” Mi chiamo Giorgia Antonaci è faccio la calciatrice”. Così potrebbe esordire in una presentazione pubblica la piccola Giorgia Antonaci parafrasando la canzone di Lucio Dalla ” Il mio nome è Ayrton” ( Senna, ndr).
Peperoncina dal carattere dinamico, non si sottrae al confronto con l’universo maschile che fa il bello e cattivo tempo nel gioco del calcio.
Ma oramai i tempi sono maturi, il mondo rosa sta crescendo, il calcio femminile non è più meteora per passatempi da doposcuola. Ci sono società calcistiche che puntano a valorizzare i tanti talenti e le giovani calciatrici che si dimenano nei rettangoli verdi in tutta Italia. La pioniera sicuramente è stata Carolina Morace , quando 40 anni fa ha sdoganato il mondo pallonaro in rosa, arrivando anche ad allenare i maschi con la Viterbese sul finire del secolo scorso. Ora è un crescendo continuo, tante infatti sono le bambine e le ragazze che praticano questo sport, iniziando sin dalla tenerissima età, come nel caso della piccola Giorgia Antonaci 7 anni di vivacità e passione. Giorgia Antonaci nata il 20 settembre 2017, ha amato il calcio sin da piccolina. Una curiosità non di poco conto: non ha mai giocato con bambole, voleva sempre i palloni in qualsiasi posto in cui si recava, spesso acquistandoli .Due anni fa il fratello si è iscritto alla scuola calcio ad Aradeo, lei a tutti i costi voleva fare la stessa cosa, ma purtroppo non prendevano le bimbe così piccole… di conseguenza ha provato anche con la danza per la gioia di mamma Ilenia (da una femminuccia si aspetta una ballerina,ndr) , ma niente lei ostinata voleva a tutti costi giocare a calcio.
L’ estate scorsa , un giorno incontrò per caso ‘ il mister della squadra del Neviano Giuseppe Iasi, lei prese la palla in balzo chiedendogli se poteva giocare. Lui gli rispose domandandogli quanti anni aveva . Lei rispose solerta “7”. Il mister allora la convocò per la famosa “prova” ; così fu che da quel giorno per ogni giorno chiede a mamma Ilenia se c’è allenamento.
Tesserata con la Polisportiva Neviano è allenata dai mister Giuseppe Iasi e Mauro Cartani’, sfida gli ometti ed il freddo del periodo invernale senza alcun timore. Anzi, il fare squadra con i maschietti la spinge a dare sempre il massimo, a non sfigurare, impegnandosi in ogni allenamento. Certo data la sua azzurra età, il calcio è un gioco spensierato e tale deve essere, non solo per lei ma per tutti i giovanissimi calciatori e calciatrici. Il sogno va coltivato con pazienza e gioia.
Anche perché come cantava Edoardo Bennato” le ragazze fanno grandi sogni” , quindi la nostra Giorgia come tutte le sue coetanee hanno già nel proprio afflato il loro avvenire.