Buone prove nelle finali per Francesca Salvadè su Escari e Carola Semperboni su Paul

Un’impareggiabile Sara Morganti in sella alla sua Mariebelle ha conquistato oggi, sabato 7 settembre, la medaglia d’argento nel Freestyle di Paradressage (Grado I), prova finale degli sport equestri a Versailles in occasione delle Paralimpiadi di Parigi 2024

Porta, dunque, la firma dell’amazzone toscana la seconda medaglia dell’equitazione dopo quella che, sempre Morganti e la “nuova speranza” Mariebelle, hanno messo al collo nella giornata di martedì 3 settembre nella prova individuale tecnica. Con un punteggio di 81,407% la quarantottenne di Castelnuovo di Garfagnana (Lu), ma residente a Pisa, è riuscita a superare la britannica Mari Durward – Akhurst, bronzo in sella ad Athene Lindeberg (77,747%) e ha chiuso alle spalle del lettone Rihards Snikus, che in sella a King of the dance ha ottenuto l’oro con 82,487%, confermando la prestazione della prova tecnica.

“Dico sempre a me stessa – ha dichiarato Sara Morganti, commentando la medaglia d’argento conquistata nella prova di Freestyle di Paradressage alle Paralimpiadi di Parigi 2024 – che il miglior risultato a cui possa ambire è quello di migliorare me stessa e oggi con un bronzo nella prova tecnica e un argento in quella artistica credo di esserci riuscita. Dopo le due medaglie di Tokyo 2020 (di bronzo ndr.) adesso provo grandi emozioni… sono felice e voglio godermi questo momento. Devo gioire per questo risultato incredibile, che voglio condividere, senza tralasciare nessuno, con tutti coloro che in qualsiasi modo mi hanno supportato per raggiungerlo. Non ci sono parole – ha aggiunto Morganti e non ci credo ancora. Avevo una paura terribile di portare Mariebelle, perché sarebbe stata la prima esperienza importante (a Tokyo aveva montato Royal Delight ndr.), anche se abbiamo vinto il Campionato d’Europa lo scorso anno (Riesenbeck, Ger). Qui a Parigi il mio cavallo, invece, mi ha ascoltato, si è affidata ed è stata fantastica”, ha concluso Sara. 

La ripresa dell’amazzone azzurra ha convinto la giuria, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista artistico. La prova, valsa il secondo gradino del podio, è stata accompagnata dalle musiche di Baby elefant walk (Henry Mancini), Sons and Lovers (Percy Faith), Moonglow (Bert Kaempfert) e Mon Oncle (Percy Faith).

Nella stessa gara e nello stesso grado I, grande soddisfazione anche per Carola Semperboni in sella Paul. Dopo avere ottenuto la qualifica per la finale di oggi, la ventunenne torinese ha siglato un 74,554%, punteggio valido per il sesto posto della graduatoria finale. La sua ripresa è stata ideata con l’accompagnamento di musiche integralmente italiane, di Eros Ramazzotti (Per me per sempre) Ricchi e poveri (Sarà perché ti amo), Felicità (Albano e Romina) e Gloria (Umberto Tozzi). 

“Sono felicissima e credo di non potere aspirare a meglio. È riuscito tutto bene e sono contenta anche di Paul la cui disponibilità è stata un elemento fondamentale per la buona riuscita della mia prova. Insieme al mio tecnico – ha aggiunto Carola – ho scelto musiche italiane da affiancare alla mia ripresa in onore del nostro Paese e della nostra bandiera. Lascio Parigi con un po’ di malinconia, ma anche con la voglia di tornare a casa per realizzare quello che abbiamo appena fatto in questa edizione delle Paralimpiadi. L’obiettivo del quadriennio – ha aggiunto Carola – sarà naturalmente puntare a Los Angeles, non posso nasconderlo, ma c’è ancora tanta strada davanti”.  

Nel pomeriggio, poi, Francesca Salvadè e il suo Escari hanno chiuso con l’ottima percentuale del 75,820%, punteggio valido per il quinto posto della finale del grado III. la sua prova si è sviluppata sulle musiche dei Beatles (All you need is love/ Obladi Oblada), di Paul Mc Cartney (My Love) e di Mike Oldfield (Moonlight).

“Sono abbastanza, ma non del tutto soddisfatta, perché potevo fare meglio, soprattutto perché, in particolare all’inizio, non sono stata sempre a tempo con la musica, quindi, in alcuni esercizi non sono stata precisissima (nella prima serpentina o in alcune transizioni ndr.). Parigi 2024 – ha aggiunto Francesca – è stata una bellissima esperienza. Sono molto soddisfatta del mio Escari perché ha solo sette anni e un grande margine di crescita. Ovviamente avendo ottenuto anche dei quarti posti (prova individuale tecnica e gara a squadre) rimane un po’ di amaro in bocca, ma questa Paralimpiade è stata un’esperienza più che positiva, ha concluso l’amazzone dell’Italia Team.