Giovanni Blasio, esemplare studente, lavoratore e calciatore.

La sua è una storia come tanti ragazzi, partiti da un campetto dell’oratorio del paese, per poi passare a quelli più impegnativi delle società affiliate alla F.I.G.C. Un ragazzo cresciuto con valori importanti in famiglia. La fede, l’Azione Cattolica, lo studio, lo sport, il tifo incrollabile per il Lecce, valori trasmessi dai genitori, papà Eugenio di professione infermiere e mamma Giuliana quest’ultima insegnante.

L’amicizia con i propri coetanei che si ripercuote anche sul calcio. Si sà il pallone da questo punto di vista fa miracoli, in barba ai migliori protocolli formali di qualsiasi natura e contesto.

Cresciuto nell’A.S.D. San Michele Arcangelo Neviano associazione affiliata A.N.S.P.I. , la massima organizzazione oratoriale italiana, Giovanni Blasio di ruolo attaccante è un bravo ragazzo innanzitutto, valente studioso.

Studente universitario in corso, lavoratore per non pesare sui propri genitori (per scelta propria, ndr); ogni stagione estiva la passa nei ristoranti a servire pietanze prelibate salentine ai turisti, ed è molto apprezzato dagli addetti ai lavori. Un esempio di responsabilità ed impegno data la giovane età, che in tutta onestà non ha molti eguali. Nel 2016 gioca ed esordisce con i giovanissimi guidata da mister Luigi Ancora, e partecipa alla 2a Edizione del torneo ” Giovanissimi del Salento- Coppa San Michele Arcangelo”.

Il tempo di un paio di anni e si tessera con l’Otranto; sulle sponde dell’Adriatico gioca tre stagioni. Data la concomitanza con i pressanti impegni scolastici , essendo un liceale maturando a Maglie, decide per coinciliare calcio e scuola, di avvicinarsi verso casa, militando con la Polisportiva Galatone.

Dopo la maturità e tempo di fare nuove esperienze, gioca con lo Sport Village, studia e lavora come sempre, ed è un mantra per il giovane Giovanni, perchè il pallone è pur sempre una passione innata ma che non da garanzie professionali.

I giovani calciatori devono prendere spunto da queste storie, poichè non bisogna inseguire a tutti i costi il successo calcistico, l’affermazione personale; come recitava una nota canzone di Gianni Morandi ” Uno su mille” , in questo caso da un’indagine del 2023 su un campione di 400 calciatori è emerso che solamente il 2% passa direttamente in Serie A, il 5% in Serie B e il 18% in Serie C. Di conseguenza solamente una percentuale del 25% riesce a crearsi un iter tra i grandi e restare nel professionismo italiano. Di conseguenze è doveroso che un giovane calciatore concorda e la rispettiva famiglia mettano in conto tali prospettive e preparino un piano B, ovvero quello di far studiare, e far imparare un mestiere al proprio figlio/a per garantirgli una chance importante per entare definitivamente nel complesso mondo del lavoro.

Dal 2022 è svincolato, fa ritorno alla ” casa madre Neviano”, accasandosi quest’anno con la Polisportiva.

I colori biancoazzurri sono attaccati alla pelle di questo ragazzo cresciuto con la bellezza di avere una famiglia unita, con nonno Gino che da lassù sicuramente farà il tifo per lui.