Il 16enne marchigiano al primo successo nella categoria. Alle sue spalle Uboldi piega dopo un gran duello Ferrara e allunga nella generale
Un ritorno trionfale quello di Ricardo Tarsi: costretto a saltare la tappa del Mugello, il 16enne marchigiano, che da settimana prossima tornerà a frequentare i banchi di scuola superiore (frequenta il liceo linguistico a Senigallia), si è rituffato in pista a Imola con il risultato di conquistare la prima fila e poi il primo successo stagionale. Tarsi si è imposto in una gara che ha vissuto colpi di scena dal primo all’ultimo giro: in quello iniziale alla Variante Alta-Gresini, giudicando male la velocità di Horia Chirigut, Daniele Amaduzzi, autore di una partenza da applausi, ha toccato la Wolf Raiden GB08 del rumeno quel tanto che bastava per mandarlo in testa coda. Horia è ripartito e ha rimontato qualche posizione prima di doversi arrendere per un guasto alla frizione.
“Colpa mia – ha spiegato Amaduzzi, che è stato anche sanzionato con un drive throught – ho dato gas quando lui l’aveva ancora chiuso. Ho fatto un errore di valutazione”.
Superato prima Hellberg e poi lo stesso Amaduzzi, Tarsi ha preso il largo, ma a dare spettacolo è stata a quel punto la coppia formata da Davide Uboldi e Luigi Ferrara, quest’ultimo costretto a correre con un motore di riserva dopo aver rotto quello “titolare” nelle qualifiche. I due hanno lottato sino al traguardo per il secondo gradino del podio e alla fine l’ha spuntata il comasco, cosa che gli ha consentito di allungare in classifica sullo svedese Emil Hellberg, quinto al traguardo, dietro l’esordiente francese Ceylon Gallasin.
Ferrara si è consolato con il giro veloce: 1’48″322, media 163,147 km/h
Gli ultimi a vedere il traguardo sono stati Pietro Ferri, che ha guidato in pratica con un il solo braccio destro (il sinistro era reduce da un intervento chirurgico) e lo stesso Amaduzzi.
Riccardo Tarsi: “Ho fatto una bella gara. Sono stato cauto all’inizio, quando c’era un po’ di casino. Poi ho compiuto alcuni bei sorpassi nel secondo giro. Mi sono messo davanti, dal box mi dicevano che avevo un buon vantaggio e dovevo solo gestire così l’ho portata a casa”.
Davide Uboldi: “L’obiettivo era ovviamente vincere perché rispetto ai tre fine settimana precedenti dove non ero competitivo, qui per la prima volta lo ero, tanto che ho avuto il giro più veloce sino a quando nel finale non me l’ha strappato Ferrara. Ero scattato bene al via, poi non so se Ferrara non mi abbia visto o cosa e ho dovuto mettere metà macchina sull’erba. Si sa che nel gruppo le manovre sono sempre un po’ rischiose, io ho compiuto alcuni bei sorpassi, soprattutto quello ai danni di Hellberg all’esterno della Piratella. Bella la lotta con Ferrari ma se non ci fossimo messi a combattere tra di noi, probabilmente saremmo andati a prendere Tarsi. Ho comunque preservato un treno di gomme nuove per la gara di domani dove partirò in seconda fila e dunque cercherò di vincere”.
Gigi Ferrara: “Mi sono divertito anch’io nel duello però le mie aspettative erano diverse. Perché in qualifica mi si è rotto il motore, così abbiamo messo quello di scorta che non era il massimo. Avevo scarsa velocità sui rettilinei ma quando Uboldi mi passava, riuscivo comunque a restare in scia. Non riuscivo ad andar via ma appunto alla fine ci siamo divertiti: è stata una lotta serrata ma corretta come dovrebbe essere sempre tra professionisti. Ed è stata bella anche per il pubblico. E adesso ci divertiremo in gara 1”.