Focus di Michele Giannotta

Vediamo le questioni più importanti dell’atto sottoscritto dalle parti.

In primo luogo la convenzione stipulata fra Comune di Lecce e la società organizzatrice, come è noto la Rizzoli Corriere della Sera Spa, riguardante l’arrivo del 13 maggio e tutto quello che è ad esso collegato.

Da essa si apprende che

7.1 in riferimento alla qualifica di Sede di Tappa del Giro, l’Ente (Il comune di Lecce, ndr) riconoscerà a RCS Sport un corrispettivo di Euro 200.000,00 (Euro duecentomila/00 oltre IVA)

Questo il costo per poter ospitare l’arrivo di tappa, da sottolineare solo l’arrivo, durata dunque di mezza giornata dunque, visto che la partenza della tappa successiva avverrà la mattina del giorno seguente da Ceglie Messapica.

Per quanto riguarda la diffusione

5.1 L’Ente prende atto e riconosce che RCS Sport potrà concedere a terzi – anche in via esclusiva – i diritti audiovisivi e fotografici, nonché i relativi diritti di diffusione, della Tappa

Come è noto si tratta della Rai, da cui la società organizzatrice avrà altri introiti, mentre

5.2 L’Ente potrà utilizzare immagini fotografiche e audiovisive della Tappa e del Giro esclusivamente per propri scopi di comunicazione istituzionale, a condizione che:
(a) l’Ente ottenga la previa autorizzazione scritta da parte di RCS Sport, che potrà
rilasciare a sua discrezione;
(b) in riferimento ai contenuti audiovisivi, l’Ente dovrà riconoscere un corrispettivo per il loro utilizzo con un separato accordo con l’emittente televisiva licenziataria

Per quanto riguarda i lavori da effettuare, gli organizzatori chiedono al Comune di Lecce di realizzare tutta una serie di interventi per la sistemazione dei luoghi interessati in maniera circostanziata, in primis le strade.

I costi ammontano a una spese preventivata, in totale, di 1.000.000 di euro.

I costi ed i ricavi della “Corsa Rosa”.

Organizzare una tappa  del Giro d’Italia di ciclismo ha un costo, che è variabile. Una partenza si paga dai 70 mila ai 100 mila euro, per un arrivo si cresce fino a 200 mila.

La stima di massima è che la gara ciclistica italiana superi di poco i 50 milioni di euro complessivi, di cui: sei milioni annui dalla Rai per i diritti tv, una ventina dai diritti tv esteri, altri venti dagli sponsor, e il resto dalle amministrazioni locali.

Nel novembre del 2024 è avvenuto il progetto di scissione parziale mediante scorporo di RCS MediaGroup SpA in favore di RCS Sports & Events Srl». Così recitava il testo del comunicato pubblicato il 15 novembre 2024 da RCS MediaGroup, la società di proprietà di Urbano Cairo che non solo edita Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, ma anche gestisce diverse manifestazioni sportive a partire dal Giro d’Italia di ciclismo. Il progetto è quindi quello di scorporare la parte degli eventi sportivi rispetto all’attività più prettamente editoriale e legata agli aspetti pubblicitari.

Sino ad allora, infatti, RCS MediaGroup all’interno del suo perimetro aveva due società che si occupavano di sport: la RCS Sport e la RCS Sports & Events. La prima gestisce in particolare l’organizzazione del Giro d’Italia e delle altre competizioni ciclistiche come tra le altre la Milano Sanremo o le Strade Bianche, mentre la seconda si occupa degli aspetti pubblicitari e promozionali legati alle stesse competizioni, in sostanza tutto quello che riguarda lo sfruttamento commerciale (anche per la gestione dei diritti televisivi). Entrambe sono possedute al 100% da RCS MediaGroup, la capogruppo di proprietà di Urbano Cairo.

In particolare, si legge nei documenti, l’operazione «consiste nella scissione parziale mediante scorporo […] a favore di RCS Sports & Events di: la totalità della partecipazione detenuta dalla Scindenda nel capitale sociale di RCS Sport S.p.A., rappresentativa del 100% del capitale sociale di RCS Sport; e taluni marchi e nomi di dominio della Scindenda relativi a manifestazioni sportive, così come identificati nel prosieguo del Progetto di Scissione». L’obiettivo è quello di «accentrare tutte le attività del gruppo facente capo a RCS MediaGroup relative all’organizzazione di manifestazioni sportive» all’interno di RCS Sports & Events, «al fine di una migliore e più efficiente gestione delle relative attività». Tant’è che era in una operazione distinta, anche RCS Sport «scinderà il proprio portafoglio marchi e nomi di dominio relativi a manifestazioni sportive» in favore di RCS Sports & Events. In questa operazione non rientrano il Torino F.C. e l’emittente televisiva La7 società riferibili sempre a Urbano Cairo.

La prima acquisita in data 2 settembre 2005 tramite la società Stella S.R.L. controllata da UT Communications S.p.A. a sua volta controllata dal dott. Cairo, che il 12 luglio 2006 acquisto’ all’asta fallimentare per 1.411.000 Euro il marchio “vecchio” Torino, con le coppe ed i cimeli del Grande Torino.

Mentre per il settimo canale del digitale terrestre, l’acquisizione ufficiale per il 100% del capitale sociale fu fatta il 4 marzo del 2013, versando alle casse di Telecom Italia Media la cifra di 1 milione di Euro.

Al termine della suddetta operazione di “Scissione parziale ” quindi, tutti i marchi ed i nomi legati alle manifestazioni sportive sono divenuti di proprietà di RCS Sports & Events, che a sua volta è divenuta anche titolare dell’intero capitale sociale di RCS Sport.

Il 9 maggio di quest’anno  andrà in scena l’edizione numero 108 del Giro d’Italia,.

Anche chi non è appassionato di ciclismo sa che il primo nella classifica generale del Giro d’Italia indossa la maglia rosa. Essa deve il suo colore al giornale che nel 1909 istituì la corsa: LaGazzetta dello Sport.

La nascita della “Corsa Rosa”, venne annunciata come «una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale», fu ufficialmente formalizzata con un annuncio pubblicato il giorno del 24 agosto del 1908 sulla Gazzetta dello Sport, che prometteva 25 mila lire di premio al vincitore. La gara ciclistica fu ideata dai giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet (che ne fu direttore fino al 1948). Da allora  è passato più di un secolo, la manifestazione ciclistica italiana più importante ha mantenuto intatto lo stesso fascino delle sue origini.

I premi per i ciclisti.

MONTEPREMI GIRO D’ITALIA 2025

PREMI PER LA CLASSIFICA GENERALE:

Vincitore Giro d’Italia 2025: 115.668 euro + 150.000 euro (premio speciale). Totale: 265.668

Secondo: 58.412 + 75.000 euro (premio speciale), 133.412 euro.

Terzo: 28.801 + 40.000 euro (premio speciale), 68.801 euro.

Quarto: 14.516 + 7.000 euro (premio speciale), 21.516 euro.

Quinto: 11.654 + 6.500 euro (premio speciale), 18.154 euro.

Sesto e settimo: 8.588 euro + 5.000 euro (premio speciale), 13.588 euro.

Ottavo e nono: 5.725 euro + 5.000 euro (premio speciale), 10.725 euro.

Decimo posto: 2.863 euro + 5.000 euro (premio speciale), 7.863 euro.

Dall’undicesimo al ventesimo posto: 2.863 euro

MONTEPREMI TOTALE: 592.670 euro (289.170 euro + 303.500 di premi speciali)

PREMI DI TAPPA:

Primo classificato: 11.010 euro

Secondo: 5.508 euro

Terzo: 2.753 euro

Quarto: 1.377 euro

Quinto: 1.102 euro

Sesto e settimo: 826 euro

Ottavo e nono: 551 euro

Dal decimo al ventesimo posto: 276 euro

MONTEPREMI PER GLI ARRIVI DI TAPPA: 578.340 euro

PREMIO PER LA MAGLIA ROSA:

Il ciclista che indossa la maglia rosa guadagna 2.000 euro per tappa.

MONTEPREMI TOTALE: 42.000 euro

PREMIO PER LA MAGLIA CICLAMINO (PUNTI):

Il ciclista che indossa la maglia ciclamino guadagna 750 euro per tappa. I primi tre corridori al traguardo in ogni tappa percepiscono 700, 400 e 200 euro.

Al termine del Giro d’Italia verranno garantiti questi premi in base alla classifica di specialità: 10000 euro al primo, 8000 al secondo, 6000 al terzo, 4000 al quarto, 3000 al quinto.

PREMIO PER LA MAGLIA AZZURRA (GPM):

Il ciclista che indossa la maglia ciclamino azzurra 750 euro per tappa. Al termine del Giro d’Italia verranno garantiti questi premi in base alla classifica di specialità: 5000 euro al primo, 4000 al secondo, 3000 al terzo, 2000 al quarto, 1000 al quinto.

MONTEPREMI TOTALE: 52.100 euro

PREMIO PER LA MAGLIA BIANCA (GIOVANI):

Il ciclista che indossa la maglia bianca guadagna 750 euro per tappa. Al termine del Giro d’Italia verranno garantiti questi premi in base alla classifica di specialità: 10000 euro al primo, 8000 al secondo, 6000 al terzo, 4000 al quarto, 2000 al quinto.

MONTEPREMI TOTALE: 45.750 euro

PREMI PER I TRAGUARDI VOLANTI:

La classifica generale finale garantirà: 8000 euro al primo, 6000 al secondo, 4000 al terzo, 2000 al quarto, 1000 al quinto.

I premi giornalieri sono nell’ordine: 500 al primo, 400 al secondo, 3000 al terzo, 200 al quarto, 100 al quinto.

MONTEPREMI TOTALE: 49.500 euro

PREMIO PER LA FUGA:

All’uomo che avrà compiuto più chilometri in fuga al termine del Giro d’Italia verranno garantiti 4500 euro. Per ogni tappa 150 euro.

MONTEPREMI TOTALE: 7200 euro

PREMIO PER LA COMBATTIVITA’:

All’uomo più combattivo del Giro d’Italia verranno assegnati 4000 euro, 300 euro per ciascuna tappa:

MONTEPREMI TOTALE: 10.300 euro

1° CLASSIFICATO  VINCITORE DEL GIRO D’ITALIA

  • Premio: 265.668,00 euro.
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