Il lunedì dell’Angelo del 2025 rimarrà ricordato per sempre per la scomparsa del Santo Padre, Papa Francesco, al secolo Jorge Maria Bergoglio. Salito al soglio pontificio nel marzo del 2013, il pontificato di Papa Francesco è stato contraddistinto da scelte forti, spesso a sostegno degli ultimi, contro le guerre (circa sessanta su tutta la Terra), la povertà e lo sfruttamento esasperato dell’ambiente.
Una notizia che, in poche ore, ha fatto il giro del mondo. Per il Papa venuto da un mondo lontano, per cui fatale è stato un ictus con collasso cardiaco, tanti messaggi di cordoglio da parte dei Capi di Stato e di milioni di credenti sparsi per i diversi continenti.
Le partite della serie A e del campionato di Primavera di calcio previste per la sera del 21 aprile sono state rinviate a mercoledì 23 aprile. In Italia proclamato il lutto cittadino per cinque giorni, Spagna e Cuba per tre giorni, in Argentina per una settimana.
Da diverse federazioni il cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, grande tifoso del Rosario Central e appassionato di sport.
Associazione italiana cultura sport – si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco: “Il Pontefice ha rappresentato una guida spirituale e morale, promuovendo valori di inclusione, pace e dialogo tra i popoli. Il suo impegno per la giustizia sociale e la lotta contro ogni forma di discriminazione ha ispirato milioni di persone nel mondo, compresi noi che – da laici – abbiamo ritrovato nel pensiero di Bergoglio vicinanza e condivisione”
“Papa Francesco – commenta il presidente di AiCS Bruno Molea – ha parlato spesso e con grande passione del valore dello sport, vedendolo come una scuola di vita, capace di educare alla solidarietà, all’inclusione e alla pace. AiCS, da sempre impegnata nella promozione dello sport come strumento di coesione sociale, si riconosce nei principi che hanno guidato il suo pontificato. La sua visione di un mondo più giusto e solidale continuerà a essere un faro per le nostre attività e iniziative. In questo momento di lutto, esprimiamo la nostra vicinanza a tutti coloro che hanno trovato in Papa Francesco un punto di riferimento. AiCS raccoglie l’invito del presidente del CONI Giovanni Malagò e farà osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le sue manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia, da oggi e per tutta la settimana, per onorare la memoria del Santo Padre”.
Tutta la FIBS si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta questa mattina. In un periodo storico così complesso e bisognoso di speranza, il suo messaggio di pace, fratellanza e dialogo anche attraverso lo sport ha saputo unire i cuori e accendere coscienze.
Su indicazione del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, tutte le attività – sia a livello nazionale che regionale – previste nella giornata odierna sono sospese e rinviate a data da destinarsi. Sarà inoltre osservato un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma in Italia questa settimana per piangere la scomparsa del Santo Padre Francesco e onorarne la memoria.
Lunedì dell’Angelo, 21 aprile, dopo Pasqua, è morto all’età di 88 anni Papa Francesco, il pontefice tifoso, amante dello sport, “capitano” del CSI, eletto dall’Associazione sua guida spirituale, allenatore in senso figurato. Popolare nella sua semplicità e nel linguaggio, più volte nei suoi discorsi e messaggi il Santo Padre ha fatto riferimento allo sport degli amateur, indicando la sua natura amatoriale, ossia praticato per passione, non per profitto. Papa Bergoglio ed il CSI si sono incontrati decine di volte, in alcuni casi in udienze pubbliche o private, in altri con “messaggi” che il Papa ha rivolto alla nostra Associazione e agli sportivi. Indimenticabile, per esempio, il messaggio che ha rivolto a tutto il CSI il 7 giugno del 2014 in occasione del suo settantesimo anno di vita, in una Piazza San Pietro gremitissima di bandiere e di gioia. «Cari ragazzi, che lo sport rimanga un gioco! Solo se rimane un gioco fa bene al corpo e allo spirito. E proprio perché siete sportivi, vi invito non solo a giocare, come già fate, ma c’è qualcosa di più: a mettervi in gioco nella vita come nello sport». L’invito del gesuita Francesco a tutti i dirigenti e gli allenatori ad essere anzitutto persone accoglienti, capaci di tenere aperta la porta per dare a ciascuno, soprattutto ai meno fortunati, un’opportunità per esprimersi.
Sul suo ruolo di capitano aveva poi aggiunto sempre in quella occasione: «Ho sentito prima che mi avete nominato vostro capitano: vi ringrazio. Da capitano vi sprono a non chiudervi in difesa: non chiudetevi in difesa, ma a venire in attacco, a giocare insieme la nostra partita, che è quella del Vangelo». Papa Francesco in Sala Clementina l’11 maggio del 2019, in occasione del 75º anniversario della nascita del CSI, aveva salutato i dirigenti e gli operatori del CSI, richiamando gli sportivi ad una pratica da vivere tra gioco, fratellanza e gratuità. Per «lo sport per un agonismo che non faccia perdere il sorriso».
Il CSI con gioia e speranza ha applaudito il Santo Padre anche sabato 24 e domenica 25 maggio 2024 nel corso della prima Giornata Mondiale dei Bambini allo Stadio Olimpico di Roma e nella Città del Vaticano. Pace, cura dell’ambiente e fraternità i temi ricorrenti di questo happening rivolto a chi abiterà il futuro del mondo.
Il Presidente del CSI, Vittorio Bosio, esprimendo commosso il più sentito cordoglio a nome dell’Associazione, fa riferimento alla circostanza della sua morte nel giorno successivo alla Pasqua e nell’anno del Giubileo della Speranza. «Un grandissimo uomo. Siamo riconoscenti al Santo Padre per i suoi messaggi e la sua straordinaria forza evangelizzatrice. Siamo grati per il suo pontificato in cui anche a noi sportivi ci ha aiutato a crescere, a sviluppare sempre le qualità umane e ad imparare a rispettare gli altri giocando in attacco la partita del Vangelo. Lo ricorderemo per sempre. Preghiamo per Lui e intendiamo come CSI in questo anno giubilare ricordarlo non con parole, ma con gesti di carità concreta, diffusa e silenziosa».
L’imminente progetto “In Gioco la Carità” sarà lanciato nel suo nome in sua memoria. In preparazione all’80° anniversario del CSI, che l’Associazione celebrerà proprio nella ricorrenza di San Francesco il prossimo 4 ottobre 2025, ogni Comitato del CSI sarà invitato a scegliere e realizzare un gesto di carità nel proprio territorio: un gesto semplice, gratuito, autentico, ispirato allo stile del Vangelo.
Il presidente della FCI Cordiano Dagnoni, a nome di tutto il movimento ciclistico italiano, esprime i sensi del più profondo dolore per la scomparsa, oggi, di Papa Francesco con queste parole: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. Con queste parole, l’Angelo annuncia la Risurrezione e oggi, in questo tempo di dolore, sono le stesse parole che ci guidano nel salutare Papa Francesco. La sua voce, il suo sorriso, la sua fede profonda non appartengono al passato, ma vivono nei cuori di chi ha ascoltato il suo Vangelo vissuto. Il mondo del ciclismo lo piange e lo ricorda con gratitudine. Papa Francesco ha spesso parlato del ciclismo come metafora della vita: uno sport che esalta il coraggio, l’altruismo e il senso di squadra. Ha ricordato come, nelle lunghe salite, si impari la sopportazione della fatica, e come i gregari, con il loro altruismo, aiutino chi è rimasto indietro a raggiungere il traguardo. La Federazione, in memoria del Santo Padre, ha disposto la sospensione di tutte le gare in data odierna e all’osservanza di un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma nel resto della settimana, come da invito del CONI. |