Sono alcuni genitori dei più piccoli fra gli atleti della galassia canarina a sottolineare l’importanza della realtà: “Valorizzazione del lavoro encomiabile fatto da queste persone che hanno messo impegno”“
“Abbiamo letto con interesse le dichiarazioni dell’Assessore Guerzoni e pur apprezzando le belle parole espresse dobbiamo per forza di cose criticare la “dimenticanza” nel citare, appunto, la Scuola Calcio Modena Fc”. Lo scrivono Denis Merighi, Gabriele Bernacconi, Olindo Gallotti, Saverio Marmo, Luigi Cirillo, Sebastian Van de Sype e siamo i papà di altrettanti bambini del 2011 che militano con orgoglio nella Scuola, o Academy per dirla in inglese.
Le formazioni della Scuola Calcio contano la bellezza di almeno 200 bambini e di 40 tra allenatori, collaboratori e dirigenti, che, insieme al Settore Giovanile, presentano il meglio dell’ormai defunto club gialloblu. “Il nostro appunto – spiegano i genitori – va indirizzato verso la valorizzazione del lavoro encomiabile fatto da queste persone che hanno messo impegno, tempo e passione al servizio dei bambini e che stanno provando in tutti i modi a far sopravvivere la parte sana e pulita della società di calcio cittadina”.
“Sia il settore giovanile che la Scuola Calcio hanno necessità di essere seguite e aiutate anche dalle istituzioni, di essere considerate e supportate perché come ben sa, non sono giornate serene quelle che stanno vivendo e che all’impegno profuso giornalmente per insegnare sport ed educazione sportiva a ragazzi e bambini, vedono aggiungersi una parte più amministrativa e politica che ha ben poco a che fare con il loro progetto”, chiosano i papà dei piccoli calciatori.
Di fronte allo sfacelo del club, la sorte dei ragazzi è proprio quella che preoccupa di più. Se i calciatori professionisti non avranno difficoltà a trovare nuovi ingaggi dopo essersi svincolati, lo stesso non si può dire per le categorie anagrafiche inferiori, sia per chi era ormai avviato al professionismo, sia per i bambini e gli adolescenti per il quale lo sport non è ancora un lavoro, ma solo divertimento e formazione.
Lo sottolinea bene una lettera commovente diffusa sui social nei giorni scorsi, dove a scrivere è un bambino dell’Academy canarina
Ciao papà,
ti scrivo questa lettera per ringraziarti per avermi fatto appassionare al Modena Football Club 1912, la squadra della mia città, come il nonno ha fatto con te.
Sai papà che giocare nel Modena è una cosa fantastica, devi vedere come mi guardano i miei amici quando vado a scuola con la tuta e che emozione quando mi metto la maglia con il numero per la partita, sai noi siamo il Modena!
Che bello papà andare allo Stadio Braglia con te e i tuoi amici, prendere le patatine tra il primo e secondo tempo. E poi che bello sentire le canzoni della curva e cantare con te in macchina al ritorno a casa, ormai hai visto che le so tutte!
Ho sentito che parlavi con i tuoi amici che il Modena non c’è più, ma guarda papà che ti sbagli!
Ieri sono andato al campo, a Saliceta, a fare allenamento e il Modena c’era! C’erano tutti: c’erano i mister, c’erano gli accompagnatori che mi hanno anche allacciato le scarpe, perché ancora non sono molto bravo, c’erano i miei compagni e tutte le famiglie lì… a guardarci come sempre.
Papà, secondo me, vi sbagliate!
Adesso devo andare a preparare la borsa (sai che il mister vuole che la prepari io!). Sabato ho la partita e vado a divertirmi con i miei amici, vieni a vedermi e chiama i tuoi amici e vedrete che il Modena c’è ancora!
Ti voglio bene, papà.
Fonte: ModenaToday