Bari, 15 aprile 2020 – Il Presidente Vito Tisci ha inviato una lettera aperta al Governatore della Regione
Puglia, Dr. Michele Emiliano, richiedendo un contributo economico straordinario in favore delle Società
dilettantistiche e giovanili pugliesi per programmare il rilancio dell’attività nel prossimo futuro.
Di seguito il testo integrale della lettera:
Caro Presidente,
Le scrivo a nome di oltre 700 Società dilettantistiche e giovanili, a cui fanno capo circa 45.000
tesserati di ogni categoria e classi di età. Sono questi i numeri del nostro Calcio di Base. La Puglia
del pallone non è quella dei contratti milionari, ma una regione appassionata. Qui il Calcio è lo
Sport più praticato, lo si evince dai dati ufficiali. Il Calcio non ottiene contributi economici, ma vive e
si alimenta esclusivamente di passione. Quella della gente che lo pratica e lo fa sviluppare in
ciascuna delle nostre sei province. Ma oggi questa passione non basta più.
L’emergenza sanitaria che ha interrotto bruscamente i nostri campionati ufficiali,
dall’Eccellenza al Settore Giovanile e Scolastico, ha spento i motori di una macchina che prima
camminava da sola, anche senza benzina. In questa terra fantastica bastava il calore delle
persone per dare l’impulso necessario affinché il mondo del pallone si mettesse in moto. Ma
questo poteva succedere in una condizione di normalità, senza nessuna battuta di arresto per la
nostra economia.
Abbiamo compreso con assoluta chiarezza che l’allarme Coronavirus non è più un
problema sociale legato esclusivamente alla salute delle persone, ma una crisi globale diventata
ben presto anche economica. La sospensione di tutte le attività produttive va analizzata da ogni
angolazione possibile, con evidenti ricadute anche nell’ambito sportivo.
L’eco del grido di allarme lanciato dal numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, il
Presidente Cosimo Sibilia, è arrivato forte e chiaro a tutto il mondo del Calcio dilettantistico e
giovanile che rappresento in Puglia. Stiamo assistendo ad una crisi senza precedenti: lo Sport
italiano è in ginocchio, e questa situazione si ripercuote inevitabilmente anche sulle nostre Società
affiliate che svolgono un importante ruolo sociale su tutto il territorio regionale.

Mi preme sottolineare che i nostri club sostengono dei costi bassi, se rapportati a quelli del
calcio professionistico, per lo svolgimento dell’attività ufficiale (iscrizione ai campionati,
tesseramento, assicurazione, rimborsi spesa per Tecnici e Calciatori, costi per la gestione delle
strutture sportive). Ma questi costi vengono caricati sulle spalle dei piccoli imprenditori locali, gli
stessi che oggi hanno dovuto abbassare la saracinesca con la speranza di uscire dall’emergenza il
più presto possibile. Per queste persone, uscire dall’emergenza significa tornare a respirare dopo
una lunga apnea che ha chiuso i rubinetti nelle case dei propri lavoratori. Migliaia di famiglie hanno
capito cosa significa il concetto di cassa integrazione, tante altre hanno dovuto fare i conti con la
perdita del posto di lavoro. Con grande dispiacere, i nostri imprenditori hanno dovuto assumere
delle scelte che hanno creato grossi disagi all’interno delle famiglie pugliesi, registrando un
malcontento che ha generato forti dubbi sulla ripresa dell’economia regionale. Fra questi
imprenditori c’erano centinaia di nostri Dirigenti, Tecnici, Appassionati. Persone che destinavano
parte di quegli introiti al Calcio, motivati da una sola parola: la passione. Qualcosa che, per forza di
cose, adesso verrà meno inevitabilmente.
E oggi che quella passione si è assopita, oggi che le attività produttive sono bloccate, oggi
che la nostra economia ha conosciuto la crisi più profonda del nuovo millennio, mi pongo una
domanda: potrà il Calcio dilettantistico e giovanile pugliese ripartire al termine di questa
emergenza sanitaria?
In questo momento è giusto restare con le braccia incrociate contribuendo ad abbassare il
numero dei contagi da Covid-19, provando a contenere e contrastare la diffusione del virus su
scala nazionale. Ma prima o poi (mi auguro prima), sarà il momento di pensare a come ripartire, a
pianificare il futuro dello Sport più praticato nel nostro Paese.
Da Presidente del Comitato Regionale Puglia della Federcalcio, il mio dovere è quello di
pensare a soluzioni concrete per salvaguardare le nostre Società, il cui domani è sempre più
nuvoloso e incerto. Come Le ha scritto l’amico e collega Angelo Giliberto, con cui condivido finalità
e progetti, “purtroppo cuore e passione, entusiasmo ed impegno da soli non bastano a pensare
con fiducia e ottimismo all’immediato futuro”.
È per questo che mi rivolgo a Lei, caro Presidente. Perché è stato uno sportivo, quindi
conosce bene il tessuto sociale a cui faccio riferimento con queste righe. Lo Sport, in questo caso
specifico il Calcio, è un vettore incredibile. Sposta gli equilibri, avvicina le persone, toglie i ragazzi
dalle strade, genera emozioni fra i giovani, permette al nostro cuore di pulsare, agevola il
benessere fisico delle persone che lo praticano, abbassa l’indice di sedentarietà della nostra
Regione e contribuisce a ridurre i costi della Spesa Sanitaria. In quattro parole: il Calcio è Vita.

Se pensiamo che, fra gli impianti sportivi pugliesi, quasi 1.000 sono di Calcio a 11 e Calcio
a 5, ciò significa che un quarto di quelli censiti viene occupato dall’attività delle nostre Società
affiliate. Sono numeri importanti, che ci spiattellano in faccia una realtà importante. Bisogna
trasformare lo Sport in una risorsa per il nostro territorio, utilizzandolo per agevolare la ripresa
economica della nostra terra. Bisogna fare in modo che l’attività calcistica regionale possa ripartire
con forza e vigore, ristabilendo quanto prima questi delicati equilibri. Ma per farlo, caro Presidente,
di cosa abbiamo realmente bisogno adesso? Di un aiuto concreto da parte della Regione Puglia.
Ci serve sostegno per le nostre Società affiliate.

Nel dettaglio, abbiamo bisogno di aprire immediatamente un tavolo tecnico di emergenza
per capire insieme come poter ottenere dei contributi economici in favore dei club dilettantistici e
giovanili pugliesi. L’erogazione di un contributo straordinario in favore delle nostre Società
rappresenta il primo passo. L’obiettivo è quello di ridurre l’onere che le stesse sosterranno per la
partecipazione alle attività federali della prossima stagione sportiva 2020/2021, dove dobbiamo
cercare di contenere l’inevitabile calo di iscrizioni a cui stiamo andando incontro.

Abbiamo bisogno di un aiuto economico che possa compensare i mancati introiti del
botteghino causati dalla sospensione forzata ed improvvisa di tutti i nostri campionati, una
situazione che non può neanche pareggiare gli investimenti economici sostenuti dai nostri club
all’inizio della stagione sportiva 2019/2020. Risulta necessario sostenere la manutenzione
ordinaria, e adesso anche straordinaria, degli impianti sportivi, considerando che sono tutti ormai
chiusi e mai come adesso necessitano di particolare attenzione.
Le proposte sopra elencate nascono dalla necessità di organizzare il rilancio dello Sport più
praticato su scala regionale, con un significativo segnale di attenzione da parte della Regione
Puglia. Il Calcio, nei comuni pugliesi, rappresenta spesso l’unico strumento di crescita per i nostri
ragazzi, nonché un patrimonio irrinunciabile per consentire alla nostra gente di ristabilire il feeling
con la vita di tutti i giorni. Di questo abbiamo bisogno.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità, nella totale consapevolezza che un segnale di
apertura da parte della Regione Puglia possa essere l’unica strada percorribile per ripartire dopo
l’emergenza. Insieme possiamo fare qualcosa di importante per la nostra gente.
In attesa di un Suo gradito riscontro,
Le auguro di cuore buon lavoro.
IL PRESIDENTE
Vito Tisci

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