Parole al miele quelle dette da Catena Fiorello Galeano nota scrittrice siciliana ma salentina d’adozione, nei confronti del Lecce, squadra che sta lottando per la permanenza in serie A.

La sorella di Rosario e Beppe Fiorello, entrambi famosissimi show man ed attori facenti parte dello star system italiano, ha da tempo instaurato un rapporto di amore e vicinanza oltre a quello professionale avviato dai tempi della direzione artistica della Fondazione “Città del Libro”, quando il presidente dell’ epoca Cosimo Durante ed il sindaco Egidio Zacheo nel marzo 2017 la chiamarono a dirigere la prestigiosa rassegna letteraria di Campi Salentina.

Frasi di incitamento e di supporto alla squadra giallorossa, quelle espresse dall’autrice di romanzi come ” Amuri” , ” Picciridda” e del bellissimo racconto ” Ciatuzzu” la commovente storia di un bambino siciliano di fine anni Cinquanta, che, nonostante le dure prove a cui la vita lo sottopone, riesce a costruire un futuro migliore; sin dall’inizio delle sue frequentazioni, si è fatta conquistare dai sapori, dai suoni e colori del nostro territorio, molto verosimilmente a quello siculo.

È nata a Catania e cresciuta ad Augusta, una città che non ha mai sentito davvero sua. Ora vive fra Roma e Lecce, Giardini Naxos e Letojanni.

I luoghi salentini del cuore per Catena sono almeno tre: in provincia, ama la grotta della poesia di Roca Vecchia, una delle piscine naturali più belle del mondo. A Lecce adora quel dedalo di viuzze attorno alla Chiesa Greca, ed il santuario della Madonna del Garofano. Il suo piatto preferito è senza dubbio i cecamariti, una variante delle fave e cicorie, e poi i pomodorini “scattarisciati.

Nei suoi libri, Catena ha deciso ad un certo punto di cominciare a firmarsi “Galeano Fiorello”  per omaggiare anche il cognome materno; infatti la madre è stata un faro nella sua vita. 

Nella vita privata, fa coppia dal 2011 con l’avvocato penalista del Foro di Lecce Paolo Spalluto.

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