UN TORO SENZA TENORI SFIORA L’IMPRESA A PESARO
Nonostante le assenze HDL gioca una partita convincente, ma sfortunata
HDL Nardò Basket va vicina all’impresa alla Vitrifrigo Arena. A dispetto dei forfait iniziali di Woodson e Mouaha e di quello a inizio gara di Nikolic, i superstiti forniscono una prova generosissima contro Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, che sbanda e poi riprende il match nel secondo tempo con la fisicità e il talento. Finirà prima o poi per i granata il tempo magro dei complimenti e delle sconfitte.
Le assenze costringono Mecacci a un quintetto iniziale del tutto inedito: Giuri, Donadio, Nikolic, Stewart jr. e Iannuzzi. Il primo canestro della partita è di Ahmad e c’è subito da lustrarsi gli occhi. Risponde Iannuzzi, ma la VL ha una marcia altissima sin dai primi possessi. Zanotti cade rovinosamente dopo uno scontro con Stewart jr. e deve accomodarsi in panchina (rientrerà nel secondo tempo con un cerotto sul mento). Questa è una squadra in cui anche i lunghi tirano dall’arco, segna De Laurentiis per il primo allungo marchigiano (12-5). Entra Zugno per Donadio, ma il Toro ha percentuali al tiro sin qui più che rivedibili. Nikolic segna, poi si fa male nel tentativo generoso di scippare un pallone. Piove sul bagnato. Una bomba di Zugno mette un po’ di zucchero a un passaggio molto amaro. Il finale di frazione è un monologo di Carpegna, ma l’ultimo colpo è di Giuri dal perimetro. Primo stop sul 25-17.
Si rientra con Ebeling in campo e HDL ha una faccia molto diversa. Segna Stewart jr. dal perimetro, poi Donadio in penetrazione (ma sbaglia il libero supplementare) per il -3. Il numero 8 sale letteralmente in cattedra con sette punti consecutivi, Stewart jr. in sospensione vale il 30-29. Leka chiama il time-out in fretta e furia. Un fallo in attacco di Pagani vanifica il possibile sorpasso. Che, però, arriva poco dopo con una schiacciata di capitan Iannuzzi (32-33), incredibile a dirsi sino a qualche minuto prima. L’ottimo Donadio fa il +3 in contropiede, adesso è Pesaro ad essere in affanno. La ciliegina la mette ancora Stewart jr. dal perimetro (32-38). Poi Ebeling decide di prendersi la ribalta andando prima a neutralizzare King, poi a trasformare la tripla del +7. È un Toro trasformato, che fa tesoro di un ottimo secondo quarto (13-30) e va al riposo lungo sul 38-47.
Zanotti inaugura il tabellino alla ripresa dopo un paio di errori granata. L’impressione è che Leka abbia chiesto ai suoi di alzare gli argini in difesa. Un bel gioco d’attacco libera Stewart jr. per la bomba centrale. “American Beauty” è il principale problema per i padroni di casa. Sale Imbrò (48-55), Mecacci fiuta il pericolo e chiama la pausa. Black-out di HDL, che resta di stucco sulla pressione pesarese, otto punti consecutivi e controsorpasso (56-55). Iannuzzi rimette la freccia con due liberi, ma giocare in una Vitrifrigo Arena infiammata è tutto tranne che facile. Petrovic entra e timbra da lontano, il match sembra prendere una piega diversa. Il terzo quarto va in archivio sul 66-60.
Pesaro va a +9, ma Giuri accorcia dall’angolo. La difesa dei biancorossi adesso è un fattore, Nardò non riesce più a segnare con continuità. King mette una bomba molto pesante (76-63), che indirizza il match nella direzione di VL. Il Toro ci prova, ma le rotazioni limitate e un avversario che ha alzato il livello, impediscono una nuova rimonta. Degna di nota la prova molto buona di Donadio, nota lieta di giornata. Imbrò e King si prendono l’onere e l’onore di chiudere la sfida. Nel finale ci sono gloria e qualche possesso per Kebe (che segna l’ultimo canestro del match). Il finale è 84-70.
Nardò ci ha provato. L’eredità di questa partita è l’impressione netta che con tutti gli effettivi, HDL possa giocarsela con chiunque. Ma il tempo comincia a stringere.