Grande prestazione della campionessa di Verbania che attacca e crea la selezione. In volata è terza alle spalle della belga e dell’americana Dygert.

Il mondiale paraciclismo si chiude con il secondo posto di Martino Pini

ZURIGO (28/9) – Elisa Longo Borghini vince la medaglia di bronzo ai Mondiali di ciclismo in svolgimento a Zurigo, prova in linea donne élite.

Nella volata conclusiva di un gruppo ristretto conquista il suo secondo titolo mondiale la belga Lotte Kopecky davanti alla statunitense Chloe Dygert e all’azzurra. “E’ stata una corsa veramente bella – ha detto la verbanese appena scesa dalla bici – mi sono divertita tanto.”

L’azzurra ha corso da grande protagonista, mostrando una condizione di forma ottimale. E’ stata lei ad animare l’azione decisiva nelle fasi finali. In risposta ad uno suo scatto si riportavano sotto l’olandese Demi Vollering, la tedesca Liane Lippert e l’australiana Ruby Roseman Gannon, oltre alle due del podio. A 5 chilometri dalla conclusione Elisa scattava ancora. Sembrava che potesse portare a casa la partita ma, dopo secondi di indecisione, si lanciava al suo inseguimento l’olandese, riportando sotto la temibile Kopecky e poi tutte le altre.

Elisa Longo Borghini in sala stampa: “Non mi è mancato nulla, le altre sono state brave a non lasciarmi spazio. Posso capire Demi, che ha provato a fare la sua corsa, come tutte noi del resto.” La piemontese però non si demoralizzava e, nel finale, impostava la volata nel modo migliore, riuscendo a portare a casa la sua terza medaglia di bronzo ad un mondiale di categoria: “Sono contenta, non ho nulla da recriminare e mi sento orgogliosa di questo risultato. Questa è una medaglia che dedico alla mia famiglia e a tutto lo staff della Nazionale. Un ringraziamento speciale alle mie compagne di squadra. Un pensiero particolare per Elisa Balsamo, che i primi di ottobre si sposa ed oggi era qui a correre per aiutarmi, e a Soraya Paladin, che ha dimostrato il suo valore dopo un mixed team relay che l’aveva delusa.”

Elisa Balsamo“Sono venuta qui al mondiale chiamata all’ultimo momento per aiutare nei primi chilometri di gara. Sono contenta che Elisa si sia fidata di me, penso di aver fatto del mio meglio per tenerla davanti e farle fare poca fatica. È stato un mondiale veramente duro e freddo, ma sono contentissima di come sia finito.”

Il CT Paolo Sangalli“Un grandissimo mondiale in cui Elisa si è trovata a combattere contro tutte. Ha fatto vedere che era la più forte, ha provato in tutti i modi a vincere ma una come lei non la fanno andar via facilmente. Piuttosto le avversarie preferiscono perdere il mondiale ma non lo fanno vincere a lei. Sono davvero felice perché dopo una Olimpiade in cui ha trovato una giornata storta, si è subito riscattata e ha mostrato il suo valore, che è questo. Ha fatto una gara davvero bellissima.

Credo che l’Italia del ciclismo esca a testa alta da questa giornata. Ringrazio la Federazione che ci garantisce di lavorare in serenità. Mi auguro di cuore per il mio amico Bennati che anche lui domani riesca a fare un bel risultato.” Il medagliere azzurro, per quanto riguarda il mondiale di ciclismo, è di un oro, un argento e tre medaglie di bronzo.
PINI L’ANTI BOSREDON – Una giornata da incorniciare anche per il paraciclismo. In una delle categorie più difficili, gli MH3, Martino Pini (nella foto) ha conquistato una prestigiosa medaglia d’argento. La gara ha visto Pini confrontarsi con il francese Bosredon, considerato già alla vigilia pressoché irraggiungibile. Sin dalle prime fasi, l’azzurro è partito con un ritmo sostenuto, rimanendo agganciato al suo diretto avversario. Quando però Bosredon ha accelerato, Pini ha saputo mantenere il controllo della corsa, gestendo il vantaggio sugli inseguitori. Bronzo al norvegese Christian Gyldenohr. Quinto posto per Mirko Testa, mentre Davide Cortini e Federico Mestroni tagliano il traguardo un giro di meno.
 
“Ho seguito le indicazioni del commissario tecnico”, ha commentato l’atleta al traguardo visibilmente soddisfatto. “Ho cercato di spingere forte in salita, il mio punto di forza, e poi di resistere fino alla fine. Correre sotto la pioggia non è l’ideale per me, ma oggi ho dato tutto quello che avevo. È stata un’esperienza davvero emozionante”.
 
L’Italia si conferma tra le nazioni protagoniste nel paraciclismo con 14 medaglie. Il CT Pierpaolo Addesi“Il bilancio di questo Mondiale è decisamente positivo, non posso che ritenermi soddisfatto. Avremmo potuto conquistare qualche titolo in più: sono stati fatti degli errori nelle impostazioni delle volate da Vitelaru e Farroni, mentre Cornegliani ha perso l’oro negli ultimi metri. Questo ci dà la motivazione per migliorarci il prossimo anno”.
 
Un elogio, in particolare per il secondo posto di Martino Pini: “L’argento vale come un oro, considerando che Bosredon è inarrivabile. Siamo felici di tornare a casa con questi risultati, frutto di un’esperienza unica. Desidero ringraziare la Federazione, che ci ha messo nelle migliori condizioni per competere, lo staff che cura ogni dettaglio e, soprattutto, gli atleti che hanno dato il massimo in un anno impegnativo come quello olimpico.
Un ringraziamento particolare, infine, va alle società, sempre pronte a sostenere questi ragazzi e far sì che arrivino agli appuntamenti importanti in condizioni ottimali”.