Splende Nadia Battocletti, vola la squadra assoluta femminile, è da urlo la staffetta mista. Tre medaglie d’oro per l’Italia nell’edizione n. 30 degli Europei di cross ad Antalya (Turchia), come mai accaduto in precedenza dal 1994 a oggi. Gli azzurri chiudono con un totale di cinque podi, anche l’argento di Yeman Crippa e il bronzo della squadra U20 femminile, un bottino che era stato altrettanto ricco soltanto nel 2006 a San Giorgio su Legnano: al Dokumapark arriva il secondo posto nel medagliere alle spalle della Gran Bretagna (6-3-3). È la giornata di Battocletti, che dopo l’argento olimpico e il doppio oro di Roma porta per la prima volta l’Italia sul gradino più alto del podio nella categoria assoluta, completando la tripletta di successi (U20, U23 e senior) che in Europa non era mai stata realizzata da una donna, e al maschile apparteneva soltanto all’azzurro Andrea Lalli. Un altro passo nella storia dell’atletica italiana e continentale, con la classe e il sorriso che la contraddistinguono. Aspetta l’ultimo giro del percorso di Antalya ed è lì che colpisce: la trentina delle Fiamme Azzurre completa i 7832 metri in 25:43 e stacca la tedesca Konstanze Klosterhalfen (25:54) e la turca quattro volte vincitrice Yasemin Can (26:01). Fa festa anche la squadra femminile, mai alla medaglia d’oro, e nemmeno sul podio, agli EuroCross: se Battocletti detta la via, la seguono alla grande Elisa Palmero (tredicesima) e Ludovica Cavalli (diciannovesima). Fantastico l’oro della staffetta mista, decisa dalla volata finale di Pietro Arese che si libera della Francia e della Gran Bretagna completando il lavoro iniziato da Sebastiano Parolini, Marta Zenoni e Sintayehu Vissa. Da applausi anche Yeman Crippa di nuovo argento, a cinque anni da quello di Lisbona 2009: il campione europeo della mezza maratona deve inchinarsi soltanto al fuoriclasse norvegese Jakob Ingebrigtsen che lo saluta nel giro conclusivo, dopo che il trentino aveva tentato l’attacco (Jakob 22:16 sui 7832 metri, Yeman 22:24, bronzo allo spagnolo Thierry Ndikumenwayo 22:31). Bronzo a sorpresa, e con pieno merito, per le azzurre U20: portano punti il 12esimo posto di Lucia Arnoldo, il 15esimo di Laura Ribigini e il 17esimo di Licia Ferrari.

NADIA: “IL MIO 2024 È ISPIRAZIONE” – È un anno irripetibile? “Almeno fino al 2025 – sorride Nadia – La parola per questo 2024 è ispirazione. Per me e per tutte le persone che collaborano con me. Quello che sto facendo giorno dopo giorno è merito dell’efficenza e della professionalità di tutto il mio staff e dei tantissimi tifosi che mi danno tantissimo supporto: quando vivo giornate complesse, penso a loro e trovo le energie. Non mi aspettavo una gara così, con la fuga della francese Trapp. Pensavo sarebbe stata bella tosta ma non che dovessi andare a rincorrere, poi controllare, poi ripartire. Raramente mi piace stare dietro, voglio avere la situazione sotto controllo. Per la giornata di oggi ho preso ispirazione dal grande Andrea Lalli che finora era stato l’unico a completare la famosa tripletta e sono felice di esserci riuscita anche io. Contentissima di aver ottenuto un oro a squadre che è storico: questa Nazionale è andata veramente bene, ci sono ottimi giovani e sono così felice perché i risultati hanno sempre conseguenze positive su tutto il movimento”. 

Le voci delle azzurre. Palmero (Esercito): “È stata una gara più impegnativa del previsto ma l’ho gestita bene: una buona posizione iniziale e un finale in progressione”. Cavalli (Bracco Atletica): “Siamo tutte insieme da quando eravamo U20, rivincere adesso è una grande emozione. Il cross non è ‘il mio’ ma ho tenuto duro per la squadra”. Gemetto (Dk Runners Milano): “Ci conosciamo da tanto e ce lo meritavamo”. Del Buono (Carabinieri): “Felicissima per la squadra, speravo di rendere meglio nella mia prova”.STAFFETTA: “UNA VOLATA MERAVIGLIOSA. MERITO DI TUTTI” – È un gran debutto per Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese): “Meglio di così non poteva andare, sono super soddisfatto della mia frazione e di come è andata alla fine. Il mio obiettivo era cercare di tenere il più possibile sul gruppo dei francesi e dei britannici, non perdere nemmeno un metro e cambiare con Marta al massimo con due secondi di ritardo. Così è stato”. Grinta Zenoni (Luiss): “Seba mi ha lanciato in buona posizione. Nonostante il terreno fosse un po’ fangoso sono subito andata in testa: stare davanti è bello, ma difficile… comunque è andata bene!”. Non sbaglia Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli): “È la prima volta che partecipo a una staffetta di campestre. Con Marta ho cambiato in posizione perfetta e poi ho corso di istinto. Sul rettilineo finale mi sono ricordata di essere una specialista dei 1500 e ho cercato di aumentare il vantaggio”. Arese (Fiamme Gialle) ha messo il punto esclamativo sulla gara: “Una volata meravigliosa resa possibile dai miei tre compagni di squadra, che si sono battuti fino all’ultimo metro, ognuno di loro ha dato tutto, più di così non ce n’era. Io ho giocato un po’ di astuzia, se così possiamo dire: il francese ha rallentato per cercare di non spendere troppe energie perché si è trovato davanti, io non mi sono fatto spaventare, mi sono messo  dietro e ho cercato di fare una volata in progressione negli ultimi trecento metri. E no, non mi sono fatto riprendere…”.

CRIPPA D’ARGENTO: “HO COMBATTUTO DALL’INIZIO” – “Oggi ho combattuto dall’inizio, sono andato avanti perché volevo tenere il ritmo alto – le parole di Crippa (Fiamme Oro) – Per battere questi ragazzi non mi bastava andare forte l’ultimo giro, perché puntando sulla maratona la velocità si perde un po’ alla volta. E quindi l’ho voluta mettere giù dura da subito. Nel finale temevo che sarebbero arrivati gli altri da dietro, invece così non è stato. Finalmente un argento sul campo… perché quello di Lisbona era arrivato per la squalifica di un avversario. Italia cinque medaglie? Da capitano sono orgoglioso, dopo Roma e Parigi chiudiamo un’annata straordinaria, probabilmente mai vista”.

UNDER 20 DI BRONZO: “NADIA CI HA DETTO COME FARE” – Arnoldo (Atl. Dolomiti Belluno): “Non mi aspettavo questo risultato, sia quello individuale che quello di squadra, ma ieri sera in camera ci siamo dette di crederci fino alla fine ed è arrivata la magia. Ci ha ispirato Nadia Battocletti, è sempre un piacere ricevere i suoi consigli”. Ribigini (Atl. Arcs Cus Perugia): “Abbiamo i brillantini tricolori intorno agli occhi perché amiamo la squadra e questo spirito di gruppo. Ogni posizione conta, quando ho visto il ‘drittone’ finale ho detto… ora ne vado a prendere un paio!”. Ferrari (Sa Valchiese): “Sono ancora U18, ma felice di aver potuto correre e far bene con le U20 su un percorso che quest’anno era più vicino alle mie caratteristiche”.

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