Finale del Memorial Mario Russo
Vincono gli Ingegneri vs Avvocati 2 – 1
Finale del Memorial Mario Russo, vincono gli Ingegneri con un 2 a 1 vs gli Avvocati, conquistato ai supplementari. Questo la dice tutta sul testa a testa che c’è stato tra le due squadre. Gioco sì, fair play sì, ma era evidente che, una volta scesi in campo, sia gli Ingegneri che gli Avvocati ci tenevano a vincere anche per una sorta di orgoglio professionale.
LA PARTITA
E’ andata così. Nella partita arbitrata da Massimo Basurto ex consigliere regionale e sindaco di Racale con i due assistenti Carmine Congedi e Bruno Longo della Uisp (Unione Italiana Sport per tutti), il contrasto alla pari tra le due squadre è stato subito evidente. Ma a rompere il muro è stato il primo gol segnato su calcio di rigore al 17mo del primo tempo dall’avvocato Augusto Massari. Mister Cannito, l’allenatore degli Avvocati, a bordo campo, nonostante questo primo risultato positivo, incitava i suoi a non adagiarsi sugli allori e a pensare che non erano in vantaggio, ma a giocare come se stessero 0 a 0.
Alla ripresa arriva il pareggio: a segnare è l’ingegnere Mirco Mortella. La partita sembrava essere destinata ad essere decisa dai calci di rigore, quando al primo minuto dei supplementari segna il gol della vittoria il numero 20, l’ingegnere Andrea Merola, appena entrato in campo per una sostituzione.
L’elegante coppa del Memorial, magistralmente organizzato dai giornalisti Flavio De Marco e Maria Taccogna, è stata conferita agli Ingegneri dal giornalista tv Bruno Conte, arrivato in campo per l’occasione.
Gli avvocati hanno perso il primato. Da quando è iniziato il Memorial in onore di Mario Russo, esattamente cinque anni fa, avevano vinto sempre, tranne la seconda edizione, che era andata ai Medici.
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LA TOCCANTE CERIMONIA, L’EMOZIONE DEI FIGLI DI MARIO RUSSO
Prima della Finale sono state premiate con targhe ricordo tutte le squadre dei professionisti in campo: Ingegneri, Avvocati, Farmacisti, Commercialisti, Medici, Giornalisti che in pieno inverno e anche sotto la pioggia, hanno sfidato le avversità atmosferiche pur di onorare la Memoria del grande Mario Russo, calciatore del Lecce e allenatore.
Emozionati i figli Lilly e Stefano con i rispettivi figli: “Ci emoziona molto sapere che nostro padre è stato così tanto amato e che continua a vivere nel cuore dei suoi amici che hanno avuto modo di apprezzarlo e conoscerlo. Il ricordo più bello che conserviamo è quando portò l’Andria in serie B. Fu una grande festa anche in famiglia. Come padre ci teneva a trasmettere sul campo i valori della lealtà, dell’onestà e lo spirito di sacrificio, gli stessi valori che lui portava in campo”.
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IL RICORDO DI GIUSEPPE PALAIA
Emozionante anche il ricordo di Giuseppe Palaia, che racconta di aver giocato nello Squinzano sotto la guida del padre di Mario, Carmelo, chiamato da tutti don Carmelo. Palaia è divenuto poi l’apprezzato responsabile sanitario dell’Unione Sportiva Lecce.
“Da Mario Russo sono usciti tutti calciatori che poi hanno militato in serie A”, ricorda il giornalista Ludovico Malorgio, governatore del Panathlon di Puglia Basilicata e Calabria accanto al presidente Francesco Elia. “Lo scopo del Panathlon è diffondere nei giovani e nelle scuole i valori dello sport: lealtà, onestà, spirito di sacrificio. Il 28 maggio saremo all’Istituto professionale Fermi di Lecce per una nuova grande manifestazione”.
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IL DODICESIMO UOMO: ANTONIO RAONE
Ma in campo c’è stato anche un dodicesimo calciatore, silenzioso e invisibile. E’ Antonio Raone del Gruppo Raone, il main sponsor, che ha sostenuto lo svolgimento del sentito evento sportivo, magistralmente organizzato dai giornalisti Flavio De Marco e Maria Taccogna. “Mi ritengo fortunato”, dice l’imprenditore. “Per questo desidero condividere la mia fortuna con le altre persone, dando un sostegno soprattutto alle Associazioni sportive che aiutano i giovani a crescere in modo sano. Ritengo che lo sport sia fondamentale nella formazione degli individui perché trasmette i principi della lealtà, dell’amicizia e dell’onestà. Non serve solo al corpo, ma anche e soprattutto alla mente perché aiuta a svolgere un gioco di squadra esattamente come avviene nell’attività imprenditoriale e nel mondo del lavoro in generale”.
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SPORT FA RIMA CON SOLIDARIETA’
E poiché sport fa rima con solidarietà, alla bella cerimonia, che ha visto anche la presenza del vicesindaco di Lecce, Roberto Giordano Anguilla, ed è stata condotta dal giornalista di Leccesette, Pierpaolo Sergio e dalla conduttrice tv, Luna Fiore, hanno partecipato anche Associazioni di Volontariato: I Portatori Sani di Sorrisi che sono partiti dall’attività di clown nel reparto pediatrico per arrivare poi ad avere l’ambulanza Felicetta, adatta ai più piccoli, e anche l’imbarcazione Felicetta, ormeggiata a Porto Cesareo, per dare la possibilità anche alle persone diversamente abili di fare un’escursione in barca e godere del mare del Salento.
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Presente anche il presidente dell’Associazione Autismo Uniti, Davide Falsanisi, che punta all’inclusione delle persone autistiche.
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UNA CAMPIONESSA A BORDO CAMPO
Ma, a bordo campo c’è anche una campionessa nello sport e nella vita. E’ Sabrina Rizzo, campionessa italiana di Boccia paralimpica. Con due spalle possenti, tanta simpatia e contagiosa voglia di vivere ha superato tutti gli ostacoli e ha conquistato ben due medaglie d’oro ai Campionati nazionali 2024 in questa disciplina. E’ anche presidente della Consulta per la salvaguardia dei diritti delle persone diversamente abili presso il Comune di Nardò.
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Sport fa rima con solidarietà, lealtà e bellezza. Anche questa volta il grande Mario Russo ha segnato una grande vittoria.