Fabiano Amati è nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 18 ottobre 1969. Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, svolge la professione di Avvocato. E’ attualmente Assessore Bilancio, Ragioneria, Finanze, Affari Generali della regione Puglia.
Appassionato di sport, pratica podistica in maniera amatoriale ma costante, è iscritto alla Polisportiva Dorando Pietri.
Corre tanto, infatti il suo motto è ” Mai fermi”. Inizia ad interessarsi di politica sin da giovanissimo, nemmeno 14 anni; ha svolto le funzioni di consigliere e assessore comunale, nonché di consigliere e assessore regionale come detto. La sua attività politica degli ultimi anni si è caratterizzata anche per la presentazione di leggi non solo per lo sport ma anche nel campo medico, che hanno condotto la Puglia al primo posto sul podio degli screening neonatali.
Non solo politica ed arte forense ma anche scrittura.
Nel 2016 da alle stampe “La storia assetata. Cent’anni di acquedotto” edito da Faso.
Nel 2011 ritorna sul tema dell’acqua, e pubblica insieme all’autrice Graziana Brescia edito da Laterza il libro ” Nel segno dell’acqua”.
Da sempre in prima linea per le problematiche collegate agli sportivi, è una persona pragmatica.
Undici anni fa, precisamente nel giugno del 2013 presenta una Proposta di Legge per la semplificazione del rilascio dei certificati di idoneità agonistica. Co firmatari della medesima furono i consiglieri regionali Antonio Maniglio, Nino Marmo, Pino Romano, Erio Congedo, Dino Marino, Donato Pentassuglia, Ruggiero Mennea, Salvatore Negro, Maurizio Friolo, Andrea Caroppo, Michele Mazzarano, Arnaldo Sala, Donato Pellegrino, Gerardo De Gennaro, Michele Boccardi, Davide Bellomo, Giovanni Epifani, Anna Rita Lemma, Antonio Martucci, Michele Monno.
Ecco di seguito il testo della PDL.
Proposta di legge sui medici dello sport
Pdl: “Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all’attività sportiva agonistica”
Al Sig. Presidente del Consiglio regionale della Puglia
Dott. Onofrio Introna
S E D E
Oggetto: Invio relazione e proposta di legge “Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all’attività sportiva agonistica”.
Si inviano, in allegato alla presente, relazione e proposta di legge “Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all’attività sportiva agonistica”, presentata unitamente ai Consiglieri regionali Marmo, Pellegrino, Maniglio, De Gennaro, Congedo, Boccardi, Romano, Bellomo, Pentassuglia, Marino, Epifani, Mennea, Negro, Lemma, Friolo, Martucci, Caroppo, Monno, Mazzarano e Sala, cui primo firmatario è lo scrivente.
Cordiali saluti.
Fabiano Amati
RELAZIONE
Lo sport costituisce una straordinaria risorsa sociale, culturale e socio-economica, la cui valorizzazione è di notevole efficacia per la promozione del benessere della persona.
Lo sport è uno strumento indispensabile di prevenzione, benessere psico-fisico, educazione e socializzazione; oltre il 60% degli italiani è dedito ad una qualche forma di attività fisico-motoria-sportiva. La visita medico-sportiva, dopo l’abolizione della visita di leva, di fatto rimane il più importante presidio di “medicina preventiva”: attualmente, su circa 250.000 atleti agonisti pugliesi solo poco più di 36.000 (appena il 15%) si sottopone a visita medico-sportiva di idoneità per attività agonistica prevista per legge, mentre tutti gli altri partecipano a campionati e competizioni sportive senza la necessaria visita preventiva, con enorme rischio di gravi incidenti in campo.
Con la presente proposta di legge la Regione intende ampliare maggiormente le opportunità di tutela dei cittadini che praticano lo sport e le attività motorie, mediante la semplificazione delle procedure finalizzate all’accertamento e al rilascio delle certificazioni di idoneità all’attività sportiva agonistica di cui al DM 18.02.1982 e successive modificazioni “Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica”, estendendo la facoltà di rilascio delle suddette certificazioni di idoneità ai centri medici privati diretti da medici specialisti in medicina dello sport, previa loro iscrizione ad apposito albo istituito e gestito dalla struttura amministrativa regionale competente per materia, dell’Assessorato regionale alla salute.
La tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica è disciplinata dall’art. 5, ultimo comma, D.L. 30.12.1979 n. 663 convertito nella Legge 29.2.1980 n. 33, e dal D.M. del 18.2.1982″, che l’ art. 5, ultimo comma, D.L. 30.12.1979 n. 663, convertito nella Legge 29.2.1980 n. 33, stabilisce che l’assistenza sanitaria di cui al primo comma comprende anche la tutela sanitaria delle attività sportive. Fermo restando quanto disposto dall’art. 61, quarto comma, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, i controlli sanitari sono effettuati, oltre che dai medici della Federazione medico-sportiva italiana, dal personale e dalle strutture pubbliche e private convenzionate, con le modalità fissate dalle regioni d’intesa con il CONI e sulla base di criteri tecnici generali che saranno adottati con decreto del Ministro della sanità”.
Il D.M. 18.2.1982, all’art. 2 precisa: “L’accertamento di idoneità, relativamente all’età ed al sesso, per l’accesso alle singole attività sportive agonistiche viene determinato dai medici di cui all’art. 5, ultimo comma, del D.L. 663/1979, convertito in legge 33/1980”. La Circolare del Ministero della Sanità del 31.11.983 ha chiarito che “per medici della FMSI bisogna intendere coloro che lo Statuto della Federazione stessa definisce “soci ordinari” e cioè medici in possesso della specializzazione in medicina dello sport o dell’attestato ministeriale di cui alla legge n. 1099/71.”
La circolare del Ministero della Sanità del 18 marzo 1996, n. 500.4/MSP/CP/643, ha dettato le linee guida per un’organizzazione omogenea della certificazione di idoneità alla attività sportiva agonistica sul territorio nazionale, prevedendo: “Le singole regioni e le province autonome, un base alle risorse disponibili, d’intesa con il CONI, scelgono la soluzione più idonea per l’accertamento dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica nel loro territorio, secondo tre possibili moduli organizzativi, anche tra loro complementari, costituiti: dai servizi pubblici di medicina dello sport; 2) dai centri privati autorizzati ai sensi di legge; 3) dai singoli specialisti in medicina dello sport autorizzati a svolgere l’attività certificatoria in quanto operanti in locali adeguati. Le regioni e le province autonome, pertanto coerentemente e conseguentemente nel caso dei singoli medici identificano, tramite specifici elenchi aperti, gli specialisti titolari della funzione”.
La Regione Puglia non ha sinora adottato una propria legge regionale di disciplina, nel dettaglio, delle modalità di rilascio delle certificazioni mediche di idoneità all’attività sportiva agonistica ma, attraverso un atto (delibera n. 2234/1986 integrata con delibera n. 7513/1986) adottato dalla Giunta Regionale, e quindi non a contenuto normativo, ha riunito in un testo unico, la norma nazionale. Ne deriva, dunque, che non avendo la Regione Puglia disciplinato la materia con una propria legge, ciò comporta l’esclusione dei medici specialisti in medicina dello sport dalla categoria dei soggetti legittimati ai controlli per le attività sportive agonistiche. Tale indirizzo è stato ribadito nella nota protocollo 24/15374/ATP/3 del 21 dicembre 2006, nella quale si precisa che sono validi solo i certificati di idoneità emessi dai Centri di Medicina dello Sport della ASL e della FMSI convenzionati. e che,
le certificazioni rilasciate da medici specialisti in Medicina dello Sport che svolgono attività privata non sono valide”.
Ogni anno si registra la richiesta di centinaia di migliaia di certificazioni di idoneità alla pratica sportiva agonistica. Le poche strutture ed i pochi medici legittimati a rilasciare dette certificazioni, non sono sufficienti a dare risposta immediata ai tanti atleti che, spesso, prima di essere sottoposti a visita medica sono costretti ad attendere anche mesi, e quindi ad attività agonistica avviata.
In ragione di tutto quanto precede, considerato:
• che lo stesso Ministero della salute con Decreto 13 marzo 1995, all’art. 9, ha previsto che l’esercizio dell’attività sportiva professionista è subordinato al possesso del certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica ai sensi del citato art. 5 del decreto ministeriale 18 febbraio 1982 deve essere rilasciato solo da specialisti in medicina dello sport che operano presso i centri pubblici o privati di medicina dello sport autorizzati e accreditati dalle regioni o dalle province;
• che può operarsi attività emendativa alla legge regionale 9 agosto 2006, n. 26 ” Interventi in materia sanitaria”, stante anche l’urgenza di provvedere nei termini sopra indicati, attesa la competenza regionale esclusiva in materia;
si presente l’allegata proposta di legge che non comporta alcuna spesa a carico del bilancio regionale.
Fabiano Amati
PROPOSTA ARTICOLATA
Art. 1
Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 29 della legge regionale 9 agosto 2006, n. 26 e successive modifiche e integrazioni “Interventi in materia sanitaria” è inserito il seguente:
“1 bis. In conformità a quanto già disciplinato dal decreto del Ministro della sanità 13 marzo 1995, “Norme sulla tutela sanitaria degli sportivi professionisti”, i centri medici privati diretti da medici specialisti in medicina dello sport sono autorizzati al rilascio delle certificazioni di idoneità alla pratica sportiva agonistica, di cui al comma 1, previa loro iscrizione ad apposito albo gestito dalla struttura amministrativa regionale competente.” Il 15 novembre 2019 pone la prima pietra per l’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport di Fasano.
Il sostegno concreto allo sport.
Nel 2017 un suo emendamento al disegno di legge sull’assestamento e variazione al Bilancio di Previsione per l’Esercizio Finanziario 2017 e pluriennale 2017-2019 approvato in Consiglio Regionale il 1 agosto 2017 portò in dote 180 mila euro alle eccellenze sportive pugliesi. In 17 beneficiarono del contribuito.
Nel dettaglio queste le società meritevoli che usufruirono del contributo: Nuova Pallavolo Molfetta per il Campionato nazionale di Pallavolo maschile serie A1 super Lega 2016/2017 ottenne un contributo di 41mila euro (aggiunti agli altri 30 mila euro già previsti); Junior Fasano Srl per la seria A Pallamano maschile – Prima divisione nazionale, contributo di 20.100,00 euro (aggiunti agli altri 20 mila euro già previsti); Amatori Conversano per la Serie A1 pallamano femminile, un contributo di 16.800 euro (aggiunti agli altri 15mila già previsti); Accademia Pallamano Conversano 2014 per la Serie A maschile, Prima divisione nazionale, un contributo di 16.150 euro (aggiunti agli altri 15 mila già previsti); Giovinazzo Polisportiva per il Campionato nazionale di Serie A1 di Hochey pista ottenne un contributo di 10.400 euro (aggiunti agli altri 10mila già previsti); Tiro a segno Nazionale sezione di Candela – Associazione dilettantistica Campionato italiano società Cis, un contributo di 8.609,78 euro (aggiunti agli altri 10mila già previsti); Circolo Tennis Maglie per il Campionato nazionale di tennis Serie A2 maschile, un contributo di 8.665 euro; Matervolley Castellana per il Campionato Serie A Unipol Sai, Finale di campionato nazionale under 14/15/17/19, un contributo di 15.260 euro; Centro universitario sportivo Bari per il Campionato italiano di Serie A Canoa polo Squadre maschili ottenne la somma di 3.500 euro; Lega Navale italiana sezione di Monopoli per il Circuito Italia Cup laser 2017, un contributo di 2.303,18 euro; Arcadia Bisceglie per il Campionato di calcio a 5 femminile – Serie A elite, un contributo di 5.100 euro; Barletta Beach Soccer per il Campionato nazionale italiano di serie A 2016 la somma di 8mila euro; Lupiae team Salento, associazione sportiva dilettantistica di Lecce per il Campionato nazionale di bocce in carrozzina, un contributo per 950 euro; Canottieri Monopoli 2005 per la Coppa Montù 2017, un contributo di 5mila euro; New team Noci per la Serie A femminile calcio a 5 (Girone C) ,un contributo di 7.620 euro; Polisportiva Sammichele per il Campionato nazionale Serie A2, un contributo di 3.410 euro; All Blacks di Foggia per i Mondiali orc di vela 2017 ottenne un contributo di 5mila euro.
Nelle elezioni regionali del 2020 viene eletto consigliere regionale con il Partito Democratico nella circoscrizione Brindisi ottenendo 10.412 voti. Dal 26 ottobre 2024 è Assessore al Bilancio nella Giunta del presidente Michele Emiliano.
L’assioma “Brand Puglia”.
La somma di 300mila euro fu messa a disposizione con un suo emendamento al bilancio dell’anno scorso e sottoscritta dal collega Vincenzo Di Gregorio, fu ripartita da Puglia Promozione incaricata del procedimento per pubblicizzare il brand Puglia, selezionando su basi e criteri di visibilità mediatica le seguenti società:
Per la serie A, calcio Lecce, basket Brindisi, volley Taranto, pallamano Fasano e Conversano, calcio a 5 femminile Statte, Molfetta e Bitonto; per la serie B, calcio Bari; per la Serie C, calcio Andria, Cerignola, Foggia, Virtus Francavilla, Monopoli e Taranto.
Lo sport come la cultura, oppure come qualsiasi altro settore della società italiana ha bisogno di persone innanzitutto competenti e sensibili al ruolo ed incarico che rivestono. Poichè essi stessi sono motore pulsante di crescita e sviluppo del sistema che rappresentano. Fabiano Amati ha saputo capire,intercettare i fabbisogni reali delle tante realtà associative sportive pugliesi nel corso di tanti anni di servizio alla nostra comunità. Gli va dato il giusto merito, anche in prospettiva quando tra non molto tempo si dovranno fare scelte importanti per il futuro della Regione Puglia.