Il rientro-show di Andrea Dallavalle è la più bella notizia della seconda giornata degli Assoluti indoor di Ancona. Dopo quattro anni il triplista delle Fiamme Gialle torna a siglare il primato personale con 17,36 (+1 centimetro sul 17,35 di Grosseto del 2021) e si riprende i diciassette metri che, complici tanti problemi fisici, mancavano dal 2022, vale a dire dall’annata dell’argento europeo di Monaco e del quarto posto ai Mondiali di Eugene. E soprattutto si arrampica al secondo posto delle liste mondiali stagionali, con vista sugli Europei indoor di Apeldoorn e i Mondiali di Nanchino, a cinque centimetri dal tedesco leader 2025 Max Hess (17,41) e davanti al bronzo olimpico di Parigi Andy Diaz (17,31), qui fermo a scopo precauzionale ma pronto ad applaudire i balzi dell’emiliano allenato da Ennio Buttò. Il salto buono è il secondo: nella sua serie anche due nulli, poi la rinuncia ai tre salti finali, con il risultato già acquisito. “In questi anni difficili avevo perso totalmente la fiducia nel mio salto – racconta il 25enne – Tanti, troppi infortuni, in particolare la distorsione alla caviglia destra nel 2023 che in sostanza mi ha fatto perdere due stagioni. Ho ripreso seriamente soltanto un paio di mesi fa, in dicembre, sempre a Piacenza, con Ennio ma anche con Michele Palloni come preparatore atletico. Finalmente si vedono i risultati e si può pensare agli Europei indoor”. 

Che duello tra Leonardo Fabbri e Zane Weir nel peso: la sfida termina come nelle ultime tre uscite, a Liévin, Torun e Nehvizdy, con Fabbri primo (21,85) e Weir secondo (21,76), misure che in questa fase della stagione valgono i piani altissimi delle liste mondiali. Il titolo italiano c’è, il tempo anche, per Zaynab Dosso, che conferma la propria stabilità di rendimento su crono di valore globale: 7.07 in finale dopo il 7.10 della batteria. Cade dopo sedici anni la migliore prestazione italiana U23 dei 400 metri indoor, per mano di Luca Sito capace di spostare i propri limiti al coperto fino a 46.15, meglio del 46.26 di Matteo Galvan del 2009 a Torino. Continua a stupire la 18enne triplista Erika Saraceni: 13,71 sulla pedana di Ancona, +20 centimetri sul personal best, diventa la migliore italiana U20 di sempre a livello indoor superando il 13,65 saltato da Veronica Zanon nel 2020.

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