Partita senza storia, HDL Nardò Basket si arrende prestissimo a Bi.Emme Service Libertas Livorno mandando alle ortiche la possibilità di un fondamentale aggancio in classifica. Niente da fare, è andato in onda un film già visto in più di una occasione, con i granata fuori dal match molto prima della sirena finale. Una prova per molti motivi inspiegabile.
I primi cinque a dover sfidare la babilonia del Palamacchia sono Giuri, Smith, Mouaha, Stewart jr. e Iannuzzi. Palla a due e dopo appena sei secondi tutti fermi per un problema al tabellone dei 24 secondi. Si riprende dopo 15 minuti e Allinei va subito a rubare palla a Smith e a inchiodare. Brutto presagio. Pareggia Stewart jr. con due liberi, ma il clima infernale irrigidisce gli ospiti. Buca si fa male a una caviglia ed è costretto a uscire, tegola per gli amaranto che hanno già perso Fantoni nell’immediata vigilia. Le due squadre sin qui fanno buone difese, ma sbagliano molto al tiro. Poi Banks confeziona due triple consecutive (12-7) che rompono l’equilibrio e costringono Mecacci al primo time-out. È chiaro che l’americano di Livorno con la casacca n. 2 è il pericolo numero uno per Nardò. Rientra Buca, che stringe i denti. La Libertas sembra avere qualcosa in più e prova a scappare, Allinei infila due bombe molto pesanti. Entrano Zugno e Pagani per Giuri e Iannuzzi, poi anche Donadio e Nikolic per Mouaha e Stewart jr., ma sui granata grandina. Livorno è sciolta e morde 30-20 è il bilancio del primo quarto.
Le polveri del Toro sono decisamente bagnate, quelle di Livorno no. Filloy timbra subito dall’arco. La panchina di HDL rimescola spesso gli uomini sul parquet alla ricerca dell’assetto giusto. Ma i minuti passano e Bi.Emme Service sembra poter gestire agevolmente (35-24). La pressione amaranto è asfissiante e sporca tutte le offensive granata. Mouaha fallisce in contropiede la tripla del -8, Fratto ringrazia e solitario deposita dal pitturato. È un altro bivio del match. Dopo i canestri di Mouaha e Zugno in penetrazione, infatti, segna di nuovo Banks dal perimetro (47-30), partita compromessa prima dell’intervallo. Non vale nemmeno l’argomento stanchezza per l’impegno infrasettimanale. Si va negli spogliatoi sul 51-32 e il Palamacchia esulta già.
Timidissimi segnali di reazione alla ripresa, ma dura il tempo di qualche possesso. Livorno gira il pallone che è una meraviglia, gli uomini di Mecacci assistono quasi inermi (60-40). Zugno sembra il più lucido e prova a dare l’esempio con sette punti consecutivi, ma Libertas continua ad avere percentuali stellari dalla lunga distanza, anche se non è l’unica cosa che fanno in maniera esemplare oggi i giocatori di casa. Smith prima viene murato, poi trova un canestro in una selva di avversari. Ma è troppo poco e forse è troppo tardi. Comunque, è un terzo quarto in cui HDL è cresciuta (parziale di 16-25), le dinamiche della pallacanestro sono sorprendenti e cambiano in fretta. Un tap-in di Pagani vale addirittura il -10. Finale incoraggiante di frazione, l’ultima pausa arriva sul 67-57. Forse c’è ancora una partita, di sicuro è aperta la questione differenza canestri (all’andata Nardò ha vinto di 11).
Segna Italiano da lontano, Livorno si riaffaccia nel match dopo un preoccupante passaggio a vuoto. La squadra di casa rimette velocemente le mani sul match con testa, coraggio e precisione al tiro (78-62). Nardò non c’è, quella della terza frazione è stata una perfida illusione. I granata hanno offerto una delle prestazioni meno convicenti della stagione, l’odore dello scontro diretto e dello spareggio non è arrivato alle narici dei ragazzi in maglia granata. Il finale è una passerella per Bi.Emme Service, che con ampio merito porta a casa i due punti e la differenza canestri. Il punteggio finale, 92-77, vale più di ogni parola.
La Libertas si unisce alla festa della Livorno del pallone, che oggi saluta il ritorno della squadra di casa in serie D. La giornata perfetta per i toscani. Per i granata, invece, una da dimenticare in fretta.