezuela non spreca le sue occasioni e, con le basi piene e due eliminati, Camilo Gutierrez impegna Leonardo Prizzon per dieci lanci. Una volta riempito il conto, il battitore venezuelano manda in foul tre lanci prima di guadagnare il quarto ball che chiude la contesa sul 10-9 per i sudamericani.

IL TABELLINO

Risultati terza giornata Super Round:

h. 17.30 Porto Rico-Messico 11-7h. 22 Giappone-Nicaragua 7-225/8 h. 2 Cina Taipei-Colombia 4-0.

Risultati terza giornata Super Round:

h. 17.30 Venezuela-Italia 10-9 (9°)h. 22 Repubblica Dominicana-Sudafrica 16-2 (5°)25/8 h. 2 Regno dei Paesi Bassi-Guam 10-0 (5°).

Classifica Super Round:

Giappone e Porto Rico (4-1), .800; Cina Taipei (3-2), .600; Nicaragua (2-3), .400; Colombia e Messico (1-4), .200.

Classifica Placement Round:

Repubblica Dominicana (5-0), 1.000; Venezuela (4-1), .800; Italia (3-2), .600; Regno dei Paesi Bassi (2-3), .400; Sudafrica (1-4), .200; Guam (0-5), .000.

Il programma delle finali (gli orari indicati sono quelli italiani)

Domenica 25 agosto ore 21 (a Barranquilla)

Finale per 3°-4° Cina Taipei-Nicaragua

Lunedì 26 agosto ore 2 (a Barranquilla)

Giappone-Porto Rico

Foto: Francesco Carlini segna un punto a casa base nella vittoria contro il Regno dei Paesi Bassi di giovedì 22 agosto 2024. Credit: WBSC.

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