HDL Nardò Basket manda al tappeto Assigeco Piacenza al termine di una partita da via crucis e guadagna due punti importantissimi. L’ultima della classe da stasera è a -8, la botola che spedisce in serie B è sufficientemente lontana. Il primo e il minimo obiettivo stagionale è praticamente centrato (mancherebbe il sigillo dell’aritmetica) al termine di uno scontro per cuori forti, una partita non bellissima in cui Nardò sbaglia tanto e in cui mancano tante, troppe, cose. Un dato su tutti, le 19 palle perse che tengono gli ospiti costantemente nel match. Ma nel finale i granata hanno dimostrato di volerla vincere e hanno portato la barca in porto, con il sostegno di un pubblico meraviglioso che ha spinto non poco il Toro verso il traguardo.
La partita. Il rientro di Giuri cambia la fisionomia del primo quintetto di Mecacci che spedisce sul parquet alla palla a due Giuri appunto, Smith, Mouaha, Stewart jr. e Iannuzzi. C’è tensione nei primi possessi granata, l’importanza della sfida si sente tutta. Piacenza sembra giocare più libera dal punto di vista mentale. A metà tempo una tripla di Smith tiene il Toro avanti (10-8), ma non sarà una passeggiata. Come previsto. Mecacci toglie Stewart jr. per Ebeling, che si fa valere subito sotto i tabelloni. Entrano anche Zugno per Giuri e Donadio per Smith, Toro adesso senza americani. Due canestri consecutivi di capitan Iannuzzi portano HDL sul +3, che diventa poco dopo +6 grazie a una bomba centrale di un ispirato Mouaha. Coach Manzo chiama time-out. Al rientro timbra da lontano anche Donadio, adesso i padroni di casa sembrano più sciolti. Sull’ultimo possesso Mecacci rimette Smith, l’americano riceve dalla rimessa e infila sulla sirena. Prima frazione in archivio sul 24-13.
Piacenza riparte bene e fa un mini break di 4 punti a zero, è un segnale. Tocca a Zugno segnare e riprendere il filo del discorso. In campo adesso ci sono Nikolic e Pagani. Assigeco a fari spenti torna sotto (27-22) sfruttando un passaggio a vuoto di Nardò. Stavolta è Mecacci a chiamare la pausa. Gli ospiti hanno alzato gli argini difensivi, le offensive granata adesso vanno a vuoto. A muovere il retino è Smith con una incursione centrale, dall’altra parte in evidenza c’è D’Almeida (29-26). Ancora Smith e Stewart jr. confezionano un contropiede da copertina, ma l’inerzia in questo secondo quarto è dalla parte dei biancorossoblu. Marks dal perimetro fa 31-31, tutto da rifare. Un altro pasticcio in attacco regala a Piacenza il canestro del +2. È un passaggio che ovviamente regala fiducia ed energia ai ragazzi di Manzo. Gilmore dall’angolo scuote il Pala San Giuseppe, i granata sono bloccati. La sirena salva Nardò da derive ancora più preoccupanti. Il parziale del secondo atto è 8-25, il saldo 32-38.
Iannuzzi suona la carica andando a schiacciare sul primo possesso alla ripresa. Servono coraggio e pazienza. E i punti, che arrivano con puntualità da Stewart jr. e da Mouaha, che nel giro di qualche possesso fanno 41-41. In questa fase Mecacci si affida ai titolarissimi, ma è una faticaccia. Nel conto mancano fattori decisivi, come il profitto dalla distanza di Stewart jr, sin qui 0/5. Cambio in regia, dentro Zugno, fuori Giuri. Nuovo, piccolo, allungo di Piacenza (45-49) e nuovo time-out di Mecacci. È un Nardò volenteroso, ma anche sporco e impreciso. Succede spesso con le piccole del campionato. Stewart jr. cancella lo zero dalla casella delle triple personali. Capolavoro di personalità e di tecnica di Zugno che si prende l’onore e l’onere dell’ultima palla della frazione e va a segnare il +1 allo scadere (52-51).
È un match combattutissimo, in cui le due squadre alternano cose belle ad altre molto modeste. Probabilmente virtù e fragilità delle ultime due della classe. Si viaggia punto a punto, Pagani infila qualche punto prezioso che tiene Nardò avanti di un capello (59-58). Rientrano Smith e Iannuzzi, nel finale servono classe ed esperienza. Ma i granata perdono un pallone sanguinoso che Bartoli va a trasformare. Toro contratto e confusionario. Bisogna trasformare una giornata opaca in una da eroi. Segnano Stewart jr. e Mouaha, si torna davanti (+2) con la “sinfonia” commovente del popolo granata. Anche Assigeco qualcosa la concede, Mouaha ringrazia e deposita nel retino. È il suo momento. Sussulto granata con la schiacciata di Iannuzzi che produce il +5 a 2’06” dal termine. Piacenza ricuce di nuovo capitalizzando un errore di Nardò, poi Stewart jr. appoggia un pallone vagante sul ferro. Sul 72-70 Smith va a rapinare un pallone pesantissimo. Fallo su Iannuzzi, che fa 2/2 e 74/70. Il resto sono 8 secondi senza storia.
Un lunghissimo, interminabile, sospiro di sollievo. Vittoria sofferta, soffertissima, ma forse è un po’ più bella così. Giornata cruciale, anche perché perdono Vigevano, Livorno, Cremona e Cento.