Carlo Mazzone è nato a Roma, 19 marzo 1937 è morto ad Ascoli Piceno, 19 agosto 2023.

Con più di 1200 partite da allenatore nei campionati professionistici italiani in quasi 40 anni di attività, Carlo Mazzone rappresenta uno degli allenatori più carismatici ed iconici per diverse generazioni di appassionati. Anche se spesso associato a Roma e alla Roma, Mazzone nella sua carriera attraversa tutto lo stivale, condottiero nelle lotte e salvezza e nelle notti europee di Cagliari e Bologna. Nelle tante esperienze in giro per l’Italia tra Serie A e Serie B, Mazzone ha rappresentato un punto di riferimento per tante stelle. Ha lanciato Totti nel grande calcio e consacrato Pirlo nel ruolo di regista, ha dato nuova linfa alla carriera di Roberto Baggio a Brescia e riconosciuto da Pep Guardiola come un modello di ispirazione per l’elaborazione del suo credo calcistico. Ha allenato Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Bologna, Perugia, Brescia, Livorno.

In particolare ed esaltante l’esperienza con il Lecce nel 1989 salvando i giallorossi nel adrenalinico scontro diretto con il Torino il 25 giugno 1989, i lupetti si imposero contro tutti i pronostici per 3-1, scongiurando così il club salentino dalla retrocessione in serie B, conquistando allo stesso tempo il 9° posto che rimane il miglior piazzamento in serie A del Lecce nella sua storia.Rimane ad oggi l’allenatore più amato dai tifosi giallorossi insieme a Eugenio Fascetti l’allenatore della prima promozione in serie A, e di Mimmo Renna quello della prima in serie B.

Straordinario il rapporto dal punto di vista umano e professionale con il presidente dell’ epoca Franco Jurlano che con il medico sociale Dott.Peppino Palaia

Ecco il video ed il tabellino di quella partita.


25/06/1989 – Lecce, stadio Via del Mare
34° giornata del Campionato di Serie A 1988/1989
Lecce 3Torino 1
Terraneo
Garzya
Baroni
Enzo
Benedetti
Vanoli
Moriero
Barbas
Pasculli
Levanto
Paciocco
Marchegiani
Ferri (I) Giacomo
Farris
Benedetti Silvano
Cravero
Sabato
Skoro
Rossi Ezio
Muller
Fuser
Edu
All.: MazzoneAll.: Vatta Sergio
Eventi:32′ Gol Benedetti33′ Sostituzione Comi per Skoro55′ Sostituzione Miggiano per Garzya61′ Gol Barbas62′ Sostituzione Carbone per Edu66′ Gol Fuser74′ Gol Paciocco77′ Espulsione diretta Ferri (I) Giacomo85′ Sostituzione Nobile per PacioccoAmmonizione BarbasAmmonizione Rossi EzioAmmonizione SabatoAmmonizione MorieroAmmonizione Paciocco
Arbitro: Magni di Bergamo
Note:
Spettatori 27.557 di cui 22.457 paganti e 5.100 abbonati. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Negretti, il centrocampista Monaco e l’ala Vincze; per il Torino il secondo portiere Lorieri, lo stopper Brambati e il centrocampista Gallaccio. Il Torino retrocede in Serie B per la seconda volta nella sua storia ed è contestato all’aereoporto di Brindisi dai suoi tifosi

L’allenatore.

Interprete : Gianni Morandi

E adesso vi accompagno dalle scale ai riflettori
C’è gente sugli spalti che ci vuole campioni
Ma a vincere non è che sono sempre i migliori
Noi prima siamo uomini e dopo giocatori

A questo aggiungi pure che la palla è rotonda
A volte soffia il vento in poppa ed altre volte ti affonda
Ci sono leggi e schemi, verticalizzazioni
E poi traverse e pali e poi sviste arbitrali

E guardalo l’allenatore
Da cinquant’anni appresso ad un pallone
Sulla panchina calda come il sole
E un freddo gelido quasi polare

E guardalo l’allenatore
A bordo campo pronto a cominciare
Determinato nel voler cercare
Una vittoria che lo può salvare

Con la sua grinta irrompe come un tuono
Chiudi gli spazi e segui sempre l’uomo
Ma non ti sembra di vederlo solo

Che differenza c’è fra una partita e la vita
Se ci si trova soli ad affrontare una sfida
Per vincere non è che basta solo lottare
Bisogna dare tutto e potrebbe non bastare

A questo aggiungi pure che la sorte ti inganna
All’ultimo minuto può tradirti una palla
Ci sono scontri duri e calci di rigore
Dove non puoi sbagliare e poi trasferte amare

E guardalo l’allenatore
Da cinquant’anni appresso ad un pallone
Sulla panchina calda come il sole
È un freddo gelido, quasi polare

E guardalo l’allenatore
Ha dato tanto e ha avuto molto meno
Ma quanti ostacoli, quanto veleno
Prima di alzare le sue braccia al cielo

In questo mondo privo di valori
Dove chi conta sono i vincitori
E dei perdenti cancelliamo i nomi

E adesso vi accompagno dalle scale ai riflettori
C’è gente sugli spalti che ci vuole campioni

Fonte: Musixmatch

Compositori: Gianluigi Morandi / Fortunato Zampaglione

Testo di L’allenatore © Universal Music Publishing Ricordi Srl

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